di Ugo Marchionne
Dal 6 al 10 luglio si è tenuta la decima edizione di Nomad, fiera dedicata al design e all’arte contemporanea ideata dall’italiano Giorgio Pace e il canadese Nicolas Bellavence-Lacompte. Dopo le edizioni nelle location prestigiose di St. Moritz, Monaco, Venezia e Cannes, l’evento ha finalmente debuttato anche sull’isola di Capri, all’interno della Certosa di San Giacomo, costruita nel 1371 dal conte Giacomo Arcucci, a pochi passi dalla celebre piazzetta.
La dimensione globale dell’evento è testimoniata dai numerosi espositori internazionali della fiera di Capri. Ci sono UNNO Gallery di Città del Messico, che partecipa con i lavori di Habitación 116 e i pezzi disegnati da C.S. Nuñez, Mercado Moderno di Rio, che espone pezzi di design di artisti latinoamericani, fino all’ateniese Carwan, con una selezione neo-neoclassica.
Non solo arte e glamour però ma soprattutto cibo di grande qualità per allietare gli ospiti arrivati da ogni parte del mondo alla certosa di San Giacomo. Karime Lopez e Takahiko Kondo una coppia di vita e in cucina, le spalle forti di Massimo Bottura insieme alla brigata dell’Osteria Gucci di Firenze con il supporto di una nostra gradita conoscenza caprese hanno dato il là ad un menù raffinato ed elegante.
Takahiko Kondo, conosciuto dagli amici come “Taka”, è nato a Tokyo e ha iniziato a lavorare nei ristoranti all’età di 18 anni. Come Yoji Tokuyoshi, era appassionato di cucina italiana e si è recato a cucinare in Toscana, Veneto e Milano prima di finire a Modena. Nel 2005 ha pranzato all’Osteria Francescana, innamorandosi del cibo e del concettualismo. In cambio, Bottura gli ha dato un lavoro. Taka Kondo è diventato pasticcere nel 2010 e ha contribuito ad alcuni dei dessert più inventivi del ristorante, come “Oops, mi è caduta la crostata al limone”.
Karime Lopez, 37 anni, Stella Michelin, carismatica chef messicana è dal 2019 alla guida della Gucci Osteria da Massimo Bottura, nella splendida cornice di piazza della Signoria a Firenze ed è da sempre interprete di una contaminazione tradizionale in cui le esperienze di ogni singolo membro della brigata così come le proprie – in pieno stile Botturesco – informano una direttrice di cucina italiana e di ingredienti tricolori, interpretandoli ed informandoli in modi sempre nuovi.
Per quanto concerne l’evento in sè, la scelta del local resident supporting restaurant è caduta sul Ristorante D’Amore di Via Fuorlovado, come sempre uno dei più attivi. La brigata del Ristorante D’Amore capitanata in sala dal patron Marco D’Amore e dallo Chef Pasquale Rinaldo in cucina è riuscita con grande piglio ad allietare gli ospiti del Nomade di Gucci fornendo in maniera concreta il supporto logistico e sostanziale da cui gli chef Taka e Karime Lopez hanno saputo trarre vantaggio. Abbiamo potuto apprezzare – anche separatamente – tanto l’evoluzione del ristorante (del quale parleremo e abbiamo già parlato nel nostro archivio) quanto la crescita di un Pasquale Rinaldo finalmente tornato nella sua isola in un’annata nella quale si anticipano un’attenzione forte alla sintesi di sapore, al sincretismo gastronomico e al recupero di tutti quegli elementi che hanno fatto appassionare la Guida Rossa ad uno chef bravo e dasempre promettente e talentuoso che fino a sei anni fa calcava le scene un po’ riparate della città di Napoli.
Da sempre NOMAD porta avanti una mission visionaria e all’avanguardia, oltre a promuovere pratiche che combinano la tradizione e l’estetica contemporanea. In linea con la sua mission, NOMAD ha sempre valorizzato l’artigianato tradizionale. L’eccellenza artigianale, la promozione e il recupero creativo di antiche tradizioni e know-how sono parte integrante della salvaguardia del pianeta e della creazione di un futuro più sostenibile. In breve, arte, design e architettura possono svolgere un ruolo significativo, e lasciare un’impronta positiva.
Queste le direttrici portanti di una cena sicuramente esclusiva che ha riportato lustro e vigore ad una cornice sempre splendida quale la Certosa di San Giacomo, un po’ di spotlight
di grande livello ad una bella realtà quale il D’Amore e un’occasione all’Osteria Gucci di Karime e Taka per calcare un palco che speriamo li rivedrà presto protagonisti.
Dai un'occhiata anche a:
- Il XXI Trofeo Caputo vola in Cile: Daniela Zuñiga si aggiudica il Campionato mondiale nell’anno del centenario di Mulino Caputo
- Dom Ruinart 2013 incontra la cucina di Domenico Stile. Matrimonio d’amore a Villa Laetitia
- La Disfida del Soffritto di Maiale, Taurasi – AV
- Museo dell’olio nuova meta dedicata all’oro verde dei Castelli Romani
- Impressioni dal SIAL Paris. Le tendenze: il piacere batte ancora l’innovazione. Protagonisti i prodotti italiani, dalla pasta ai formaggi ai dolci
- Benevento: Stella Marotta vince il Master della Falanghina del Sannio 2024
- Ravida a Pompei, quando la partita Italia-Brasile si gioca a tavola
- Irpinia Mood viaggia sul treno del tempo sospeso