di Antonella Amodio
Ricetta per l’impasto in base ad ogni chilo di farina:
700 gr di acqua fredda
1,5 gr di lievito di birra fresco
32 gr di sale fino
Tempo di lievitazione: almeno 8 ore a temperatura ambiente
Condimento:
100 gr di Stracciata di Bufala campana
3 cucchiai di Crema di Zucca: Zucca saltata prima in padella con Aglio, Cipolla, Pepe, Sale e Brodo vegetale, e poi frullata per realizzare una crema
Olive Caiazzane denocciolate ed essicate per 40 minuti al forno, poi frullate velocemente per trasformarle in polvere
Piccoli pezzettini di ‘Nduja di Spilinga
Foglioline di Wasabi
Preparazione:
sciogliere il lievito di birra fresco in una ciotola con l’acqua, versare al suo interno una parte della farina un po’ per volta, mentre si mescola il tutto con un cucchiaio. Aggiungere il sale all’impasto. Continuare a impastare con le mani il composto e aggiungere la restante farina sempre poco per volta. Quando l’impasto risulterà privo di grumi e perfettamente liscio si potrà procedere con lo staglio dei panetti da 250 gr l’uno, dargli una forma sferica facendoli riposare almeno 8 ore.
Stendete le pagnotte su un ruoto, una teglia rotonda oppure sul banco da lavoro, schiacciando l’impasto a mano libera con delicatezza, partendo dal centro verso l’esterno per spingere l’aria fuori, senza toccare i bordi.
Stendere la crema di zucca sul disco di pasta aiutandosi con un cucchiaio e unire anche un po’ di ‘Nduja, prima di metterla in forno alla massima potenza (250° / 300°) tra i 6 e gli 8 minuti, fino a quando il cornicione non sarà cresciuto e risulterà ben cotto e colorito uniformemente.
All’uscita dal forno, aggiungere delle strisce di stracciata di bufala campana. Tra le strisce, spolverare le olive caiazzane disidratate, mentre sopra di esse mettere dei tocchetti di ‘Nduja di Spilinga ed infine condire a crudo con un filo d’Olio Evo profumato. Se piace guarnire con delle foglioline di Wasabi fresco.
Cirasa Rosato IGP Terre Del Volturno Tenuta Tralice
Ottenuto da uve Pallagrello nero che maturano sulle colline di Alvignano, baciate dal sole e temperate dal vento fresco del Massiccio del Matese. Le uve rimangono a contatto con il mosto poche ore, per poi affinare in acciaio, regalando un colore rosa tenue luminoso. L’olfatto ampio ricorda le more, la melagrana e la fragola, mentre al gusto emerge freschezza e snellezza, con l’acidità ben presente unita alla sapidità. Un vino fresco ed appagante che esalta gli ingredienti impiegati per la pizza La Spilinga di Sasà Martucci.
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