di Marina Betto
La punta di diamante di Cantina Valle Isarco è rappresentata dalla Selezione Aristos insieme alle edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner. Questa che è la più giovane cooperativa dell’Alto Adige con 135 soci e 150 ettari totali di vigneti, produce 950 bottiglie l’anno declinate nelle varietà soprattutto bianche tra cui spicca il Kerner affiancato dal Sylvaner seguite dal Gruner Veltliner, Gewurztraminer e Muller Thurgau mentre tra le varietà rosse, un tempo preponderanti, Schiava e Pinot Nero. A 60 anni dalla sua fondazione che si festeggia proprio nel 2021 la cantina è cresciuta pur mantenendo un legame strettissimo con la storia vitivinicola della regione la cui tradizione è molto antica. I vini di Chiusa e di Bressanone erano decantati già nel “500 ma hanno avuto nei secoli un periodo di buio culminato nella metà del XIX sec. con l’abbandono della campagna. Dagli anni “60 del secolo scorso gradualmente la rinascita nello stesso periodo in cui nasce la cooperativa, tra queste valli e montagne costellate di antichi masi, monasteri e paesini, dove i vigneti sono terrazzati perché arroccati fino ai 950 metri di altitudine, che i vignaioli sono abituati a strappare alla natura coltivando anche su aspre pendenze. Dal 2020 Riccardo Cotarella firma i vini Valle Isarco, una collaborazione questa che esalta il celebre enologo, pronto a sfidare se stesso alla ricerca della massima espressione da tirare fuori da questi luoghi, dove la ricchezza e la peculiarità dei vitigni è già ben espressa. Le uve sono scelte dalle vigne più pregiate della Valle Isarco, dove le rese sono bassissime.
Pinot Grigio Aristos 2020 nasce da uve coltivate ad un’altitudine tra i 550-650 m. su terreni argillosi che sanno trattenere bene l’acqua; fermentate per metà in acciaio e in grandi botti di quercia. Segue per 7 mesi la maturazione sui lieviti. Questo pinot Grigio propone al naso fiori, mele e pere mentre il sorso è fresco percorso da una vena aromatica, lunga e persistente. Un vino fine da abbinare alle frittate, i pesci grassi di lago, ai frutti di mare.
Sauvignon Aristos 2020 viene fatto con uve provenienti da parcelle posto tra i 450-650 m. a Campodazzo nella zona meridionale di Valle Isarco, dove i suoli sono di origine alluvionale e ricchi di porfido. La fermentazione è fatta in acciaio così come l’affinamento a contatto con le fecce fini per 7 mesi. I profumi varietali di bosso e lantana, uva spina sono arricchiti da refoli di agrume giallo e delicate spezie, cardamomo e cumino. Il sorso è agrumato e vegetale, ricorda le fave fresche e il loro baccello con la sapidità che fonda la persistenza di questo vino equilibrato e piacevole.
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