di Marina Alaimo
Sono ormai tantissimi i piccoli regni della pizza napoletana in Italia ed all’estero. Giovanni Santarpia detiene lo scettro a Firenze, in pieno centro, in Largo Annigoni, nel palazzo del quotidiano La Nazione, in prossimità del mercato di Sant’Ambrogio. Insomma tanta roba in un’area ristretta, particolare comune a tutti i quartieri fiorentini che nello spazio di pochi metri quadrati offrono molti punti di interesse che abbracciano più settori, da quello artistico, il più celebre, a quello architettonico, la moda sempre fiorente, design, artigianato, enogastronoma e, molto presenti e ben tenuti, i mercati. La pizzeria di Giovanni Santarpia rientra ormai nelle attrattive della città medicea, l’attesa apertura ha segnato un successo immediato e prevedibile.
Meritati i Tre Spicchi Gambero Rosso in quanto le pizze sono veramente buone e mantenere questo standard di qualità oltre Napoli non è cosa da poco. Si sa che oltre le mura partenopee i napoletani hanno, o avevano, il grande problema di dover rinunciare alla loro pizza finché non rientrano a casa. Per quelli che vanno a Firenze il dilemma è risolto, c’è Santarpia che ci pensa a mettere le mani in pasta. Del resto Giovanni è di Castellammare di Stabia ed ha imparato il mestiere giovanissimo da un anziano pizzaiolo di 86 anni, Zi Spedito, il quale ha voluto lasciargli l’eredità del mestiere. A quei tempi non è che gli interessasse molto, aveva appena 14 anni e lavorava come rosticciere per necessità. E come spesso si sente raccontare dai bravi artigiani, la necessità diviene virtù nel tempo. Quando il lavoro si è tramutato in passione, tanto da non sentire la fatica delle moltissime ore giornaliere, si è fatto conoscere e notare per la bontà delle sue pizze.
Oggi ha 42 anni ed è in Toscana dal 1996 dove si è fatto un nome presso Palazzo Pretorio a San Donato in Poggio tanto che i soci del nuovo locale in Largo Annigoni, Pietro Baracco, Giuseppe Calabrese e Simone Fiesoli, hanno voluto investire nella sua arte. Le pizze sono leggermente più croccanti rispetto a quelle napoletane, questa l’unica differenza in quanto qui si fa difficoltà a proporle soffici come nella “capitale”. Sono sette le proposte in menù e non manca mai quella del giorno per dare spazio alla creatività ed alla curiosità golosa degli ospiti. La margherita anche qui mantiene il suo primato, è la più richiesta, con pomodoro san marzano e fior di latte di misto bufala campano.
La marinara è preparata secondo il vecchio costume napoletano con alici fresche, anche se il prezzo tradizionale proprio non è: costa 9 euro, quasi uno scandalo per noi napoletani.
Tra le pizze cult c’è quella con zucca e guanciale, seguita subito da quella con conciato romano, gamberi, crema di piselli e lardo di Colonnata. Strepitosa la fritta con cicoli e ricotta di bufala, sarà forse per i precedenti nel ruolo di rosticciere, ma il fritto è di una croccantezza perfetta e risulta ben asciutto.
In omaggio a Firenze c’è la pizza fritta al lampredotto, quello di Luca Cai, il maestro trippaiolo di riferimento in città che in Piazza della Passera ha a sua volta il proprio regno delle frattaglie, l’osteria tripperia Il Magazzino, imperdibile.
Molto buoni i fritti napoletani, crocchette di patate, frittatina di pasta e arancino, mozzarella in carrozza, in pieno stile partenopeo.
Santarpia
Largo Annigoni, 9c
Firenze
Tel. 055 245829
Aperto dalle ore 19,15 alle 24,00
Giorno di chiusura il martedì
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