di Floriana Barone
Cucina romana e qualche influenza toscana, prodotti artigianali, una corposa carta dei vini e, soprattutto, la pinsa: “Pinsa e buoi dei” è un ristorante pinseria aperto dal 2005 a due passi da Piazza Porta Maggiore, nel caotico quartiere di San Lorenzo.
I padroni di casa sono la chef romana con origini toscane, Loriana Lenzini e il marito Sandro Bonomo: è stata la terra natia della proprietaria a influenzare parte del menu del ristorante e del locale “gemello” aperto a San Giovanni.
La cucina valorizza le eccellenze italiane, esclusa qualche particolarità, come le acciughe del Cantabrico e la Pata Negra: il pomodoro dell’azienda Paglione, le farine di Di Marco Corrado, i prodotti artigianali, il vero ragù toscano, la carne che arriva da negozi storici d’eccellenza, come la macelleria Angelo Feroci e l’Antica Macelleria Fracassi di Arezzo.
Ampia la selezione di salumi, formaggi ed eccellenze iberiche, prodotti da agricoltura biologica. Ottimo il servizio, molto attento e amichevole, anche l’ambiente del locale è curato e tranquillo: sembra quasi di essere in famiglia. I prezzi non sono bassi, ma neanche eccessivi, considerati i prodotti di qualità del ristorante. Tra gli antipasti spiccano molte proposte della tradizione romana e toscana, come la trippa alla romana con pecorino Brunelli (11€), la coratella d’agnello carseolano con carciofi (14€), la pappa al pomodoro alla Toscana (8€), il tortino di carciofi con cuore caldo di taleggio (12€), la variazione di tartare n.3 di manzo di razza chianina al coltello (20€) o le polpette di bollito alla picchiapò (16€).
Le paste di grano duro arrivano dal Pastificio Verrigni e Cav. Giuseppe Cocco; quelle all’uovo, invece, sono fatte in casa: nel ristorante sono disponibili anche prodotti senza glutine. Sono molto richiesti i primi romani, come il tonnarello cacio e pepe con pecorino Dop (10€), ravioli di coda alla vaccinara con salsa cacio e pepe (14€). Ravioli di patate con baccalà Islanda, broccolo romano e acciughine del Cantabrico. Tra i secondi ci sono alcune gustose proposte di carne, come la guancetta di manzo brasata al Montepulciano (18€), il filetto di maiale di Cinta senese al cognac, salsa di agrumi e speck (18€)e lo stinco di maiale ibrico- Patanegra- con ratatouille di verdure (27€).Speciale menzione alla cantina dei vini, che è in continuo aggiornamento, con oltre 300 etichette: da ammirare la costante attività di ricerca da parte dei proprietari.
Il fiore all’occhiello di questo ristorante sono le pinse, dal latino “pinsere” e cioè schiacciare, allungare: questa focaccia ovale e dalla forma schiacciata è nata all’epoca romana e rappresentava un dono da offrire agli dei. Morbide, fragranti, leggere e digeribili, grazie a un impasto altamente idratato, le pinse sono prodotte qui con un mix di farine (grano tenero, riso, soia), acqua fredda e una lievitazione che arriva a 72 ore, senza l’aggiunta di grassi animali e a basso contenuto calorico. Vengono cotte in forno elettrico con piano refrattario. Gli antipasti sono quelli classici romani, come le bruschette, i supplì (tradizionale, cacio e pepe, amatriciana e n’duja) e le crocchette del giorno. Sul menu ci sono più di 60 tipi di pinse, con condimenti tipici romani, come la Cacio e Pepe (fior di latte, pecorino e pepe), la Tripparsugo (fior di latte, pomodoro, trippa e pecorino romano) o la Trasteverina (fior di latte, pomodori, baccalà e origano), le speciali Pinsa & Buoi (ripiena di straccetti di manzo e verdure ripassate), la Poldo (fior di latte, polpette di manzo al pomodoro), la Salentina (fior di latte, purè di fave e cicorietta).I prezzi variano dai 5 (per la marinara) ai 20 euro (per Bufala e “Patanegra”).
I dolci, rigorosamente fatti in casa, hanno il sapore di una volta: ottimo il tortino caldo di cioccolato bianco con pistacchi di Bronte servito su crema inglese e da provare assolutamente lo Zabaione della nonna con uova biologiche dell’Azienda Monaldi, servito caldo al Passito di Pantelleria.
Pinsa e buoi dei…(San Lorenzo)
Viale dello Scalo S. Lorenzo, 15/17
00185 Roma
Tel. 06/4456640
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