Pizzeria Gourmet MACINA A PIETRA
Corso Garibaldi 201 – Salerno
Tel. 089 228880
Aperto sempre a pranzo e a cena
ALTRE SEDI:
-Via G. Fabio 19, 089 221558, Salerno
-Via Sant’Andrea 35, Baronissi 089 2873923
-Via lungomare Colombo, 089 2881639
-Via Sabato Robertelli, 089 2884811
Pizzeria Macina a Pietra. Lo avevamo già conosciuto, Daniele Sellami, con la sua pizza gourmet e uno dei primi canotti a Salerno, al lavoro con il forno di Pizza Margherita, la pizzeria che più di vent’anni fa aveva preso il posto del ristorante “Da Nicola ai Principati”, forse l’unico vero ristorante borghese che la città abbia mai avuto.
Il quartier generale di Daniele, in realtà, è stato un locale aperto solo per l’asporto nei pressi del vecchio stadio Vestuti, dove si è fatto conoscere e ha raccolto un bel successo. Tanto che oggi le sedi sono diventate addirittura 5.
Finalmente, dunque, ha realizzato il suo sogno, gestendo in prima persona una impresa importante.
Noi abbiamo provato quella nell’ex Pizza Margherita alla quale ha cambiato volto. Una ristrutturazione ben eseguita, che l’ha resa molto luminosa, moderna, dalle linee semplici e pulite. I colori del verde e del bianco, tavoli ben distanziati, un nome e un logo “Macina a Pietra” che è anche un po’ il manifesto della sua lavorazione. Attenzione alle farine e ai prodotti, lunghi tempi di lievitazione, estro e fantasia nelle farciture.
La pizza è molto sottile, con cornicione importante e ben lievitato che si lascia mangiare.
Il menu prevede una scelta di fritti, da quelli classici napoletani, come la frittatina di pasta, alle novità come l’arancino gigante al pistacchio (che però dovrebbe essere più croccante, troppo ammorbidito dalla cremina di servizio).
L’elenco delle pizze è ricco e vario: dai gusti classici, come margherita e marinara (che qui è con le alici, mentre quella con pomodoro, aglio e origano viene chiamata ‘napoletana’), fino alla “Carminuccio” la pizza ormai considerata storica che ogni bravo pizzaiolo salernitano che si rispetti dedica a Carmine Donadio e alla sua pizza di punta, con pancetta, formaggio e peperoncino.
Poi ci sono quelle con i prodotti verdi più buoni della regione, ad esempio la “scarolella” con pomodorini gialli del Vesuvio, scarola e olive infornate. Oppure la Genovese, con salsiccia e cipolle ramate di Montoro, a ricordare uno dei piatti principe della cucina partenopea.
Non mancano le ricette più sfiziose, anche di cucina, una piccola lista di vini di territorio e la birra artigianale.
Servizio giovane e garbato, la voglia di fare è tanta, l’entusiasmo pure e si avverte sia al forno che in sala.
Si chiude con i dolci napoletani al cucchiaio di Infante oppure cone le sue ‘Nuvole’ deliziose mini brioches alla crema di latte.
A noi non resta che suggerirvi di provare questo nuovo indirizzo e aggiungerlo alla nostra Guida delle Pizzerie di Salerno, una città che ha davvero visto suonare la sveglia della pizza negli ultimi anni, dopo aver sonnecchiato per un bel po’.
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