I Fratelli Grassia: una valida realtà a San Giuseppe Vesuviano

Pubblicato in: Le pizzerie

di Annatina Franzese

I viandanti son cresciuti.
Ebbene si, Genny e Sergio, i due fratelli che quasi 10 anni fa, insieme alla loro famiglia, hanno intrapreso la strada che, da Napoli Est li ha condotti alle falde del Vesuvio, sono diventati grandi ed il nuovo menù, arricchendosi di qualche azzardo, ne è la dimostrazione.

A San Giuseppe Vesuviano, i fratelli Grassia, sono oramai un punto di riferimento.
Il loro locale è aperto a pranzo e a cena, con una carta che si fonda prevalentemente sulla pizza, ma senza disdegnare, soprattutto nel turno mattutino, di accontentare i clienti con una proposta veloce, formata da primi e secondi piatti della tradizione.
Richiamata dall’annuncio della nuovo menù, passo a trovarli in un giorno infrasettimanale.
La sala superiore è piena, mentre quella inferiore è riservata ad un evento privato.
Oltre alle pizze un po’ più tradizionali e ad una bella selezione di marinare, ecco i fritti.
Alla frittura i ragazzi ci tengono particolarmente, perché la considerano un biglietto da visita con cui fare “bella figura”.
Comincio da “Arancino in fumo” e “Frittatina tra estate e autunno”.
Riso affumicato a tavola con provola e parmigiano in crosta nocciola, ricoperto di stracciata di bufala, bresaola homemade, maionese classica e citronette, il primo.
Il secondo prevede invece, bucatini con vellutata di zucca e pecorino fritti in tempura, zucchine alla julienne e fiori di zucca disidratati.
Buoni entrambi, il secondo pulisce e sgrassa dal primo donando freschezza.

Tra le pizze, oltre alla ruota di carro che da bravi napoletani cresciuti tra i vicoli Gennaro e Sergio preparano molto bene, spicca la ”Cas’e ova” cotta nel ruoto.
La presenza dell’uovo è impercettibile.
In questa preparazione è marinato, accompagnato da tartufo fresco, fiordilatte di Agerola, olio evo e crema di parmigiano a creare una crosticina gustosa, che rimanda le pizze da panificio di fine anni 90.
Tra le novità anche gli spicchi singoli con cottura al padellino.
Da provare “Senza sensi di colpa”  con farina di tipo 2 con crusca rimacinata, stracciata di bufala alla base, crescione al limone, salmone salmistrato e olio al limone.

Anche i dolci sono di produzione propria.
Colpisce “Ritorno Bambino”, il dolce  cremoso di cioccolato al latte, crumble all’olio di oliva, pop corn caramellati e salsa al caramello versata al tavolo.

Bella realtà di provincia da tenere in considerazione con un squadra fidelizzata,  giovane e ben organizzata ed una conduzione familiare con mamma alla cassa e sorelle in sala.
Buona la carta dei vini con attenzione alle referenze territoriali.
Battuta media 15/20 euro a persona
Margherita 6.50

 

Fratelli Grassia
Piazza Garibaldi n.22 –
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 0810483837
Aperto a pranzo e a cena tutti i giorni
Chiusi la domenica

 

Scheda del 22 dicembre 2022

I fratelli Grassia: da Napoli al Vesuvio viaggiando per la provincia

di Annatina Franzese

La prima volta che ho assaggiato la loro pizza, devo essere sincera, non ne ero rimasta particolarmente colpita.
Ma si sa, solo gli stupidi non cambiano idea e a questo “giro”, mi è toccato ricredermi.
Siamo a San Giuseppe Vesuviano, nella pizza principale, di fronte al monumentale Santuario di San Giuseppe risalente al 1622.
Gennaro e Sergio, meglio conosciuti come i “Fratelli Grassia” sono oramai da 7 anni una realtà consolidata in terra  vesuviana, nonostante non siano indigeni del luogo, ma affondino le loro radici al Rione Villa a San Giovanni a Teduccio.
Eravamo due ragazzini quando abbiamo iniziato a mettere le prime mani in pasta. Nell’acqua e nella farina combinavamo le eccellenze della nostra meravigliosa Campania. Ingredienti poveri che però ci hanno permesso di stare lontani da molte tentazioni. Ecco perché amiamo così tanto la pizza. Ecco perché é diventata la nostra vita e perché siamo riconoscenti a questa terra magnifica, che ci ha portato dall’essere umili garzoni di una pizzeria del quartiere a imprenditori“, mi raccontano.
Coadiuvati nella gestione dell’attività dalle sorelle Maria e Annachiara, concretizzano, nella loro filosofia di pizza, il viaggio.
Nella loro mente, Genny (così lo chiamano i clienti in maniera confidenziale) e Sergio, si immaginano come due viandanti, che partendo da Napoli attraversano tutta la provincia per arrivare sulla bocca del Vesuvio, raccogliendo mano mano, durante la strada, i prodotti e le materie prime da utilizzare poi per creare le loro pizze.

