di Marco Contursi
Io che scrivo di pizza? Sì, se i tratta del mio territorio, addirittura della città in cui abito e nessuno dei soloni della penna ci passa mai come del resto nell’agro nocerino sarnese. E qui apro una piccola parentesi, c’è oggi la tendenza a giudicare gli impasti avendo come paradigma quella a canotto o quella napoletana in senso stretto, ma in tutta la provincia di Salerno e nella zona di Gragnano e costiera sorrentina, si fanno pizze diverse, che non per questo vanno trascurate o giudicate con approssimazione. Se l’impasto è piacevole al gusto, non ti fa bere una notte, cotto bene e con buoni ingredienti sopra, la pizza è buona, pure se non ha mille cunicoli o bordo tipo challenger.
Detto ciò, vi racconto di una pizzeria scafatese, la Pergola, che a parer mio merita, dove trascorrere una serata piacevole, amorevolmente coccolati, e dove poter mangiare una pizza buona e dei fritti gustosi e casalinghi.
Il quid in più rispetto a millanta altri locali? Olimpia, sorella del titolare Francesco e gentilissima responsabile di sala: presente, discreta, prodiga di spiegazioni, di consigli e con un sorriso dolcissimo che trasmette gioia e serenità. Adorabile. Cento volte meglio del servizio ingessato di altre pizzerie blasonate, dove però se chiedi di dividerti in 3 una pizza fritta ti senti rispondere “ Non posso, sennò il ripieno esce tutto fuori”……e come la mangiamo? A morsi, passandocela di mano in mano?…..ma dai….
Torniamo a noi. I fritti sono asciutti e gustosi e proposti in tante varianti: frittatina con lo zafferano e guanciale, con pesto fatto in casa, con zucchine e pecorino, supplì con friggitelli e nduja, con melanzane, classico, crocchè con provola, polpetta di melanzane. Tutti buoni, ma il consiglio è di ordinare un fritto misto in due e dividere ogni pezzo.
In alternativa anche ottimi taglieri coi salumi di Salvatore Calabrese di San Marzano sul Sarno che fa oggi uno dei migliori capicolli sul mercato e i formaggi blasonati di Paolo Amato.
Veniamo alla pizza: è gigante. Davvero tanta, e ben condita. Francesco la fa lievitare 36 ore ed è fatta con farina 00 e una percentuale di 1. A me è piaciuta molto. E Francesco ha lo stesso sorriso dolce della sorella, solo che il suo è nascosto da nuvole di farina.
Tante le pizze classiche, ma non manca qualche incursione nell’insolito (qualcun altro direbbe gourmet…) come quella con salmone e fiori di zucca. Gli ingredienti sono di qualità, le verdure, delle campagne circostanti, olio evo cilentano. Ci bevi su una birra locale come quella del Chiostro di Nocera inferiore e che vuoi di più?
Un dolce? Marigliano e De Riso, due big, della pasticceria campana. O gli straccetti al cioccolato di Francesco.
Un goccio di amaro, e Olimpia ti porta un conto, onesto, alla portata di tutti, come in tutte le pizzerie dell’agro nocerino.
D’estate c’è il fresco dehors esterno, una sosta assolutamente piacevole, soprattutto per chi, in zona, non vuole macinare chilometri e fare file di ore per mangiare una buona pizza e sentirsi coccolato.
La Pergola
Via Domenico Catalano, 37 Scafati tel
tel. 081 850 3372
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