di Bruno Sodano
Cosa spinge un cosiddetto “Personaggio da seguire” a rinunciare a lavorare nei posti più esclusivi, di lusso ed importanti del mondo? Me lo sono chiesto quando ho iniziato a seguire e ad appassionarmi al lavoro dello chef Pietro Parisi. In realtà conoscendolo un po’, capendo il suo pensiero, il suo mondo, la sua forte realtà non è stato poi cosi tanto difficile capire le sue scelte. Pietro si è formato alla corte di “mostri sacri” della cucina internazionale, quali Alain Ducasse e Gualtiero Marchesi. Dopo varie prestigiose esperienze europee (Italia, Francia e Svizzera) ed una negli Emirati Arabi al “Burj al-Arab” (uno degli hotel più lussuosi al mondo), Pietro decide di investire nella sua terra, ricca di biodiversità, cultura e territori da scoprire e raccontare. Inizia così , nel 2005, inizia un percorso che è praticamente tutto in salita. Difficoltà Pietro nel suo cammino ne ha incontrate e non poche, e non è tutto rosa e fiori quello che si vede, ma nonostante questo la sua strada è tutta in salita perché lui ha una grande dote, che a molti manca, la forza e la voglia di combattere per quello in cui crede. Padre di una bambina di 4 anni e marito di una donna che è la sua spalla più grande, Parisi affronta tutte le sue giornate con sorriso ed energia per mandare avanti tutte le attività che gestisce e che devono necessariamente essere curate, giorno dopo giorno. Il 12 gennaio, per Pietro è stata una giornata molto importante. Con la collaborazione di Alfio Tesio hanno organizzato un’ Educational Tour riservato a 30 giornalisti rappresentati della stampa internazionale. All’attenzione delle testate più importanti al mondo Pietro è riuscito a mostrare una parte della Campania che mette il sorriso, che fa bene… una parte che si dà per scontata perché forse siamo tutti troppo impegnati a preoccuparci d’ altro. Alle 10.30 ci siamo visti tutti al Caseificio L’Oro bianco di Sarno dove ad attenderci c’erano le ragazze del personale che hanno mostrato un po’ della filièra produttiva ed hanno dato informazioni preziose sul prodotto più famoso della Campania “La Mozzarella di Bufala Campana Dop”. la prima domanda bomba che è stata mossa è stata «Qui siamo nella famosa terra dei fuochi. La roba è sicura?»
Pietro sorride e risponde «Purtroppo sono i grandi distributori che hanno rovinato questi territori ma adesso, a distanza di tempo e di tanti controlli fatti, la terra dove viene coltivata e prodotta la roba locale è sicura ed i terreni non sono e non producono alimenti tossici. Il caseificio dove vi ho portati, conosciuto da sempre da me e dalla mia famiglia, produce nel rispetto dell’ambiente e degli animali e alimenta il bestiame solo con prodotti di ottima qualità garantendo latte e carni sicure e genuine». L’ azienda ha fatto degustare tutta una serie d i prodotti fatti interamente utilizzando il 100% di latte di bufala.
Alle 11.30 ci spostiamo in uno dei posti che Pietro ama e che visita ogni giorno, o quasi, per comprare i prodotti che utilizza nei suoi vari punti ristoro “Mercato frutta e verdura di Sarno”. È stato bello da un lato e strano dall’altro vedere come i vari giornalisti erano entusiasti e meravigliati di trovare un mercato pieno di agricoltori locali che vendevano solo esclusivamente i loro prodotti seguendo la più totale stagionalità. Quindi via con friarielli, cavoli e minestre invernali che sono stati acquistati un po’ da tutti.
Proseguendo il tour ci siamo recati nell’Osteria-Salumeria sociale Le cose buone di Nannina. Nannina era la nonna di Pietro alla quale ha dedicato il nome. Un posto caratterizzato da questo grande ingresso ad arco , caratteristico dei palazzi di un tempo. Entrando ci sono due ingressi: uno a destra dove vi è la salumeria con la possibilità di acquistare tanti prodotti eccellenti campani, tanti prodotti dallo stesso Parisi e gustare delle buonissime pizze nel ruoto, semplici, ripiene di scarole, vari fritti e tante bontà tutte artigianali e genuine;
uno a sinistra con l’ingresso della pescheria.
Non è tutto. Entrando ci sono delle scale che ci portano in cantina dove c’è ogni ben di Dio: soppressate, pancette, caciocavalli, piennoli, bottiglie di vino e di champagne. Un posto che fa bene all’anima e alla pancia.
Si è fatta ora di pranzo e ci dirigiamo a Villa Giudy un tenuta con una vista MOZZAFIATO che affaccia sul Vesuvio e su tutti i paesi vesuviani. Questo posto generalmente è riservato alle cerimonie e agli eventi.
Lungo la strada siamo passati anche di fronte al Boutique Restaurant Era Ora che Parisi ha aperto nel 2005. Ad attenderci tantissimi ragazzi dell’istituto “I Carissimi” di Santa Maria Capua Vetere che ci hanno accompagnato durate tutto l’evento.
