PIZZERIA GIAGIU’ Salerno
Lungomare Trieste 218-220
Tel. 089 995 2798
Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena
giagiupizzeria.it
In tanti lo sanno, non amiamo le anteprime e nemmeno le visite nei primi giorni perchè riteniamo che se si scrive per i lettori e i clienti la pizzeria va visitata quando ha rodato un po’, l’adrenalina della partenza è passata e anche gl ieventuali errori sono stati corretti. Un buon metodo, almeno per chi scrive come noi rivolto ai clienti e non per coloro che fanno comunicazione che partono dall’esugenza inversa, ossia fare subito molto rumore. Apro parentesi, per questo non ho mai capito la gara tutta romana della corsa alle esclusive che lasciano il tempo che trovano dal punto di vista del consumatore.
Vabbè, tutta questa premessa per dire che ho lasciato scorrere un po’ di tempo prima di venire a vedere la nuova sede di Giagiù, la pizzeria che aveva aperto nel cuore dell’isola pedonale di Salerno con il proposito di usare solo prodotti del sud. La pizzeria ora è un po’ decentrata ma ha occupato uno spazio storico, l’ex sala Varese, per anni punto di ritrovo della jeunesse dorée salernitana. Il posto in realtà è nella parte nobile della città, gli antichi quartieri signorili del centro storico e di via Indipendenza, a ridosso della villa comunale. Dove un tempo, prima del porto commerciale e prima del Crescent, la città si baciava con la Costiera Amalfitana.
Due forni all’ingresso, sala elegante, dehor esterno e piano rialzato e cantina bene in vista gestita da personale competente e formato. Questo è il biglietto da visita del nuovo spazio che per il resto conferma la bontà della pizza, scioglievole e digeribile. Da un punto di vista tecnologico è al massimo, compreso l’impianto di purificazione dell’aria e degli spazi di Refinair. C’è qualche ambizione in più, per esempio i side dei prodotti che andranno in cottura per la pizza scelta, un padellino e soprattutto dei fritti decisamente molto ben esgeuiti, asciutti e puliti per iniziare. Sono le coccole l’aspetto che qualifica questo spazio rispetto al precedente e che fanno di questa pizzeria davvero un luogo da non perdere quando si viene a Salerno che così crea una linea che unisce Gli Esposito a Don Antonio e a Resilienza facendo di questo lato della città, dove tra l’altro è più facile trovare parcheggio senza entrare nell’inferno del centro, un piccolo polo di ecellenza delle pizzerie di qualità salernitane creando l’imbarazzo della scelta.
Ciro Pecoraro ora deve mantenere il giusto equilibrio: bene le coccole, bene le pizze di autore, ma senza mai perdere il carattere popolare che deve avere anche la più lussuosa delle pizzerie. Indimenticabili la Carminuccio e il calzone con la scarola fresca, a proposito di semplicità.
Per chiudere con vini di territorio, ci siamo scialati con i due rossi dell’azienda Guerritore. Fantastici!
Ps. Lasciamo sotto come archivio la precedente recensione della vecchia sede, dove la stessa società ha creato una trattoria tradizionale.
qui di seguito la nosta scheda del 31 gennaio 2020:
Pizzeria Giagiu’ a Salerno. Mettiamola così: fosse dipeso dai tre soci di questa pizzeria, la Lega di Salvini non avrebbe mai vinto in una regione del Mezzogiorno.
I tre soci sono Ciro Pecoraro, Andrea Giannattasio e Giancarlo Manzo e sono riusciti a mettere insieme amicizia e amore per il Sud in un piccolo ma grazioso locale nel centro pedonale di Salerno, in una delle strade che si affacciano sul Corso dello shopping cittadino.
La filosofia, verrebbe quasi da dire la “fede”, che li guida è infatti la profonda convinzione di vivere in un territorio che per prodotti e lavorazioni artigianali non ha nulla da invidiare (e neppure da importare) al Nord del paese. E così, invece di raccontarselo in maniera nostalgica ai tavoli di un bar, i tre amici lo hanno messo in pratica sulle loro pizze, aprendo un locale al quale hanno dato il nome della varietà gialla del pomodorino vesuviano, appunto “Giagiù”.