A menù, però, non solo pizza, ma anche una discreta proposta cucina e una buona carta vini.
Il locale, si sviluppa su due piani e conta, tra interni ed esterni, ben 100 posti.
Un caldo verde, si alterna ai colori bianco e nero dell’arredamento e dalla mise en place, rendendo il locale un luogo accogliente e poco ingessato.

Il servizio di sala, ben coordinato da Michele Florio, è preparato e preciso.

Le pizze, frutto di un diretto a 24 ore di maturazione, sono leggere, ben cotte e giustamente equilibrate nel topping.
Non prediligo i fritti prima di iniziare, ma per questa volta ho fatto un’eccezione.

Tra le pizze che meritano sicuramente una sosta, la marinara verace con crema di pomodori semidry (Casale Pietropaolo) Somma Vesuviana, piennolo del Vesuvio di “Terra Viva”, olive caiazzane presidio “Slow Food”, origano del Monte Saro, pesto di aglio orsino, olio evo monocultivar “De Marco”, sbriciolata di tarallo partenopeo.
Questa pizza, che denota l’accuratezza nella scelta della materia prima, all’onesta battuta di euro 9.50, ti consente di assaggiare i fiori all’occhiello delle aziende agricole campane.

In questo periodo, una Malafemmena (10.50), è quello che ci vuole con friarielli in due consistenze (crema Casale Pietropaolo, freschi saltati), mozzarella di bufala campana, alici di “Mamma Adua” Casal Velino (SA), sfumatura di ‘nduja di Spilinga e olio extravergine DOP Malandrino.

Trionfo di zucchini (9), è una limited edition da non lasciarsi sfuggire con crema di zucchini “Ortomayo Casa Iuorio”, fior di latte, cotto arrosto “aromatizzato” dell’azienda MFC di Frigento (AV), chips di zucchini locali del “Vivaio Corrado”, cremoso di Grana Padano DOP 14 mesi, olio evo cilentano dell’Azienda de Marco.
Onesta la battuta, che rende la sosta dai fratelli Grassia un lusso accessibile a tutti.

 

23 febbraio 2022

di Antonella Amodio

Era scritto da sempre che i locali dell’attuale Pizzeria Fratelli Grassia fossero destinati alla preparazione della pizza. Già 70 anni prima della apertura, erano sede di una pizzeria storica del paese. Col tempo vi si sono succedute poi tante attività non ristorative, fino a qualche anno fa, allorché I fratelli Grassia, Gennaro e Sergio, hanno finemente ristrutturato gli ambienti, per aprire la loro pizzeria.

Molto bella, disposta su due piani: in quello inferiore l’atmosfera è più riservata ed esclusiva. Circa 100 coperti, suddivisi in sale successive, dove predominano i colori bianco, nero e verde, con arredo moderno, comode sedute e dettagli artistici alle pareti – come le armoniose strutture in ferro – ben integrati nel contesto.

Non ultimo, e non meno importante, sono i servizi, curati nei minimi particolari.

Un piccolo dehors all’ingresso, sistemato nella grande piazza Garibaldi, consente di mangiare all’ aperto all’ombra della facciata di fine novecento del Santuario di San Giuseppe, edificata a fine Novecento, mentre la chiesa porta la data del 1622.

Gennaro e Sergio sono bravi, talentuosi e hanno a loro supporto una squadra di collaboratori professionali, come per il servizio in sala, attento e rigoroso, curato dal maître Michele Florio. Con tanta gavetta alle spalle nella pizzeria di famiglia a San Giovanni a Teduccio, i fratelli Grassia mostrano maturità nella preparazione della pizza, manifestando più sicurezza nell’impasto e nella cottura (ben eseguita nel forno a legna) rispetto al passato.

Una pizza abbondante, scioglievole e leggera, che sfiora i 280 grammi di panetto, ottenuto con impasto diretto a 24 ore di maturazione.

In menù diverse offerte di starter, mentre si aspetta la pizza, come i Gamberi croccanti in crosta di cereali, serviti con maionese al limone.

Le proposte della pizza gridano modernità nei nomi che rappresentano. L’inizio per me è con l’intramontabile Margherita, tra le più buone mangiate negli ultimi mesi, dove i fratelli Grassia dosano bene gli ingredienti: i pomodori san marzano di collina, il fior di latte dei monti, l’olio extravergine e il basilico (5,50 € ben spesi).

