Pizzeria Da Mimì ad Aversa
Via Salvatore di Giacomo 52
Aperto tutti i giorni dalle 19:00
di Antonella Amodio
Dal 1964, la Pizzeria da Mimì è diventata un simbolo della ristorazione ad Aversa, grazie alla storica gestione della famiglia Moliterno. Ci troviamo all’ingresso del centro storico della città normanna, dove è possibile parcheggiare comodamente, specialmente di sera quando i negozi nelle vicinanze sono chiusi.
Nel palazzo a due piani, la Pizzeria da Mimì si trova su strada, mentre al piano superiore c’è il B&B, anch’esso di proprietà della famiglia. Una recente ristrutturazione ha messo in risalto la tipica pietra di tufo, caratteristica della zona, la cui formazione di origine vulcanica è presente nelle grotte naturali nell’agro aversano, dove un tempo (e ancora oggi in alcune cantine) si affinava il vino Asprinio d’Aversa, prima di essere immesso sul mercato.
Tutta la famiglia Moliterno è attivamente coinvolta nell’attività, con ognuno che svolge un ruolo fondamentale per il successo della pizzeria, che da 60 anni accoglie i suoi clienti. Antonio, il figlio maggiore, ha studiato presso l’Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera “Rainulfo Drengot” e si occupa degli impasti e dell’intera filiera della cucina. Suo fratello Vincenzo, invece, si dedica ad accogliere gli ospiti in sala, affiancato dalla madre. Il padre Mimì è il pilastro su cui si regge l’intera attività, continuando a portare avanti una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, iniziata dal nonno Antonio con la pizzeria che un tempo si chiamava “I Tre Fratelli”.
Oggi, la Pizzeria da Mimì, guidata dalla nuova generazione, rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e contemporaneità. Antonio Moliterno ha saputo reinterpretare la pizza, curando gli impasti realizzati con farina 0 e biga e dimostrando capacità nella farcitura e nell’armonia degli ingredienti, grazie alla sua formazione da chef.
L’ancoraggio alle produzioni territoriali, in particolare all’area della Terra di Lavoro, è uno degli aspetti che risaltano nel menù ben strutturato, che include una sezione dedicata ai piatti storici. Tra questi spicca il pollo con patate, un classico che attirava numerosi clienti. Il menù offre pizze tradizionali, pizze a base di pesce, ripieni tipici e le “imperdibili”, in cui Antonio mette in campo tanta creatività. Stesura sottile, scioglievole e dal bordo medio, la pizza si mangia con piacere e la Margherita Aversana, con pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala, parmigiano reggiano e basilico fritto, acquista gusto con l’aggiunta di pepe nero macinato al momento. La pizza 5 Casi, invece, è una cartina tornasole delle produzioni casearie della Campania, che tra i formaggi conta la presenza del caciocavallo antico di Gragnano e del cacioricotta cilentano, presidio Slow Food. La prova del nove sulla pizza fritta è superata con il ripieno classico, dove però vince l’impasto e la cottura.
Tra le proposte di fritti, consiglio il Donuts di frittatina con ragù napoletano, dove al posto del formato di pasta bucatini vengono utilizzati gli anellini, il tutto caratterizzato da una panatura leggera e per nulla unta.
I dolci non possono essere trascurati, realizzati sempre da Antonio. Personalmente, considero imperdibili le Caramelle di pasta phyllo ispirate al dolce Polacca Aversana, che aggiungono un ulteriore livello di attenzione alle tradizioni gastronomiche di Aversa.
L’ambiente è moderno e accogliente, con una capienza di circa 180 coperti divisi in due sale e le luci soffuse creano un contesto riservato.
La selezione dei vini è ampia, anche se presenta solo un’etichetta di Asprinio d’Aversa, il vino del territorio, caratterizzato dalla coltura più alta al mondo su pianta. Un po’ limitata per la denominazione di Aversa che ha come connotazione la coltivazione ad Alberata, a Vite Maritata al pioppo, candidata per il riconoscimento dell’UNESCO, che ha arricchito il paesaggio tra Napoli e Caserta per centinaia di anni e ancora adesso portata avanti da eroici produttori.
La lista include birre sia in bottiglia che alla spina, distillati e drink.
Vorrò ritornare alla Pizzeria da Mimì della famiglia Moliterno per provare il pollo con le patate, un piatto sparito completamente dai ristoranti e che qui tiene ancora banco sull’offerta gastronomica. Inoltre, sono presenti molti ingredienti provenienti da filiere Slow Food e con marchio DOP, nonché la mozzarella di bufala aversana, altra eccellenza locale.
Costo delle pizze da 6 a 12 €. Coperto 2 €.