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Pizzeria Bruscone: il nuovo percorso dei fratelli Vetrella

Pubblicato in: Le pizzerie

Pizzeria Bruscone, Curti (CE)
Via Nazionale Appia, 81
Telefono: 351 776 7851
Aperto la sera. Il sabato anche a pranzo. Chiuso il lunedì

di Antonella Amodio

I fratelli Pietro e Carmine Vetrella sono le menti appassionate della Pizzeria Bruscone a Curti, lungo la traiettoria Caserta – Capua, la via Appia del Circuito Archeologico Nazionale dell’Antica Capua, tra le principali arterie delle vie romane. Il locale, dedicato esclusivamente alla pizza, gode di una buona posizione su strada e, cosa importante, di un parcheggio riservato.

Con grandi vetrate e due forni centrali a vista, la Pizzeria Bruscone ha sede in un palazzo contemporaneo in un snodo viario importante, e la sua insegna non passa inosservata. Mancavamo da qualche anno e, premesso che ci era già piaciuto a suo tempo il loro progetto pizza, oggi Pietro e Carmine mostrano maggiore padronanza dell’impasto e un’attenzione agli ingredienti che fanno rete con tanti piccoli produttori. La loro pizza rappresenta un incontro di artigianalità, creatività e imprenditorialità (hanno in programma diversi pop-up).

Intanto parliamo della sala, trasformata in questi anni e alleggerita nei colori delle pareti e nell’introduzione dei pannelli fonoassorbenti che pendono dal soffitto alto, creando anche giochi di profondità. La pizzeria ospita le tele di arte contemporanea dell’artista casertano Bruno Donzelli, pittore della corrente Pop Art conosciuto dalla critica internazionale. I suoi quadri abbelliscono il locale e uniscono cibo e cultura. Dettagli che hanno lo scopo di nutrire almeno due sensi: la vista e il gusto, con la volontà di far vivere al cliente un’esperienza e non un semplice pasto. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori restyling per migliorare ulteriormente l’estetica del locale e garantire più confort.

Il menù della Pizzeria Bruscone

Pietro e Carmine sono un duo che funziona, si spalleggiano e mettono in campo le proprie competenze: Pietro come pizzaiolo e Carmine con la sua esperienza da chef, curando i topping e la friggitoria. Anche l’impasto è stato rivisto nell’ultimo periodo e contempla l’impiego dei licoli, il lievito madre dalla consistenza liquida che Pietro utilizza per il pre-fermento. La lievitazione è lunga e il disco si presenta leggero e scioglievole, come buona base di una proposta che varia dalle pizze più iconiche alle creazioni originali, ispirandosi alla stagionalità e alla biodiversità delle produzioni del territorio. Si può scegliere la pizza classica, nel ruoto, a ruota di carro, il panuozzo, il ripieno e la ciabatta.

In carta non manca la Provola e Pepe (7€), dove si amalgamano l’acidità del pomodoro San Marzano DOP, la cremosità della provola di bufala affumicata e la nota – generosa quanto basta – pepata dei pepi (il forno leggermente alto di temperatura, non ha penalizzato il gusto).

In questa stagione è molto richiesta l’Assoluto di Carciofi (12€), con l’ortaggio stagionale ridotto in vellutata e nella versione arrosto, legato sul disco con le patate e il fior di latte. In menù la Margherita costa 6 € e, vista la qualità degli ingredienti, ha un ottimo prezzo.

Da assaggiare la parmigiana in carrozza, con il pane in cassetta, la provola e la parmigiana di melanzane, racchiuse in una crosta di corn flakes (4€).

Assortimento di vini territoriali e birre in bottiglia e alla spina.

 


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