di Marco Contursi
Calore insopportabile, afa che ti toglie l’appetito,dove trovare rifugio? Al Rifugio ovviamente, caratteristico locale di Tramonti che, nomen omen, si trova in uno dei punti più alti e freschi del territorio tramontino, è fatto in legno come una baita e soprattutto fa una cucina di territorio che merita. Il panorama serale è unico, l’occhio si perde tra i monti fino al mare. Io volutamente ho scelto un tavolo nell’angolo più buio (chiedo venia per le foto) e vicino al bosco per allontanarmi anche mentalmente dal caos delle zona in cui abito.
L’hanno aperto Vincenzo e Alfonso, quest’ultimo sposato con Fiorina Apicella, figlia di Giuseppe e sorella di Prisco, due nomi che a Tramonti vogliono dire vini di qualità, che qui ovviamente troverete.
I prodotti sono del territorio e quindi: salumi locali (molto bene), latticini locali (bene), carni locali (molto bene), più una costata di chianina foresta (benissimo), olio locale (non ci siamo). Si inizia con l’antipasto del rifugio, salumi (pancetta e capicollo davvero ottimi, buono il prosciutto che però è un nazionale), fiordilatte, caponata ossia biscotto integrale con pomodoro, mozzarella e tonno, verdure in tanti modi,e sottoli casalinghi. Più una bruschetta al pomodoro che funge anche da pane.
Tutto molto piacevole, soprattutto se nel vino scelto per accompagnare, ci farete finire una percoca. Tra i primi il cavallo di battaglia sono gli scialatielli con porcini,salsiccia a pomodorini, che ho gradito anche io che non amo i funghi. Con un pizzico di pepe, si rivelano voluttuosamente salsicciosi.
Arriva poi la sontuosa bistecca su ghisa ardente. Ben frollata, succosa, cotta benissimo, in una parola: squisita.
Molto meglio di una mangiata recentemente in una famosa (un tempo) braceria napoletana con blatta che voleva confividerla, non invitata. Una fresca insalata e patate fritte coi porcini saranno i contorni, mentre inizierete a tirare su le pesche, intrise di vino, dalla brocca. Si chiude con dolci casalinghi e un goccio dell’immancabile concerto, liquore-sciroppo nato nel monastero qui vicino. Una cena fatta di cose buone, resa ancora più gradita dal piacevolissimo venticello di questa montagna e dalla cortesia del personale, giovanissimo e gentilissimo e anche, soprattutto la graziosa ragazza di sala, molto affabile col cliente, cosa che contribuisce a rendere il clima disteso e familiare. La spesa, 25/30 a persona. 30 euro al chilo la bistecca di scottona locale ( gentile Lettore, vedi nota sotto), 60 euro quella di chianina. Ma anche con un a grigliata mista (15 euro) mangerete della buona carne suina, a volte anche locale, cotta sui carboni ardenti. E vi dimenticherete per un po’ della calura che vi attende al vostro rientro con una certezza: da giugno a settembre, ci dovremmo trasferire a Tramonti.
P.s. Dicesi SCOTTONA una giovane femmina di bovino che non è mai stata gravida e deve il nome al fatto che il proprietario rimaneva “scottatato” dai mancati parti poiché non aveva vitelli da vendere.Carne particolarmente morbida, varia però in base all’alimentazione dell’animale, alla razza, alla frollatura. La scottona non è una razza e quindi avremo scottona di chianina, di marchigiana, di podolica ecc…..
Ristorante Il Rifugio
via Chiancolelle Tramonti (sa)
cell 334693641
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