di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
Lo sappiamo anche noi, tra i piatti più irresistibili ed irrinunciabili, sinonimo di convivialità, condivisione e amicizia, il più versatile che ci sia, c’è la pizza.
E come potevamo noi rifiutare l’invito a degustare la summer selection di Brancaccio in un caldogiovedì di fine maggio, a pranzo, in totale pace, senza la fila dei quattro turni serali.
Luca Brancaccio, non ha bisogno di presentazioni, nel 2019 decide di aprire l’attuale locale che porta il suo nome in via Sardegna, 42 a Caserta.
Una pizzeria moderna, aperta anche a pranzo, con una sala ampia, elegante, confortevole eluminosa. Oltre 100 coperti, 2 forni e cucina a vista, 30 dipendenti in totale, una media di circa 500 pizze sfornate al giorno.
“La mia pizza ha uno stile tutto mio, non la si può incasellare in nessuno dei filoni esistenti, è napoletana ma rivisitata. Il disco è leggero e digeribile, ad alta idratazione. Le farine che uso mi garantiscono un impasto ricco di proteine e molto povero di glutine. Il cornicione è pronunciato ma non è a canotto e nemmeno a ruota di carro. Uso le migliori materie prime del territorio. Non dormo la notte per fare ricerca sui prodotti. Dove trovo una materia prima che mi soddisfa e che mi ispira, preferibilmente a km 0, inizio a lavorarci su per portarla sulle mie pizze”.
Luca è un vulcano, si racconta con orgoglio e soddisfazione, la sua filosofia si basa sulla pazienza e la riflessione, un pizzaiolo controcorrente, che non segue le mode né le imposizioni, ogni giorno con sua moglie accoglie tanti clienti che amano il suo stile, i numeri parlano chiaro tanto che, si confessa “la gratificazione più grande è riuscire, oggi, dopo tanti sacrifici, a realizzare qualche piccolo sogno personale e professionale”.
Giovanni ci guida nella degustazione, per cominciare una Montanarina di bresaola di bufalo, con salsa tonnata (ricetta piemontese), cipolla croccante e oliva infornata, una variazione del suo fritto pensato per noi, un inizio vibrante e stimolante.
La famosissima Miracolo, con Pomodoro “Il miracolo di San Gennaro”, mozzarella di bufala campana dop, olio Oro di Caiazzo per Luca Brancaccio, per noi sempre la the best, il colore bianco della mozzarella, il rosso fuoco del pomodoro e le croste ben croccanti ci mandano in estasi.
In abbinamento alle prime due proposte, la Pils Luca Brancaccio, gradevolmente aromatica ed equilibrata, perfetta per accompagnare la maggioranza delle pizze, in particolare quelle più classiche, senza sovrastarne il sapore.
Il menù della Pizzeria Luca Brancaccio di Caserta prevede un’ampia scelta di birre artigianali, tra cui la gamma completa delle birre N’artigiana del Birrificio Artigianale Napoletano. Non mancano due proposte senza glutine: la Lager N’artigiana e la Igea, una Golden Ale del birrificio artigianale Birra Salento.
La degustazione entra nel vivo con le proposte mare:
Marechiaro, con fior di latte, patate al burro di Normandia cotte in legno di faggio, carpaccio di polpo verace, cascata di prezzemolo, zest di agrumi, abbinata con la falanghina beneventana Campochiaro.
Tartare di mare, con fior di latte, tartare di gambero di Mazara del Vallo, mousse di kiwi acerbo, zest di agrumi, polvere di sedano, abbinata al gin tonic.
Costiera con fior di latte, pomodoro riccio di Sorrento, stracciata di vaccino latteria Sorrentina, tonno di Cetara, confettura di limoni di Sorrento, abbinata al rosato beneventano Camporosa.
Genovese di mare pizza in 3 cotture (fritta 180° – forno a legna 380° – forno elettrico 300°) con ragù di cipolla cotta a bassa temperatura, tarallo di Leopoldo e tonno rosso del Mediterraneo, abbinata al prosecco doc Treviso extra dry, Silky.
In tutte le pizze viene utilizzato l’olio Oro di Caiazzo per Luca Brancaccio che oltre ad esaltare il sapore e a valorizzare tutti gli ingredienti risulta essere leggero e digeribile.
Pizze mare che profumano d’estate, un impasto da godere, semplicità e genuinità in chiave originale, scelte non improvvisate ma studiate e rese vincenti dall’esperienza, pizze che riescono ad incantare occhi e palato.
“Noi crediamo e perseguiamo da sempre la nostra vera personalità, qualcosa di esclusivo, che non può essere replicato e che possediamo solo noi, gli ingredienti rappresentano la nostra selezione più autentica e narrano la bontà dei nostri territori attraverso l’eccellenza delle materie prime”.
