I Masanielli Sasà Martucci
Via Antonio Vivaldi, 23
Tel.0823.220092
Sempre aperto, sabato solo la sera
Se andate a rivedere la classifica fatta da Andrea Docimo sulle pizzerie di Caserta pubblicata lo scorso autunno balza una cosa agli occhi a cui finora nessuno ha fatto caso: tra Francesco Martucci e il fratello Sasà, primi e secondi di questo report basato solo sulla prova della margherita, c’è solo un punto di differenza. Come a dire, bravi uguali. Avevo questo in mente quando ieri sera mi sono presentato senza preavviso nella pizzeria di via Vivaldi, che pure si chiama I Masanielli. Ero proprio curioso di provare la pizza di Sasà, 33 anni, di quattro più giovane di Francesco.
I due fratelli si vogliono bene, non è raro uno scambio di turni nelle due pizzerie quando uno deve andare fuori. Vigila papà Paolo e devo dire che le aspettative che avevo sono state soddisfatte ma che adesso quando mi sono alzato ne ho maturate ben altre su Sasà.
Il locale è molto bello, popolare, pieno di gente, con papà Paolo che regola il traffico. Ci sono giovani, famiglie, comitive, il servizio è sorridente, da migliorare solo un po’ sul vino, ma è un dettaglio. Un bel salto dalla prima pizzeria, usata quasi esclusivamente per l’asporto. Adesso è una pizzeria ben arredata, anche se Sasà pensa ancora a qualche accorgimento come i pannelli fono assorbenti. Lo spazio dei forni è separato dalla sala, ampio. Lavorare lì in questi giorni di caldo è davvero una fatica bestiale. Forse una grande vetrata a vista come la pizzeria dei Fratelli Salvo farebbe più scena, ma non so se ci sono muri portanti.
Il servizio, dicevamo, è veloce. Il menu è molto ampio, buona carta delle birre e giusta scelta di vini anche se Caserta dovrebbe essere un po’ più presente. I tavoli girano. Insomma, una vera pizzeria.
Passiamo alle pizze. Buona la margherita, l’impasto ben lievitato, il cornicione alto perché il Casertano ormai è la capitale dei gommoni.
Di valore assoluto la marinara, buono il pomodoro, di grande qualità l’impasto anche senza il latticino. Imperdibile. Un pizza importante, da manuale.
Buone anche le pizze gourmet, la materia prima usata è di altissimo livello, si vede la passione e la pignoleria per la ricerca.
Stratosferici i due ripieni. Quello al forno con la scarola messa a crudo è un piccolo grande capolavoro.
La pizza fritta è in assoluto una delle più buone che abbia mai mangiato. Il rapporto tra l’impasto, la ricotta di Madaio (lo citiamo perché solo il top gastronomico lo conosce, l’unico grande affinatore di formaggi in Campania) e i cicoli è qualcosa di paradisiaco. Ho avuto la stessa impressione che provai quando provai la pizza fritta da Enzo Coccia a via Caravaggio all’inizio della sua carriera. Il boccone perfetto, fuso, asciutto, elastico, saporito, non grasso. Non ho paura a dire che resetta le mie preferenze personali.
CONCLUSIONE
Sasà Martucci è un giovane molto bravo che si deve ancora fare. In che direzione? Sui classici lo riteniamo uno dei dei più bravi del momento e certifica la classifica di Andrea Docimo: fritta, marinara e margherita (nell’ordine) sono da sballo. Sulle pizze d’autore c’è materia prima, ma siamo convinti che questo ragazzo, se si impegna ad educare il palato mangiando negli stellati di tutta Italia per poi avviare gli scambi culturali e gastronomici con i cuochi, ha un grande futuro davanti. Del resto è proprio questo il futuro della pizza, l’abbinamento dell’impasto con i migliori prodotti: è la strada aperta da Padoan, Bonci, Pepe che non è alternativa ai grandi classici, ma complementare. E questa strada presuppone lo studio gastronomico e non improvvisato degli abbinamenti. Molti pizzaioli giovani cercano di stupire, ma è una scorciatoia che li tiene alla fine nel limbo. Sasà è un fuoriclasse come il fratello, ma per dimostrarlo dovrà applicarsi. Noi speriamo che lo faccia, anche se i consigli dati gratis non vengono mai seguiti :-) Intanto vi consigliamo vivamente di andare a Caserta e godervi le sue buone pizze.
I Masanielli di Sasà Martucci a Caserta
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