Via Passariello, 2
Tel. 0974.973188
Sempre aperto la sera, a pranzo nei festivi
Ferie: da novembre a Pasqua
Ovunque voi siate, lo spaghetto con alici e il cauraro, ossia la zuppa di verdure e alici, valgono da soli il viaggio. Prendete un aereo, infilatevi in macchina e muovetevi, non perdete altro tempo se volete incrociare la verità del gusto. Siamo nel paese del presidio Slow Food delle alici di Menaica e lo zuppa è un piatto cru solo di Marina di Pisciotta secondo una consuetudina tipica del Cilento dove l’isolamento ha portato alla nascita di infinite variazioni sul tema. Prendiamo anche la pasta con le alici, ad esempio, qui c’è l’aggiunta di origano ed erbe di campo che ne fanno una ricetta unica, eccezionale, ove si dimostra come sia importante e fondante puntare su piatti ben delineati anziché sui soliti tortini e le composizioni impiattate dove i vari elementi si assemblano.
D’accordo, la tecnica di Angiolina, arzilla cuoca di oltre 80 anni aiutata dal figlio Rinaldo che fa il paio con la mitica Zì Pasqualina di Valleverde ad Atripalda al lavoro sino a qualche anno fa, è familiare, tutto consiste nel dare il giusto e lungo tempo alle cotture quando necessario, ma davvero siamo in presenza di un piccolo grande museo gastronomico di qualità. Alcuni semplici aggiustamenti, leggi il bicchiere giusto per il vino e magari un benvenuto a base di Selim con due alici di Menaica, contribuirebbero ad aggiornare ulteriormente l’impostazione di questa trattoria nata per far da mangiare agli operai che costruivano il raddoppio ferroviario della linea tirrenica, ma tutto sommato l’atmosfera di verità è più che confortante: dalle alici ‘nchiappate a quelle in tortiera, a quelle fritte o marinate, è un vero e proprio festival del pesce azzurro, ma non sono da trascurare neanche le melanzane alla pisciottana, il pescato del giorno al forno o all’acquapazza, le fritture di paranza in olio d’oliva che qui si celebra grazie alla cultivar pisciottana con oltre 200.000 olivi secolari se non millenari la cui circonferenza spesso supera i dieci metri. In questa atmosfera incantata e sospesa, la dieta mediterranea trova la sua piena realizzazione pratica senza troppe fumisterie, nella semplicità sospesa nel tempo tipica del Parco nazionale del Cilento, dove i ritmi cardiaci assumono la giusta velocità e l’ansia finalmente si sospende nello spirito realizzato e in armonia con l’ambiente. Quasi tutti di territorio i vini, pagherete non più di 30 euro.
Come arrivare. Uscita Battipaglia sulla Salerno-Reggio, direzione Agropoli, proseguire sulla Cilentana sino all’uscita di Palinuro. Seguire le indicazioni per Pisciotta, la trattoria è a Marina, poco dopo la stazione.
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