Pizza Tatin Vesuvio con le albicocche, la nuova idea di Aniello Falanga della Pizzeria Haccademia

Pubblicato in: La Pizza e basta
Pizza Tatin Vesuvio

Parco nazionale del Vesuvio. Terzigno. Da sempre territorio a chiara vocazione agricola, con una serie di specialità tipiche che fanno di questo territorio all’ombra del vulcano uno scrigno di bontà.

Una di queste è l’albicocca pellecchiella, giunta in questi giorni a piena maturazione. Un frutto non particolarmente dolce, che conserva una buona dose di “asprezza” soprattutto se lavorato in confettura o usato per realizzazioni di pasticceria.

In questo territorio opera Aniello con suo figlio Nicola Falanga presso la pizzeria Haccademia recentemente premiata con la valutazione di “due forni” – pizzeria eccellente per la guida 50 top pizza . Realtà sempre attenta alla valorizzazione dei prodotti tipici fornendo una narrazione attraverso il gusto.

L’idea geniale parte da questo frutto autoctono, volerlo utilizzare in modo da farlo “esplodere” in tutta la sua complessità aromatica.

Dunque, partendo dall’ispirazione della famosa tarte Tatin francese, è nata la pizza Tatin Vesuvio.

Va consumata tiepida, il giorno successivo (se avete la forza di non terminarla subito) è anche più buona.

Non risulta eccessivamente dolce, perché questo frutto ha una nota amara che in cottura si amplifica leggermente. Tale caratteristica è attenuata dal caramello prodotto nella prima fase e dal cioccolato. Gradevole la croccantezza data dalle noci.

Una pizza che è un dessert, la base pizza fa sentire netta la personalità di questa eccellenza vesuviana.


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