La Morgante, pizza in doppia cottura, farcita con lo speck, le noci e la stracciata di bufala, rimane golosa al morso, anche per la sfumatura dolce della composta di albicocche “Pellecchiella” del Vesuvio (Presidio Slow Food), dell’azienda Casale Pietropaolo.

Tornerei sicuramente per la Marinara Verace, una pizza che evidenzia in modo particolare    l’impiego di materie prime di qualità. È servita con la crema di pomodoro semi-dry, con il pomodorino del piennolo, le olive nere, l’origano di Pantelleria, l’aglio, e con il tarallo partenopeo sbriciolato che crea l’effetto crunch.

Ma ci sono anche pizze creative, che vanno oltre la tradizione ben espressa qui, o alla visione personale di interpretazione dei gusti classici. La Sfumatura di formaggi, ad esempio, sostituisce la caratteristica quattro formaggi, e dunque il blu di bufala si sposa con la spuma di taleggio Dop ottenuto da latte crudo, con il fior di latte, le chips di grana padano e con la piacevole chiusura della nota acida e fresca dovuta alla barbabietola rossa.

Insomma, i Fratelli Grassia, per quanto mi riguarda, meritano la visita: puntano alla qualità, evidenziano il territorio con l’impiego di ingredienti di piccoli artigiani, garantiscono un buon servizio in un ambiente bello, curato e dal clima conviviale.

Carta dei vini con diverse referenze, in via di ampliamento, per dare risalto alle produzioni locali. Lista di birre artigianali.

 

Pizzeria Fratelli Grassia

Piazza Garibaldi, 22  80047 San Giuseppe Vesuviano ( NA)

Tel. 081 0483837

Aperto pranzo e cena

 

Report 28 Gennaio 2018

di Luciano Pignataro

Pizzeria Fratelli Grassia a San Giuseppe Vesuviano. Siano in uno dei paesono più dinamici dell’hinterland vesuviano, polo tessile di primaria importanza tanto da essere meta di una forte immigrazione cinese e indiana. Una popolazione vivace, un ceto imprenditoriale attivo grazie alla posizione strategica: è sia lungo l’asse che porta a Pompei a al mare che su quello che punta a Nola e verso Avellino. Luogo di passaggio, dunque, di taverne e industrie, comunque di commercio. I fratelli Genny e Sergio Grassia sono invece napoletani di San Giovanni a Teduccio dove hanno fatto gavetta in un pizzeria da asporto di famiglia su via Marina.

Qui, nella piazza principale, proprio di fronte alla bella chiesa di San Giuseppe cuore della cittadina, hanno aperto il loro spazio. Una pizzeria che ha cominciato a farsi sentire sui social e che ci ha incuriosito così siamo arrivati d’improvviso durante una nostra puntatina in zona sabato scorso. Al forno abbiamo trovato Sergio, era sabato mattina e il locale, una cinquantina di posti, si è ben presto riempito.
Oltre alla pizzeria c’è anche qualche primo piatto a pranzo per gli irriducibili della pasta.

Di ottima fattura i fritti, anche se abbiamo trovato la frittatina di pasta e ceci un po’ asciutta. Ottimo invece il crocché e la frittatina classica.
Lo stile non è napoletano tradizionale sia perché alla 00 per le pizze classiche si aggiunge un po’ di farina 1 integrale, sia per l’uso della biga che accentua troppo il sapore del grano rispetto alle altre componenti. Ma la qualità dei prodotti usati contribuisce a riportare l”equilibrio per fortuna, a cominciare dalla marinara che è la pizza che ci è piaciuta di più.

 

Pizzeria Fratelli Grassia San Giuseppe Vesuviano

Meno fortunata la margherita, comunque buona. Ma è evidente che o si usano le farine previste dal disciplinare Stg (00 e 0) o si mette a rischio il risutato finale. L’impasto comunque è centrato, ben idratato, elastico e la pizze risulta piacevolmente leggera.

Pizzeria Fratelli Grassia San Giuseppe Vesuviano. Abbiano poi provato una pizza creativa e dobbiamo dire che questa pere e noci si è sembrata paricolarmente buona e centrata, molto delicata, fresca.

Perfetta, invece la pizza fritta, con un ottimo ripieno e una tecnica di cottura perfetta.

CONCLUSIONI

La pizzeria dei fratelli Grassia è un buon riferimento alle falde del Vesuvio, il servizio rapido e preciso, da ampliare la carta dei vini alle etichette campane, così come quella delle birre. Genny e Sergio sono giovanissimi, sentiremo sempre più spesso parlare di loro.

Pizzeria Fratelli Grassia San Giuseppe Vesuviano
Piazza Garibaldi, 26
Tel. 081 048 3837
Sempre aperta, chiusa la domenica a pranzo


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