8 Rue Tiquetonne, 75002 Paris
Sempre aperto
Siamo nel secondo arrondissement, considetaro il centro storico della capitale dai parigini. Locali di ogni tipo si succedono senza soluzione di continuità ai due lati della strada, chiusa al traffico (ma purtroppo aperta alle biciclette). Tra questi ecco la pizzeria Dalmata, di proprietà di due imprenditori francesi che hanno creduto sulla pizza napoletana che da tre anni è ormai quasi una moda qui. Sembra un secolo quando venimmo con Salvatore Salvo, Enzo Coccia e Franco Pepe al Carousell du Louvre!.
Dalmata per ricordare i punti neri della pizza che noi a Napoli chiamiamo tigrata. Ai forni Emanuele Contardi, 25 anni, pizzaiolo da Cava de’ Tirreni che ha alle spalle un passato di cuoco e di pasticciere (“molto utile – ci dice -per capire le lievitazioni”). La sua pizza è di puro stile napoletano, con il cornicione un po’ più pronunciato: 48 ore circa di lievitazione, farina 00 con un poco di integrale.
Tutti i prodotti vengono dal Sud: farine Caputo, olio Muraglia, pomodoro Gustarosso, eccetto i latticini che sono prodotti qui in Francia da un italiano con latte francese, molto buoni.
I francesi amano la pizza napoletana, ma anche come è noto salse e salsette, volano allora le pizze con la crema di tartufo e di funghi, o anche quella con la mortadella e la cremina di pistacchi.
Purissima la marinara, semplicemente perfetta.
Bene i fritti, serviti con salsa di parmigiano e di pomodoro a cui mancano le frittatine. Ovviamente li arancini sono al tartufo mentre quelli che sembrano crocché sono mozzarelle fritte.
CONCLUSIONE
Una pziza scioglievole, perfetta. Un progetto che, come Ober Mamma, ha l’ambizione di replicarsi entro un anno con nuove aperture. Mentre la comunità dei giovani pizzaioli all’estero dilaga!
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