Pizzeria Fofó
Via Unità Italiana, 64
Tel. 0823 442768
Aperto a pranzo e a cena
di Antonella Amodio
Agli amanti dei lievitati in cerca di locali dove poter mangiare pizze di qualità suggerisco un indirizzo che accresce la già ricca proposta della gettonata città della pizza: Pizzeria Fofó, a Caserta, situata nei pressi del monumento ai Caduti, in centro città.
In realtà il locale – di proprietà di Franco ed Enzo Santucci, imprenditori in altri settori – esiste da diversi anni e la pizza tutto sommato è sempre stata buona.
Da circa un anno, però, al banco e al forno è arrivato Otello Schiavon, un pizzaiolo che seguo da tempo, incontrato in precedenti locali casertani dove ha prestato la sua opera.
Vi parlo oggi di Fofó – e in conseguenza di Otello – in termini entusiastici, iniziando proprio dal pizzaiolo, da colui che determina la sorte della pizzeria, visto che qui si prepara innanzitutto la pizza e poi qualche piatto di cucina tradizionale.
Otello è talentuoso e studioso, si impegna per fare sempre meglio, con quel senso di umiltà che fa solo bene a chi si accosta al mestiere per crescere. Ricordo di aver mangiato in passato le sue pizze, sempre di buon livello, ma oggi lo ritrovo cresciuto professionalmente, dedicato ad un lavoro raffinato di qualità sull’impasto, spingendo sull’ idratazione, poi abbassando il cornicione e alleggerendo il panetto.
Intanto è doverosa una precisazione: come sempre non ho avvisato della mia visita e mi sono presentata una sera infrasettimanale fuori dalla porta di Fofó.
Otello era lì, dietro al banco con il suo fornaio, con la testa bassa, concentrato a preparare la pizza.
E veniamo a quello che mi è piaciuto dell’esperienza alla Pizzeria Fofó.
Innanzitutto l’impasto, leggero, ad alta digeribilità, impalpabile nei 230 grammi di disco finemente stesi (preparato con un pre-fermento ottenuto con un mix di farine tipo 1 e 0).
Poi è degna di nota la cottura, ben eseguita, dove si evidenzia la sensazione crunch al bordo e dove la parte centrale rimane sottile e scioglievole.
Infine le materie prime di qualità che sono ben distribuite sulla pizza. In sintesi, la pizza rimane armonica nelle proporzioni impasto/ingredienti per la farcia.
Ho provato la Margherita “Old School” (7,00 €) condita con ottimo pomodoro San Marzano, fior di latte e parmigiano reggiano sistemato sul disco in cottura e non fuori dal forno, e a seguire la Mare Mosso (8.00 €) con pomodoro del piennolo, fior di latte, acciughe di Cetara, polvere di olive, capperi, basilico e olio extravergine.
Un menù variegato, con una interessante proposta di pizze classiche, poi rivisitate e pizze di fantasia stagionale, che ricadono sotto il nome di Fofó.
In conclusione, Fofó, Acqua, Farina, Fuoco (che ha una sede anche a Santa Maria Capua Vetere) è garanzia di una pizza di gran livello: buona, leggera e digeribile: il pizzaiolo non si fa prendere la mano con “scarabocchi” di topping, ma tiene conto della classicità dei gusti, lasciandosi al tempo stesso andare a divagazioni creative che rimangono con i piedi per terra.
Il locale, dall’arredo moderno e dai colori pastello, ha una grande vetrata su strada ed un dehors praticabile nella bella stagione.
Da bere c’è birra e qualche etichetta di vino campano (sicuramente da migliorare) con alcune referenze extra regionali.
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