SANTIMARTINI
Uva: falanghina, malvasia, trebbiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Un bianco coronato da Vini Buoni d’Italia riproposto a sorpresa insieme ad altri vincitori 2007 nella cena di auguri delle commissioni di assaggio di Campania, Basilicata e Calabria svoltasi qualche sera fa al San Pietro di Cetara con tonno, alici, vermicelli con la colatura di alici e ancora genovese di tonno. A sei mesi esatti dalla vittoria, il bianco lavorato da Angelo Pizzi si è confermato uno straordinario prodotto di equilibrio, profilo giusto non esagerato in tutte le sue componenti, senza ansia da prestazione perché mai e poi mai l’enologo e l’azienda lo avrebbero pensato tra i migliori vini d’Italia per il Touring. Ne abbiamo discusso proprio con Angelo nella <pizziata> finale alla Pineta di Castelvenere dopo una di quelle serate che riconciliano con il vino e che danno un senso al nostro lavoro: la presentazione della guida ai vini della Campania tra le vigne di Castelvenere nella sala grande dell’Istituto Alberghiero zeppa di produttori sanniti, cinquanta, enologi, operatori, contadini, giovani. Cioé il pubblico qualificato, senza borghesi annoiati e malinconici post-goliardi. Mi chiedo sempre come sia possibile scrivere di vino senza guardare in faccia chi lo produce e senza conoscere le vigne e le colline dove nasce, magari solo per compensare il proprio ego frustrato da pesanti fallimenti umani. Forse la stessa differenza tra il maestro di scuola e un test asettico via internet. Angelo Pizzi ha confermato la marcia in più di questo bianco: in una annata brutta e da dimenticare come la 2005 il blend aiuta perché compensa le diverse caratteristiche delle uve, per cui il trebbiano abbassa altrimenti l’eccessiva acidità della falanghina che a sua volta porta un po’ di struttura mentre la malvasia, la passione del sindaco di Castelvenere Mario Scetta, regala i profumi necessari. E, a proposito di malvasia, ho consigliato vivamente ad Angelo e al presidente della Cantina di Solopaca Massimo di Carlo di iniziarla a produrre in purezza perchè è un grande bianco del Sud dimenticato in Continente. Il Pietre Sparse 2005 ha dunque confermato la sua buona beva grazie alla giusta freschezza e alla pulizia complessiva del tono mantenuto dall’ingresso fino al finale pulito e deciso. Lavorato solo in acciaio, è uno strepitoso affare perché esce dall’azienda a poco più di cinque euro. L’ennesima dimostrazione della ricchezza del vigneto sannita.
Sede a Solopaca. Via Bebiana 107/A. Tel e fax 0824.971254. a.franco@santimartini.it. www.santimartini.it. Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 9 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: falanghina, trebbiano, malvasia, aglianico, sangiovese, sciascinoso, piedirosso.
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