Il locale non è molto grande, dicevamo, una trentina di coperti in tutto (ma si stanno organizzando per la veranda esterna) sistemati in un ambiente giovane e colorato, con una serie di scaffali e una credenza vintage che fanno da espositori dei migliori prodotti utilizzati per le pizze: dai pomodori ai caciocavalli, dalle conserve ai salumi. Ma anche olio extravergine, vino, birre, amari e distillati; persino chinotto e bibite (qui la coca cola è messa al bando), tutto è made in Sud.
Dall’Abruzzo alla Sicilia, gli antipasti di Giagiu’ ma soprattutto le pizze, sono un bel viaggio gastronomico lungo il nostro Mezzogiorno, nei caseifici, laboratori, aziende agricole, spesso poco conosciuti.
Condividerne storia e prodotti è uno degli obiettivi dei tre soci, che proprio per questo, nell’attesa, offrono su piccoli piattini gli assaggi degli ingredienti delle pizze scelte, con il duplice obiettivo di stuzzicare l’appetito e, allo stesso tempo, aver modo di presentare i produttori selezionati.
Il menu è organizzato in diverse sezioni. Dopo gli antipasti e i fritti, trovate le pizze originali della casa, ognuna con un’idea che prende spunto da suggestioni di memoria, da un’usanza, da un’antica ricetta. Sono cioè le pizze “tematiche”, che richiamano prodotti tipici o riferimenti storici, come ad esempio la pizza dell’Emigrante ‘900 che si rifà alla consuetudine di nascondere i salami (di cui era vietata l’esportazione in America) dentro i caciocavalli che si mettevano nella valigia di chi emigrava.
Oppure la pizza che ripropone la ricetta dello scarpariello dei Quartieri a Napoli, o, ancora, quella che celebra l’arte casearia al Sud (inutile precisare, a questo punto, che anche il parmigiano viene sostituito con un formaggio prodotto dalle nostre parti). Non manca, tuttavia, la sezione delle pizze che richiamano i classici, come ad esempio il calzone salernitano con il solo ripieno di scarola riccia, alici, olive e capperi profumatissimi, oltre che, ovviamente, marinara e margherita, quest’ultima davvero ben eseguita.
La pizza ha un cornicione ben alveolato e ben cotto, leggermente più gonfio della media. Come tipologia, per scioglievolezza della pasta ricorda quella napoletana; nel complesso un prodotto altamente digeribile, fragrante e leggero.
Si chiude in dolcezza con una golosa mousse di ricotta al cioccolato di Modica oppure con un classico babà alla crema profumata alla mela annurca.
Pizzeria Giagiu’
Via Velia, 45 Salerno
Tel. 089 995 2798
Aperto: tutti i giorni la sera; venerdi, sabato e domenica anche a pranzo
Pagina Facebook sempre aggiornata
Dai un'occhiata anche a:
- Pizzeria Il Monfortino a Caserta: la meta casertana della pizza che segue la tradizione napoletana e che prepara uno dei migliori ripieni al forno in circolazione
- Da Zerottantuno Bella Napoli a Caserta, si insegna l’arte di fare la pizza ai turisti
- Santa Romana una pizzeria di quartiere
- Pizzeria della Passeggiata a Priverno di Antonio Visentin e Giammarco Ambrifi
- A Capri da Concettina ai Tre Santi la pizza di Ciro Oliva tra storia, gourmet e “sott e’ ngopp”
- Un anno di Frumentario a Roma, la piccola grande pizzeria al taglio a San Giovanni
- Da Modena a Fuerteventura Pizzeria Teperino, il successo di Luigi alle Canarie
- Pizzeria Na Capata: una nuova destinazione per la pizza al taglio a Caserta