Così conclude Luca, un professionista sereno e appagato, un uomo buono e generoso, d’altritempi, che ha fatto della sua arte una ragione di vita. Ancora oggi guida i suoi passi ricordando gli insegnamenti del padre e spera di riuscire a coinvolgere allo stesso modo i suoi figli al rispetto e alla passione per un lavoro antico che ancora oggi dà tante soddisfazioni.
Il suo risultato è frutto di studio e sacrificio, instancabile, adrenalinico, con lo sguardo puntato al futuro e le radici ben salde, Luca ci è piaciuto perché è un pizzaiolo genuino.
Per concludere in dolcezza, niente poteva emozionarci di più se non le bombette calde ripiene di confettura di albicocche la pellecchiella del Vesuvio di Terra Viva e conciato romano della famiglia Lombardi agriturismo Le Campestre due prodotti eccellenza campana, nostri carissimi amici.
Torneremo a degustare le altre proposte a menù, sempre a pranzo, scegliendo tra gli otto impasti disponibili, sicure che la pizza di Luca non ci deluderà.
Pizzeria Luca Brancaccio
via Sardegna, 42, Caserta
chiuso il lunedì e la domenica a pranzo
info@pizzerialucabrancaccio.it
www.pizzerialucabrancaccio.it
Scheda del 10 settembre 2020
di Antonella Amodio
Luca Brancaccio vive a Caserta da oltre trent’anni, dopo che i genitori decisero di trasferirsi dal centro storico di Napoli (Quartieri Spagnoli) in una provincia più tranquilla.
Da ragazzino Luca sbirciava i banchi delle pizzerie più rinomate di Napoli, per guardare i pizzaioli stendere il disco di pasta, attratto dalla gestualità.
Suo padre lavorava come chef de rang sulle navi da crociera: da lui Luca ha ereditato la passione per la cucina e poi per la pizza.
La sua proverbiale timidezza lo ha sempre frenato nel comunicare ciò che sa fare e nel dichiarare quanta passione impiega per la ricerca delle materie prime.
Lo seguo da anni, e posso affermare che la sua è una delle migliori pizze delivery di Caserta, cosa ampiamente riconosciuta da tutti.
Nella nuova pizzeria aperta una settimana fa a circa 200 metri dal vecchio locale, accanto alle mura del giardino della Reggia di Caserta, Luca Brancaccio continua con l’asporto e il delivery, tanto da dedicare a queste pratiche un ingresso a parte.
Il nuovo locale conta 90 coperti in tempo di Covid, con una previsione futura che arriva a 150 coperti, tramite il prolungamento della sala e con ambiente separato per il gluten free.
Arredo chiaro e pannelli fonoassorbenti, poi banco a vista e due forni. Spazio separato e dedicato alla friggitoria (sempre a vista) dove – oltre agli sfizi – vengono preparati taglieri di salumi e formaggi, nonché il classico piatto di prosciutto e mozzarella.
L’arredo curato, di design, riflette l’essenzialità del carattere di Luca Brancaccio.
Il menù è ricco, ricchissimo di pizze dai gusti ben bilanciati, con una sezione interamente dedicata al pomodoro. Poi pizze classiche, ripieni, panuozzi, pizze fritte, pizze bianche, pizze rosse e special.
L’impasto proposto da Luca ha l’imprinting tradizionale, con piccoli accenni di divagazione contemporanea. Molto sottile, scioglievole e con bordo appena accennato. È ottenuto con un blend di diverse tipologie di farine, che prevede il metodo indiretto con l’utilizzo della pasta di riporto.
Il risultato è una pizza leggera e fragrante, caratteristiche evidenziate anche dalla buona cottura.
A proposito di impasti: dal 1991 Luca prepara quello con grano arso, e/o con la curcuma, che ha opportunamente inserito anche nella carta del nuovo locale. I prodotti per il topping sono di qualità. La pizza Scarpariello per esempio è condita con i pomodorini di collina Quisisana di Marianna D’Auria, aglio di Nubia, crosta di pecorino romano riserva 20 mesi e olio extravergine Principe Pignatelli.
La pizza Il Cavaliere – una focaccia lardiata – è con il conciato romano Le Campestre, il miele di Bucciano e la mela verde, mentre La Gustosa vede l’impiego di un ottimo tonno di Cetara, del fior di latte di Agerola, pomodorini gialli e olive caiazzane.
Carta dei vini con una ventina di referenze campane ed extra regionali. Birra alla spina e in bottiglia.
Servizio cortese e celere.
Costo pizza Margherita € 5,00
Luca Brancaccio Pizzeria a Caserta
Via Sicilia 12
Tel 0823 303606
Aperto pranzo e cena. Chiuso il lunedì
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