Un buonissimo buffet iniziale organizzato con i prodotti di Francesco Saverio produttore Irpino, dell’Azienda Mara Savoia, che alleva vacche della razza italiana pezzata rossa allevate e trattate con rispetto, e ci ha deliziati con il Caciocavallo Impiccato e Toma Pietro.
Foto, presentazioni e sorrisi fino all’arrivo di 4 splendide modelle che hanno sfilato con degli abiti fatti a mano tipici del carnevale palmese. A Palma Campania non ci sono i carri ma ci sono le Quadriglie (gruppi mascherati) ed ognuna di loro è formata da 200 persone circa vestite da artigiani locali. Quest’anno il 4-11-12-13 Febbraio penso di farmi un giro… che fra sfilate, tamburelli e bande a fiati deve essere molto bello e coreografico.
ci accomodiamo in sala, elegante e raffinata.
Brindiamo con un bicchiere di Caprettone Casa Setaro ed aspettiamo il famoso Boccacciello di parmigiana di melanzane… una pagina buonissima, fatta come piace a me, ma con una grande particolarità: le melanzane non erano fritte, bensì cotte al vapore. Vi assicuro che se non lo sai non te ne accorgi per quanto è buona. Ad accompagnare questo spettacolare boccaccio delle meraviglie c’era il ricordo di pane e mortadella secondo Pietro Parisi e secondo me è stata un’ottima rivisitazione, la mangiavi con gli occhi.
Proseguendo non poteva mancare un piatto tipico napoletano, Le candele alla genovese con una piccola chicca: le cipolle disidratate come decorazione ed aggiunta di sapore al piatto.
Il secondo pure molto buono: Baccalà gratinato con pane ed olive (sublime) su un letto di cremoso di fagioli principessa.
A degna conclusione, del pranzo a tavola, ma non del pranzo in generale, è stato un babà buonissimo al caffè con crema di ricotta di bufala
Riuscendo fuori per ascoltare la conferenza stampa c’era il Maestro Pasticcere Pasquale Marigliano con delle bontà tipiche della sua pasticceria. Fra le tante cose che c’erano (una più buona di un’altra) ho mangiato un cioccolatino ripieno di uno zucchero lavorato a 150° che, a contatto con l’umidità della bocca, ha iniziato a scoppiettare.
Ovviamente non poteva mancare il caffè e l’ammazza caffè per poi dirigerci nel gazebo adibito per la conferenza stampa: Pietro Parisi ha raccontato la sua storia ed ha voluto fortemente con lui 5 altre eccellenze campane (Pasquale Marigliano Maestro Pasticcere; Pierpaolo Manzi fondatore di TuberFan; Gianluigi Manzi uno dei soci della Advertage Communication; Danilo Iervolino fondatore dell’Università Telematica Pegaso; Briglia un brand prestigioso sartoriale) per confermare ad unanimità un punto fondamentale: La Campania è una terra ricca di prodotti, di eccellenze, di storia, di tradizioni e soprattutto di gente onesta che lavora con umiltà e sacrificio per mandare avanti aziende e vivere serenamente insieme alle proprie famiglie. Napoli e relativa provincia non è Gomorra e bisogna iniziare a mostrare davvero nel concreto tutte le cose belle che il nostro territorio ha.
Pietro ha investito un’intera vita, fino ad oggi, a formarsi e migliorarsi. E’ andato in tante parti del mondo per apprendere tecniche nuove e all’avanguardia per fonderle con la sua tradizione per poi tornare qui, dove è nato, e dove prova a valorizzare attraverso i suoi sacrifici tutto il suo contesto. Quando Pietro compra qualcosa dal piccolo artigiano, lo fotografa, perché per Pietro è importante il volto di Gennaro, o Antonio, o Zì Pascal che ogni mattina si svegliano per dedicarsi all’orto o al bestiame. Pietro ha avuto l’onore ed il privilegio di cucinare per Papa Francesco, per Michelle Obama e nel 2015 al teatro San Carlo di Napoli ha cucinato per il Presidente Sergio Mattarella. Nel 2012 l’American Airlines gli ha commissionato 20.000 boccaccielli di parmigiana di melanzane per la business class. Nel 2015 dal mese di Ottobre, Le cose buone di Nannina si fa osteria promotrice di un’idea coinvolgente: al costo di un euro un panino ed un’acqua per la merenda salutare degli scolari di Palma Campana ed il ricavato per ogni panno venduto è stato devoluto all’ UNICEF che nel 2017 l’ha nominato Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel Mondo. L’ultimo riconoscimento che gli è stato conferito nel 2017 è ad Asti come Miglior Divulgatore assegnatogli dalla stampa estera. Tutto quello che questo CUOCO CONTADINO fa, lo fa solo ed esclusivamente in funzione di un credo: salute, qualità e soprattutto territorio. Pietro Parisi è una persona talmente tanto umile e alla mano che sebbene potesse darsi delle arie, lui vive tutto questo solo con lo scopo di mostrare la parte bella della sua terra che merita di essere conosciuta da tutti come realmente è. Ce l’ha fatta vivere, me l’ha fatta vivere ed io, oggi, grazie a lui, sono ancora più orgoglioso di aver iniziato questo percorso e soprattutto sono orgoglioso di essere Campano.
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