Ristorante delle cantine Pietratorcia
Via Provinciale Panza 401
Tel. 081907232
www.ristorantepietratorcia.it
Sempre aperto, chiuso lunedì mai in estate
Ferie da novembre a marzo
Libera Iovine da Pietratorcia, il ciclo che si apre riassume la storia dell’Isola degli ultimi vent’anni. Quanti ne ha la cantina fondata dalle famiglie Iacono, Regine e Verde che produce grandi vini di territorio. E più o meno quanti ne ha la storia gastronomica di Libera Iovine, mezza procidana e mezza ischitana.
Fu Corrado D’Ambra, uomo di ampie vedute, fondatore del Movimento Turismo del Vino, a chiamarla dentro la storica cantina per fare ristorazione. Un vero successo che aprì prospettive assolutamente nuove per l’epoca, quando la stragrande maggioranza dei produttori italiani teneva ben serrate le proprie cantine per paura che qualcuni rubasse dei segreti.
Poi per vicissitudini interne, che alla fine portarono anche alla fuoriuscita di Corrado dalla cantina, Libera fondò il Melgrano conquistando la prima stella nell’Isola e dimostrando a tutti che nell’Isola si poteva fare ristorazione di qualità e non solo somministrare banalità al milione e mezzo di turisti.
La crisi economica della seconda metà delo scorso decennio e la pressione della rendita edizilia, vera tagliola insieme al Fisco delle attività ristorative, interruppe questa esperienza. Nel frattempo da Libera si era forata una scuola di sommelier e influenzato tanti personaggi, per esempio Arcangelo Dandini spiega che da lei ha imparato la cottura al chiodo.
Ora ritroviamo Libera durante la degustazione per Slow wine dei vini di Pietratorcia: che bello vedere questa esperienza uscire dagli anni più duri, la cultura dell’accoglienza al massimo livello, le giovani generazioni appassionate alle radici di questa isola fantastica.
Pietratorcia è un luogo magico vicino Forio dove biancolella e forastera crescono tra limoni, ortaggi, in una natura incontaminata e sorretta dalle radici culturali contadine dell’Isola che qui restano fortissime e ne preservano l’identità.
La cucina di Libera Iovine a Pietratorcia è distesa, senza pensieri. C’è questa età della vita in cui si è capito quasi tutto e soprattutto bisogna fare quello che diverte, senza ansie di prestazione e senza dover più dimostrare niente se non restare in equilibrio con se stessi.
Ed è così che proviamo un menu degustazione che viene venduto a 45 euro vini esclusi. Piatti freschi, materici, essenziali. All’origine di uno stile tutto campano che non ha bisogno di concentarre i sapori che già il mare salato e la terra vulcanica regalano in abbondanza.
CONCLUSIONI
Libera Iovine a Pietratorcia è la sintesi della filosofia ischitana. Quando siete qui non avete altro da fare che raggiungere questo posto nella campagna di Forio e godervi i sapori del cibo e del vino. L’equilibrio naturale è riportato nel piatto senza ghirigori, senza forzature, in maniera essenziale, semplice, efficace, semplici e scanzonata. Credo che molti stellati dovrebbero fare uno stage qui per capire che la cucina nonè solo tecnica, ma è materia, spesa e soprattutto, filosofia di vita.
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