di Emanuela Sorrentino
Dall’area flegrea al borgo napoletano di Santa Lucia, dove Federico Guardascione ha annunciato per i prossimi mesi la sua apertura. Ma intanto c’è il nuovo format al Vomero, con 32 posti a sedere, tra arredi minimal ed esposizione di prodotti tipici.
Un concept fatto soprattutto di pizza in teglia, pizza in pala e “rutiello” serviti nel locale al piano terra in via Cilea. Un “cafè, bistrot e take away” che dalle 6 del mattino accoglie i clienti per la colazione con i dolci di Margò (Margherita, la moglie di Federico a cui era dedicata la storica pizzeria Il Colmo del pizzaiolo), per poi offrire vasta scelta di pizze per tutto il giorno.
Una lunga storia quella di Guardascione, odontotecnico che però non ha mai esercitato, catturato dalla passione per gli impasti: in pandemia ha deciso di investire su Napoli con il locale di 130 posti al Vomero (ingresso da via Santa Maria della Libera), al di sopra di questo che ospita il nuovo concept.
Molto conosciuto per il senza glutine, utilizza un blend di farine poco raffinate. E in menu per la nuova apertura ci sono pizze ideate con lo chef Angelo Carannante, una stella Michelin del Caracol.
In anteprima le abbiamo provate in abbinamento ai vini di Salvatore Martusciello (l’Asprinio d’Aversa doc Brut dai vigneti di Alberata Trentapioli, il Piedirosso dei Campi flegrei doc 2022 Settevulcani, il Gragnano della Penisola sorrentina doc 2022 Ottouve).
Le pizze: “La mia Marinara” con impasto da farine senza glutine (pomodoro Corbarino, pomodori gialli e rossi semidry, origano di montagna, aglio orsino e olio evo), la pizza a rutiello “Broccollina” con impasto farina tipo 1 (provola affumicata, friarielli in due consistenze, salsiccia, papaccella, tarallo napoletano e olio evo), proposta anche in versione vegetariana, la pizza in teglia “Quella Diavola di Luciana” (sugo piccante di pomodoro alla Luciana, salame di polpo e olio evo), la pizza in pala con farina multicereali “Scapricciatella” (fior di latte di Agerola, scarola riccia a crudo, acciughe, stracciatella di bufala, tartufo nero e olio evo).
In menu i dolci di Margò tra cui semifreddo al limone, cheesecake al mandrino, tortino arancia e cioccolato.
Federico Guardascione
Cafè Bistrot Take-Away
Via Cilea, 151
Napoli
081.3352619
Scheda del 2 agosto 2022
Pizzeria Guardascione
Via Francesco Cilea, 151
Tel: 0815959711
ordini@pizzeriaguardascione.it
Aperto a pranzo e a cena
di Antonella Amodio
Domanda: “Qual’è il colmo per un pizzaiolo, Federico?”. Risposta: “Avere per moglie una donna che si chiama Margherita, che fa la capricciosa ogni quattro stagioni”.
La moglie di Federico Guardascione si chiama Margherita Carannante ed è l’anima dolce della pizzeria, in quanto i dessert sono tutte sue creazioni.
Ed è con Margherita che Federico ha iniziato l’attività alla pizzeria ‘Il colmo del Pizzaiolo’, ai piedi di Monte di Procida, mettendo in pratica trent’anni di esperienza, al banco e al forno, senza mai smettere di sperimentare e sempre alla ricerca di sfide e nuovi stimoli.
Da gennaio 2021, dai Campi Flegrei ha spostato l’attività su Napoli, aprendo il suo locale nel cuore del quartiere Vomero, in una location moderna e curata nell’arredo e nei dettagli, con circa 150 coperti e un forno dedicato al senza glutine (certificato AIC – Associazione Italiana Celiachia).
Qui Federico Guardascione, oltre a proporre una pizza dallo stile contemporaneo con impasto sopra la media, molto idratato (fa tanti studi sugli impasti), ottenuto con farine macinate a pietra, prepara anche quella “a rutiello”, un ricordo di bambino delle abitudini locali: questa pizza cuoce in teglia di alluminio per alcuni minuti, per poi essere coperta da un’altra teglia, così da continuare la cottura al vapore assicurando al disco fragranza e croccantezza.
Le pizze di Federico Guardascione
Ma veniamo alla mia degustazione. Una buonissima Focaccia senza glutine, difficile a dirsi che fosse gluten free, servita con pesto di cozze di Capo Miseno e per metà farcita con la stracciata di bufala e il gambero rosso al profumo di agrumi.
A seguire, la pizza a rutiello, con fiordilatte di Agerola, cozze, peperoncini verdi, fiori di zucca e scaglie di pecorino sardo.
La Marinara, sempre a rutiello, con pomodoro cannellino Flegreo, origano di montagna, aglio nero e basilico.
E la pizza Margherita, per me irrinunciabile, in questo caso condita con il pomodoro corbarino di Casa Marrazzo, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano DOP, olio extravergine di oliva Frantoio Schinosa.
I dolci di Margherita (conta master con maestri pasticceri) sono golosi ed invitanti, come lo Snickers, con arachidi salate, caramello, crema semifredda e cioccolato fondente; Millefoglie Scomposta a base di crema pasticcera e amarene.
Da bere birre alla spina e birre artigianali in bottiglia, diverse etichette di vino, circa una trentina, con possibilità di bere anche al calice. Discreta selezione di rhum, whisky, grappe e amaro.
In conclusione, la Pizzeria Federico Guardascione, il colmo per un pizzaiolo, è un locale dove tornare, che basa il menù sulla stagionalità e la freschezza delle materie prime, dove per fortuna non ci sono abbinamenti arditi e inoltre le radici gastronomiche sono ben espresse con la presenza del pesce quale ingrediente di alcuni topping, non in carta facendo parte delle proposte estemporanee in base al pescato quotidiano.
Costo della pizza Margherita € 6,50
Servizio € 2,00
Pizzeria Guardascione
Via Francesco Cilea, 151
Tel: 0815959711
ordini@pizzeriaguardascione.it
Aperto a pranzo e a cena
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