di Marco Bellentani
Pino a Viareggio, rappresenta un pezzo di storia di quella che è da più definita come perla della Versilia. Pino Artizzu, dal canto suo, incarna alla perfezione l’icona del ristoratore che si è davvero fatto da se, cavalcando l’onda di un’Italia in gran forma, quella degli ani sessanta, ma conservando umiltà e lungimiranza per far del suo ristorante, ancora oggi, un punto di riferimento della ristorazione locale. Persona e Personaggio (umile), Pino ha iniziato dalla gavetta, “cascando” a Viareggio per puro caso. Dopo Gusmano, a cui consiglia di sostituire la vetrina dei polli con quella del pesce fresco, decretandone l’ascesa, continua a farsi le ossa fino al 1979, quando con la moglie Patrizia – ancora oggi perno d’acciaio del locale, fonda il Ristorante da Pino. Nel frattempo, aveva goduto della visione della Sandrelli nuda sulla Santa Monica ormeggiata al molo, vissuto avventure simil marinaio, e imposto la catalana – quella vera, quella sarda – nei luoghi in cui lavorava.
Piatto che rappresenta uno dei motivi principe della visita a questo locale, tavolato bianco, con ricordi di stagioni memorabili e un arredo fieramente retrò, con gusto, a monito dei miscredenti: la tradizione, la scelta al mercato, i segreti di Pino. La Catalana gode di un’Aragosta pescata al largo dell’Elba. Viene interpretata con dressing tradizionale di pomodorini e cipolla, vezzi per altro gustosissimi, in un guazzetto dove perdersi, godere e farsi cullare da un maestro del tema che utilizza in estate il nobile crostaceo, insieme ad Astici mediterranei, affidandosi a scampi e gamberi in inverno. Canta, strilla la freschezza e il gusto, grazie davvero ad un accompagnamento che stimola sensi, piacere e non stanca mai.
Non è solo catalana, Pino. I crostacei vengono presentati anche in versione crudo, l’Insalata di mare sottostà al medesimo controllo qualità/freschezza su cui il locale poggia. Succulenti, di sostanza e godimento i primi; soprattutto le Linguine con Crostacei, Calamari e bottarga di Cabras “importata” con cura da Pino stesso e le Bavette al sugo di triglia. Oltre all’Aragosta alla Catalana, Pino propone versioni alla Campidanese che non temono copia/incolla, rigenerando la fierezza e lo spirito dell’amata Sardegna come gli Scampi e Gamberi (alla Campidanese) con pomodori e cipolla o la stessa Aragosta. Mitica e tradizionale la Padellata di Pino con pesce locale e crostacei per finire con le varie versioni del pesce fresco nostrale, proposto alla Vernaccia o all’Acquapazza. Il consiglio è quello di terminare con una fetta (Pino ti porta tutta la forma!) di cacio sardo.
Un trionfo di pesce e di tradizionale visione delle cose buone. Da Pino ce n’è per tutti i gusti, tanto è vero che il consiglio è quello di seguire la pagina del ristorante su Facebook alla ricerca della celebre Serata Sarda: una degustazione 100% original di salumi del territorio isolano (sorprendenti), Vermentini, primi piatti e il leggendario Porceddu da far perdere la testa. In cucina il figlio Marco sa il fatto suo, in sala la moglie Patrizia troneggia con piglio deciso e simpatia assieme ad un personale preparato e non invadente. Insomma, tappa obbligata nella cucina di questa città: Viareggio. Ristorante da Pino.
Prezzi: sui 60, 80 con le catalane
Ristorante Da Pino
Via Matteotti 18
55049 Viareggio
Tel: 0584961356
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