Dopo Vesi, apre i battenti il quinto locale del gruppo “Fresco” sul lungomare Caracciolo, precisamente al numero 14. Non finisce la spinta propulsiva della pizza napoletana e del suo momento d’oro, locali sempre più belli con comfort sempre maggiori.
Il locale è ampio, spazioso, i posti sono ben distanziati. Toni del legno, tavola senza tovaglia, i due forni a vista come si conviene. Tutto molto bello ed elegante, compreso la grande scala subito dopo l’ingresso. Fantastico il pavimento lavorato a mano.
Apertura ufficiale ieri sera . Ma non è stato un taglio del nastro come tanti altri: Maurizio Cortese, consulente del nuovo localle e il presidente regionale Slow Food Giuseppe Orefice hanno infatti annunciato il progetto di sostenere il presidio Slow Food Verneteco-Sannita.
Fresco Caracciolo è così la prima pizzeria al mondo che non solo usa ma sostiene direttamente un presidio rurale di Slow Food. “Un caso esemplare – ha ribadito il presidente Orefice – perché il protagonista non è un ente pubblico, ma un privato”.
“Questa scelta – ha spiegato Cortese –è in sintonia con la politica di attenzione all’ambiente e alla salute. Non a caso per pomodori, ortaggi e frutta ci siamo rivolti all’azienda Montoro di Sarno, una delle più rinomate in Campania da cui si servono i migliori ristoranti stellati.”.
A gestire il locale è Giulio Morelli, ex pallanuotista della Canottieri Napoli. I pizzaioli erano 4, ma mi spiegano che per gestire il tutto a pieno ritmo saranno 6. Il capo pizzaiolo è Antonio Troncone, esperienza da vendere e tanti anni trascorsi alla corte di Enzo Coccia alla Notizia.
Trattoria moderna, pizzeria tradizionale, una buona carta dei vini e delle birre, con una selezione interessante dedicato al mondo “sparkling” sia italiano che francese. Divertente la formula della cartolina, cioè 80 g di pasta stesi come una cartolina e conditi con alcuni dei prodotti migliori del mondo, dal foie gras allo Joselito. I prezzi delle pizze sono un filino più alti della media cittadina, 5,00 euro la marinara, 6,50 la margherita, 8,50 con mozzarella di bufala campana, ma i prodotti sono davvero di grande qualità e spendere qualche euro in più, vi assicuro che non vi peserà.
La pizza: proviamo la margherita e la marinara, sono già ad un livello alto. Una lunga lievitazione di 24 ore, un impasto idratato, senza esasperazione, nel segno del grande equilibrio, anche con i condimenti, per delle pizze che ricordano molto da vicino lo stile della “Notizia”. Il servizio è molto volenteroso, ha chiaramente margini di crescita, ma la cosa che mi ha colpito che tutti sorridono e questo è sempre un bene.
Insomma ci sono tutti gli ingredienti per puntare al vertice cittadino, sicuramente torneremo a visitare nei prossimi mesi questa pizzeria, quando sarà rodata e a pieno ritmo, quindi giudicabile.
Fresco Caracciolo
Via Lungomare Caracciolo, 14 – Napoli
Aperto pranzo e cena
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