di Pasquale Carlo
Radici sbarca a Telese Terme. Il progetto dello chef Angelo D’Amico raddoppia e alla locanda avviata in quel di Melizzano alla fine del 2016 affianca ora la versione pizzeria e bistrò pensata e progettata nel cuore della cittadina termale, uno dei centri più vivaci della terra sannita. “Pizza Radici Bistrò è l’unione – racconta Angelo D’Amico – tra le “radici” di nonna Lucia, fornaia del paese per 40 anni e l’esperienza culinaria associata alla ricerca della materia prima. Da questo incontro nasce la proposta il cui intento è quello di garantire la bontà e la qualità anche del piatto più amato di tutti, la pizza”.
Questa continuità del progetto si coglie anche nell’arredamento della piccola sala (circa quaranta i posti) situata lungo viale Minieri, “city” della vita economica, sociale e giovanile della valle telesina.
‘Pizza Radici Bistrò’ propone la pizza nella versione di Alfonso Iorio, giovane pizzaiolo sannita con le mani in pasta da quando aveva 16 anni. Semplice filosofia: materia prima leggermente manipolata per esaltare sapori e gusto nella sua semplicità. I prodotti utilizzati giungono dalla dispensa titernina-alifana: fiordilatte e ricotta della ‘Mozzarella d’oro’ di Cerreto Sannita, cipolla di Alife, funghi del Matese. Dispensa arricchita da alcune delizie del ricco giacimento gastronomico sannita: prodotti Presidi Slow Food come il caciocavallo di Castelfranco in Miscano e salsiccia rossa di Castelpoto e ancora la provola di Pietraroja per finire al pomodorino del piennolo vesuviano, alla colatura di alici di Cetara e alla mortadella di Bologna e a ci capperi di Pantelleria a marchio Igp. Il tutto per “combinare” una ricca proposta di circa 25 pizze: dalle tradizionali Margherita e Marinara (dove i pomodorini vengono dapprima infornati e poi cotti di nuovo su base di passata di pomodoro San Marzano), alle territoriali Radici (mozzarella di bufala, salsiccia rossa di Castelpoto, pancetta, ricotta mantecata all’olio extravergine di oliva sannita) e Taburno (fiordilatte, pomodorini, prosciutto crudo di montagna, rucola, scaglie di pecorino Laticauda), fino alle chicche che nascono dai trascorsi di Angelo D’Amico al seguito di grandi chef, come ad esempio la Amatriciana (fiordilatte, pomodoro San Marzano, guanciale, cipolla brasata, pecorino e menta) e Il ricordo di Roma… cacio e pepe (pecorino romano, cinque pepi).
Non solo pizza. Ai fornelli Lucio Gravina (mentre in sala opera il giovanissimo Francesco D’Avico). Buona offerta di fritti: crocché preparati esclusivamente con le patate del Taburno e senza l’aggiunta di altri ingredienti, la classica montanara, mozzarella in carrozza, baccalà, calamari in farina di saragolla. Infine la minima ma ben studiata offerta di primi piatti: candele allo scarpariello, gnocchetto con zucchine, guanciale, menta e noci, vermicello di Gragnano con lupini, pomodorino giallo del Vesuvio e limone.
Essenziale la piccola lista dei vini, con un’etichetta per ogni vitigno storico della terra sannita. Infine le birre in bottiglia (Dab Cruda, Schofferhofer Hefeweizen, Rodenbach Gran Cru, Kriek Boon Lambic) e quelle alla spina (Hasen-Brau Extra, Braufactum Progrusdta Ipa, Sta Regina Italian Grape Ale).
PIZZA RADICI BISTRO’ A TELESE TERME
Viale Minieri, 115
Chiuso il mercoledì e la domenica a pranzo
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