di Francesca Faratro
Con il giovane Carlo Dattolo anche Solofra approda nel mondo della pizza sempre più in crescita negli ultimi tempi. Il suo è un concept nuovo, progettato non solo per soddisfare la mancanza di una pizzeria di qualità nel proprio luogo di origine ma anche una vera e propria sfida personale per la sua innata passione per la pasta lievitata e gli ingredienti buoni.
26 anni e solo qualche anno di esperienza nel campo, Carlo avvia la propria professione proprio con l’apertura della sua pizzeria “A’chiazz” – il nome viene proprio dall’appellativo che tutti usano per indicare la zona dove sorge il locale.
A caratterizzare gli interni è la manodopera del papà di Carlo, fabbro per professione, il quale ha ideato appositamente il locale con tavoli e sedie in ferro battuto che lasciano spazio a maioliche, elementi che negli ultimi tempi si ripresentano per arredare e colorare locali e pizzerie.
Perché andare a mangiare una pizza non è solo il piacere di consumare il disco di pasta il sabato sera; mangiare pizza oggi è diventata una ricerca al prodotto che sia digeribile e ottenuto con farine di prima qualità, presidi Slow Food e abbinamenti nuovi per una cena che si lasci ricordare.
Il giovane Carlo presenta idee innovative ma poco lontane dalla tradizione; la sua è una pizza innovativa che non vuole essere gourmet ma si caratterizza per l’utilizzo di ingredienti noti a tutti ma scelti fra i più ricercati.
Per identificarla vogliamo chiamarla “canotto”: estrema morbidezza, leggera fragranza e grande alveolatura.
La farina utilizzata è quella tipo 1 del Mulino Caputo, abbinata in percentuale a quella di un piccolo mulino di Montella a produzione artigianale. Il lievito è quello di birra per un totale di circa 72 ore, una prima fase a temperatura ambiente e una conseguente maturazione a temperatura controllata in celle refrigerate per un’idratazione finale al 70%.
Il locale, aperto solo a cena, sforna una media di 200 pizze a sera, proprio per questo è gradita la prenotazione, partendo dagli svariati sfizi serviti come antipasto.
Le pizze, che cambiano di stagione in stagione fatta eccezione per i must, prendono il nome dalle diverse località di Solofra, senza nessun nesso con gli ingredienti ma come omaggio da parte del giovane Carlo ai luoghi più frequentati del comune in provincia di Avellino noto a tutti per la produzione delle pelli, per la numerosa presenza di concerie e con la pizzeria “A’ Chiazz”… anche per la pizza.
Gli Antipasti
Per iniziare al meglio la cena a base di gusto e sfiziosità, è bene iniziare con la vasta scelta di fritti tradizionali, artigianalmente prodotti ogni giorno: l’arancino ai quattro formaggi, il crocchè di patate, la frittatina pastellata e il pacchero ripieno di patate e provola, impanato e fritto.
A padroneggiare è la montanara, più grande rispetto alle solite e caratterizzata da una cottura che va effettuata prima in friggitrice e poi in forno per asciugare l’olio in eccesso. Come condimento si va dal classico mozzarella e pomodoro, fino a quello più scelto negli ultimi anni: l’abbinamento di pesto ai pistacchi e mortadella.
Anche i tegamini di coccio regalano emozioni: coperti da una sfoglia di pasta di pizza, custodiscono all’interno la parmigiana di melanzane o il “mallone”, tradizionale preparazione a base di cime di rapa, patate e provola.
Le Pizze
- ‘AVURP
Pomodoro S. Marzano, mix di parmigiano e pecorino grattugiati, pepe e guanciale di maialino nero casertano. È la classica pizza salernitana “Carminuccio” che Carlo Dattolo ha voluto soprannominare a modo suo. E’ fra le più richieste, caratterizzata dalla crosta di formaggi che nel forno diventano croccanti e ben si sposano con l’untuosità del guanciale e l’acidità del pomodoro.
- ‘ARRETEMUONC
Fior di latte irpino, caciocavallo podolico, porcini, pancetta, granella di nocciole di Giffoni e riduzione di aglianico. Ciò che sembrerebbe un omaggio all’Irpinia e alla Campania tutta, diventa un tripudio di sapori dove ogni ingrediente si accosta all’altro senza mai coprirsi.
- ‘A FOR A STAZION
Una base di patate al cartoccio cotte sotto la cenere, fior di latte irpino, speck tirolese, tartufo nero di Bagnoli Irpino e una burrata posta nel mezzo del disco di pasta. Un gusto travolgente, un’alternanza di sapori forti che vengono smorzati da quelli un po’ più delicati sia in termini di sapori che di sapidità per un perfetto equilibrio finale.
- A’MARONN RA NEV
Vellutata di cipolle di Montoro, fior di latte irpino, filetti di tonno sott’olio e pomodorino del piennolo.
Una pizza per valorizzare la cipolla della vicina Montoro, accostata al tonno e al pomodoro senza mai perdere la grande intensità di sapori che solo la cipolla, specialmente sulla pizza e con la cottura in forno, sa sprigionare.
- A’CAMPANA
Ultima ma solo in ordine di uscita, è una pizza “componibile”, che il cliente può creare in base alle proprie esigenze gustative. Servita su un apposito tagliere di legno inciso, è una pizza bianca con mozzarella di bufala servita con una spuma di basilico e un accompagnamento dei migliori ingredienti campani disposti lateralmente alla pizza e scaldati con un cannello. La particolarità sta nel comporre la pizza al momento, combinando i vari ingredienti e mangiare la propria fetta in base ai propri gusti e alle proprie esigenze.
E’ l’innovazione che incontra la tradizione, senza mai sforare negli eccessi: il gusto di una semplice pizza servita diversamente dal solito.
Ph. Francesco Maffei
Pizzeria A’Chiazz
Via Aldo Moro,20
Solofra (AV)
3470504947
www.achiazz.com
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