Wine Town 2013, la IV edizione della manifestazione che abbina il vino all’arte “invadendo” pacificamente il centro storico della città di Firenze, è appena terminata e siamo già a fare il punto.
D’accordo con il Presidente, Francesco Spanò, dopo il buon successo della serata inaugurale del 2012 si è deciso di puntare sul cibo di strada, di alta qualità, come compagno ideale per la selezione di vini in degustazione nei cortili dei principali palazzi storici del centro di Firenze che rappresenta, comunque, il cuore della manifestazione.
Eccomi quindi incaricato di decidere chi selezionare come co-protagonista mangereccio: rapidamente immagino una lista che, ovviamente per me, non può lasciar fuori la pizza. Mi sarebbe piaciuto vedere tanta gente mangiar la classica la pizza a libretto, come quella che Franco Pepe c’ha fatto provare nel suo recente bis fiorentino ma portare il forno, certificato, per la pizza in Piazza Pitti s’è rivelato un ostacolo insormontabile: ci siamo dovuti “accontentare” di pizze fritte (sia il classico ripieno sia la montanara) preparate dal già citato e sempre apprezzato Giovanni Santarpia che rappresenta, per me, la miglior espressione della verace pizza napoletana nella zona di Firenze.
Non poteva mancare un altro rappresentante del cibo di strada del Sud: tradizionale, sia pur di non antica storia, la bombetta pugliese – presidio Slow Food – ha fatto strage!
Ovviamente eravamo tenuti a presentare anche una traccia fiorentina di cibo in strada: nessun dubbio, quindi, su Luca Cai che è sceso in piazza con i suoi cavalli di battaglia ovvero le polpette di lampredotto affiancate da un interessante spiedino di bollito. Il suo vicino, alla loggia del grano proprio dietro Palazzo Vecchio, era un altro pezzo grosso del mondo gastronomico italiano: il famoso macellaio Simone Fracassi, in persona a grigliare indomito, con i suoi eccellenti hamburger e wurstel di chianina (ottima la carne, ottimo il panino!).
Ritornando a Piazza Pitti abbiamo coinvolto, per completare l’offerta, la focaccia di Recco, le specialità etniche di Delicias e quello che rappresentava, per me, una vera e propria scommessa: lo Jamon iberico pata negra che l’amico Maurizio, cortador ufficiale per l’Italia di una nota azienda Spagnola, ha presentato quale vera eccellenza gastronomica in piazza.
Il risultato? Lunghe code a tutti gli stand per accaparrasi i vari, ottimi, prodotti in degustazione con il risultato che praticamente tutti hanno terminato le scorte chiudendo un pò in anticipo rispetto all’orario prefissato!
A testimoniare che puntare in alto premia: portare in piazza artigiani e prodotti d’eccellenza della gastronomia ha suscitato grande curiosità ed apprezzamento da parte dei tanti che si son fermati a degustare.
Ad majora!
Foto di David Moreno
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