Pizzeria Belvedere
Fraz. Cesarano di Tramonti
Tel 340.4783450
di Marco Contursi
Consigliato da un lettore del blog eccomi una sera di fine agosto in questa bellissima pizzeria di Tramonti, un paese che adoro perché pur vicinissimo alla costiera e all’agro nocerino, offre aria buona e pace ai visitatori. Una enclave di cose genuine, dove neanche la filossera potè fare danni e lo testimoniano le maestose viti centenarie di Tintore. Qui, c’è il locale di Franco e Cinzia, composto da due splendide terrazze fiorite e una mini sala interna da appena 3 tavoli. Si mangia principalmente pizza, niente primi, un po’ di antipasto e una salsiccia alla brace per chi non vuole carboidrati. E vino della cantina Tenuta San Francesco, che consiglio di proporre anche a calice per chi da solo o con porcellino astemio, non può prendere una bottiglia intera.
Cinzia in sala è davvero molto cortese, di quella simpatia schietta e non affettata che ti fa sentire subito a casa. Mentre mi racconta dell’antipasto butto un occhio ai monti circostanti ed ecco apparire d’incanto da dietro le cime, una bellissima luna piena (foto pietosa, chiedo venia), che rivaleggia in opulenza al disco rosso che salendo ho visto morire nel mare di Capri. I panorami da quassù tolgono il fiato.
Semplice l’antipasto, composto da salumi locali(buono il salame) e un prosciutto foresto, piacevoli i primi, trascurabile il secondo. Qualche latticino fresco,vanto dell’artigianato caseario locale e che se conosci dove, puoi anche provare fatto solo con latte di Tramonti (azienda Antonia Rastelli), e fresche verdure, spadellate, del loro orto.
Buona pure la pizza patate al forno e pancetta, anche se km luce distante da quella napoletana per tipologia di impasto. Avrei preferito la pancetta messa a crudo poiché cotta diventa quasi sempre salata.
Il mio porcellino gourmet, a dieta nonchè cannibale, preferisce salsiccia e tracchia a cui la cottura alla brace offre una spinta in più, essendo un po’ troppo magre (ma fateli ingrassare sti benedetti porci!!!).
Molto buono il tiramisù fatto da Cinzia, specialista nelle cheesecake, ma io non mangio formaggio, squisiti i fichi locali, raramente mangiati di così dolci.
Si chiude con un goccio di Concerto, liquore alchemico locale; la ricetta tradizionale lo vorrebbe molto denso, quasi una crema, ma ormai i più, lo producono “allascato” per andare incontro ai gusti delle persone e facilitarne la beva (sentite a me, fatelo denso come tradizione e servitelo in un bicchierino edibile di cioccolato fondente vero, eppoi mi dite…).
In chiusura un pasto davvero piacevole e a prezzo amico (20 euro per antipasto-pizza-dolce-liquore), in un contesto bucolico bellissimo, e la simpatia sincera di Cinzia offre un motivo in più per ritornare, finchè il bel tempo lo permette (quando a Napoli fanno 40 gradi, qui si sta benone ma se piove…).
Come arrivare: venendo da Angri, arrivati alla rotonda del valico di Chiunsi, girate a destra direzione Ravello e percorrete 3 km circa, lo trovate sulla sinistra, fronte strada.
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