Detto, fatto. Gianfranco Iervolino, tra i pizzaioli più noti per le presenze in Tv, ospite della Balivo, ieri sera ha aperto ad Aversa “Gianfranco Iervolino – Morsi & Rimorsi”.
Un format che segue la scia del primo locale omonimo con sede a Caserta di cui era consulente.
Come mai ha avvertito l’esigenza di aprire un nuovo “Morsi & Rimorsi”?
L’esigenza di trovare la libertà di esprimermi e di accogliere le persone in prima persona. E’ un passo in avanti. Tutto parte certamente dall’esperienza del primo Morsi e Rimorsi che è nato tre anni fa a Caserta e di cui sono consulente. Questa volta, invece, sempre insieme alla compagine imprenditoriale (Giuseppe, Paolo e Luca Capece) che ha creduto in me sin dall’inizio, sono in gioco anche come socio”.
Perché la scelta è caduta su Aversa?
Abbiamo scelto Aversa perché oggi si avverte la crescita di questa cittadina. C’è un fermento culturale e sociale. E sono numerose le attività gastronomiche che hanno trovato qui la loro sede, dai pub alle pizzerie. Essendo frequentata da giovani , ho pensato che la strada giusta da imboccare fosse proprio quella del chilometro zero e dei prodotti di eccellenza del territorio.
Lei, però, ha un particolare legame con questa città…Sì, in realtà Caterina Balivo è di Aversa e io sono il pizzaiolo-cantante di Detto Fatto, la fortunata trasmissione di Rai 2.
Qual è la principale caratteristica di questa pizzeria?
Innanzitutto, l’apertura al cliente: tutta la lavorazione della pizza sarà a vista. Poi c’è una attenzione particolare ai celiaci: avremo il punto dedicato al senza glutine, così possiamo far degustare cose buone anche a chi non può utilizzare la farina classica.
Quali saranno gli impasti alla base delle pizze?
Avremo impasti a lunga maturazione: partiamo da 24 ore per arrivare a 30. Una volta alla settimana, avremo una pizza integrale sempre a lunga maturazione.
Per il prossimo futuro abbiamo in programma impasti alternativi alla rapa rossa, al nero di seppia, allo zenzero.
Qual è la pizza di punta in menù?
Spero sarà l’Aversana. Quella che utilizza prodotti del territorio e con la quale sosteniamo anche l’adozione di un monumento. Non svelo gli ingredienti poiché auspico siano in tanti coloro i quali vorranno provarla sul posto.
Una curiosità. All’interno del locale c’è un’altalena. E’ il ritorno all’infanzia?
Mario dello Stretto ha voluto inserirla ispirandosi a me. Con le sue corde marinare, simboleggia la vertigine,l’ebbrezza, il senso di stordimento che si prova di fronte a qualcosa di impressionante. In ultima analisi è l’andata e il ritorno: l’innovazione nella tradizione che è alla base del concept.
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