di Mimmo Gagliardi
Malazè, nell’antica definizione del dialetto del luogo, rappresentava il magazzino dove veniva conservata la maggiore risorsa per la sopravvivenza delle famiglie flegree: il pesce. Il pesciolino è così divenuto il simbolo della bella manifestazione organizzata da Rosario Mattera e che mira a costituire un “magazzino” dove poter riunire tutte le risorse dei Campi Flegrei, auspicando una crescita complessiva del territorio in tutte le sue espressioni.
Malazè in dieci giorni ha presentato oltre 120 eventi “archeo-eno- gastronomici” che hanno visto la partecipazione complessiva di circa 6000 persone. Una pacifica invasione di un territorio dalle tante contraddizioni ma che può essere un punto di riferimento per la Campania turistica per tutto l’anno.
Tra gli eventi di Malazè c’era anche “PIZZA…ZE’: un viaggio flegreo nel mondo della pizza”, un momento di approfondimento pensato da giridivite.it e Associazione Artemide Cultura e Arte per mettere insieme alcune eccellenze campane con quelle flegree, in un connubio non solo enogastronomico e ludico ma, principalmente, culturale e divulgativo.
Nella Tenuta Matilde Zasso, bella realtà vitivinicola flegrea situata ai piedi della collina di Monterusciello a Pozzuoli (NA), dopo la sempre istruttiva visita in cantina, nel corso della serata, davanti a oltre 150 partecipanti, si sono alternati, Antonio Lucisano, che ha sensibilizzato la platea sull’attuale stato del mercato della Mozzarella di Bufala Campana DOP e sulle azioni mirate a tutelare un prodotto unico al mondo, Fulvio Giugliano del Consorzio Gestione Pescato Campano, che ha illustrato ai tanti intervenuti le proprietà del pescato flegreo ponendo l’attenzione sulla tracciabilità e riconoscibilità del prodotto campano rispetto a quello mondiale e, infine, Gianluca Liccardo dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, che ha raccontato degli sforzi condotti per la tutela di un prodotto, cui è stato scippato un nome, attraverso la stesura di un disciplinare che consenta ai pizzaioli di produrre una’autentica pizza napoletana e ai clienti di saper riconoscere le caratteristiche di un prodotto eccellente. Alla fine di ogni intervento la degustazione dei prodotti in abbinamento ai vini di Tenuta Matilde Zasso, illustrati dal sommelier Michelangelo Russo.
C’è stato spazio anche per momenti di svago, ma comunque interessanti, con l’esposizione di opere di maestri pittori del territorio tra i quali Nino D’Amore, Salvatore Volpe, Antonio Testa, Giovanni Maione e Pach, la “pusteggia” musicale di Salvatore Gatto e il laboratorio semiserio di pizza per i piccoli animato dai maestri pizzaioli Salvatore Santucci e Giovanni Improta, che hanno fatto preparare l’impasto a 50 bambini dai 3 ai 12 anni che, felici, hanno messo le mani in pasta mentre i genitori ascoltavano attenti la spiegazione di come si fa un buon impasto per la pizza con le dosi e i segreti per farlo maturare perfettamente.
Alla fine pizza per tutti: Santucci e Improta hanno preparato 280 pizze in un’ora e mezza e gli intervenuti hanno degustato la margherita preparata con Passata di Pomodoro San Marzano DOP Gustarosso di Danicoop e Mozzarella di Bufala Campana DOP e la Pizza…zè, marinara con Passata di Pomodoro San Marzano DOP Gustarosso di Danicoop e alici del golfo di Pozzuoli. Le pizze sono state cotte in un forno portatile di Stefano Ferrara Forni, artigiano flegreo di fama mondiale, che, in un piccolo intervento, ha posto l’attenzione sulla necessità di disporre di un buon forno, di un corretta temperatura e di un buon fornaio, per finalizzare al meglio il lavoro di un pizzaiolo: “non basta avere un buon impasto, buone mani e buone materie prime, occorre anche avere un forno e un fornaio di livello”.
L’abbinamento delle pizze con Falanghina e Piedirosso dei Campi Flegrei DOC, di cui ricorre il ventennale dalla stesura del disciplinare, hanno ulteriormente favorito il clima festoso.
Malazè voleva lanciare un messaggio: fare rete. E in questa serata sono stati fatti molti “goal” per una vittoria che, speriamo, sia di tutti.
Le foto dell’articolo sono di Zolfood.it, che ringrazio.
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