di Giovanna Pizzi
Legno, roccia, argilla e ferro.
Materiali caldi ma allo stesso tempo austeri.
Siamo a Praialonga Le Castella, in provincia di Crotone, ed è qui che Il “Praia Art Resort” e il suo ristorante stellato, il “Pietramare Natural Food”, stupiscono con una novità: dal 5 novembre scorso infatti si può godere di questo meraviglioso angolo della Calabria ionica anche in pieno inverno, con l’apertura straordinaria di questo paradiso.
Una scelta audace, di polso, che gente come Raffaele Vrenna, imprenditore, insieme a Raffaele Vitale, architetto e cuoco che ha disegnato e realizzato il Pietramare, non hanno paura di compiere.
Qui i materiali vivi come la ceramica e la terracotta, insieme al legno lavorato da famosi intagliatori e al ferro battuto, creano un ambiente unico, suggestivo, che ci porta alle fredde mode nordiche, ma coccolate dal calore che solo il nostro Sud Italia sa regalarci e da camere accoglienti che in Calabria sono un fiore all’occhiello dell’ospitalità.
Un look che si sposa perfettamente con la novità dell’anno, soggiornando e godendo a pieno della Stella Michelin di Crotone anche sotto Natale.
Con questo spirito raggiungiamo i fuochi e i vapori della cucina dello chef Nicola Annunziata, campano prestato alla Calabria per cui nei suoi piatti si sente anche l’influenza della sua terra d’origine, e della sua brigata. Giovani cuochi alle prese con i regali del mare e della montagna, perché la Calabria ha questo potere immenso di possedere nel suo terroir l’intera biodiversità del nostro paese, passando dalla montuosa Sila alla vastità del mare Ionio (o del Tirreno a seconda dei casi) in un battito di ciglia.
Le farine in autoproduzione con grani antichi, il riso di Sibari, il pescato fresco con le verdure dell’orto di casa, curate sapientemente dal botanico Carmine Lupia, ci introducono gli ingredienti che rendono viva e unica la cucina dello chef. Seguendo come sempre l’attenzione al cliente, giocando con la semplicità e la ricchezza delle materie prime in modo diretto e senza troppi fronzoli, i piatti nascono per sorprenderci, unendo tradizione a quel tocco di stravaganza che li contraddistingue.
Il nuovo assetto invernale del ristorante ci presenta così un menù tutto nuovo che segue la filosofia del Pietramare, pronta ad affondare le radici in una cucina culturale, semplice e rurale. Pesce povero e verdure spontanee costituiscono la parte principale del menù, oltre alle carni e salumi provenienti da allevamenti allo stato brado, come il maiale nero d’Aspromonte e la vacca podolica Silana. Le diverse tipologie di pane sono realizzate dallo chef con differenti qualità di grano autoctono del Marchesato Crotonese, come la semola di “grano Cappelli” e la farina di riso di Sibari, oltre agli olii di Carolea e Pennulara.
Ma entriamo nel dettaglio: il menù, in cui i nomi dei piatti sono originali e accattivanti, si apre con un vero e proprio contatto fra mare e terra, perché il primo antipasto, la ricciola, ci viene presentata accompagnata da zucca e limone femminiello; a proseguire la scelta è vasta: da gamberi, baccalà e nduja e polpo maritato, o un’interessante tartare di podolica con acciughe, senape e barbabietola rossa.
Per i primi ovviamente la fa da padrone il riso di Sibari, anche qui in contatto con mare e terra, vista l’accoppiata di polvere di pancetta e gambero viola crudo; si prosegue con la tradizione ed uno dei piatti forti del ristorante, perché se si parla di spaghetto spezzato in zuppa, linguine con vongole veraci e maltagliato alle castagne, è la storia che parla da sé. Il tutto ovviamente arricchiato e rivisitato in chiave moderna.
I secondi sono indicati in menù come “Viaggio” e il viaggio spazia dall’agnello del Marchesato arricchito con cavolfiore, mandarino sottosale, semi di zucca e caffè alla millefoglie di patata silana, includendo il battuto di pescato del giorno con foie gras, scarola e ceci neri… e non solo. Ma la conclusione è lasciata ovviamente al mondo dei dolci, che dà la possibilità di addolcire il palato con cioccolato fondente e caramello salato, millefoglie con mele marinate e crema inglese o, ancora, caprese al limone accompagnata da cioccolato bianco e mirto di Zagarise.
E certamente non manca il giusto vino da accompagnare ai piatti con una cantina di oltre 200 etichette, nazionali e internazionali, con l’interesse puntato sui vini del territorio, per un perfetto abbianmento che sa di casa e tradizione.
Ma la cantina non è funzionale solo al ristorante, anzi fa parte di un’altra novità del Praia Art Resort: lo shop. Una bottega che ha le sembianze di quelle di un tempo dove poter acquistare prodotti di nicchia e accuratamente selezionati, inclusi alcuni di “produzione propria”.
“È forte la storia di questa regione. È forte la tradizione di questa terra. Ma è soprattutto la sua natura che vi vogliamo offrire.”
Le parole del Pietramare sono chiare e dirette, come i suoi intenti. Offrire un viaggio che sa di mare, ma anche di terra; che sa di tradizione, ma anche di innovazione; che ci mostra una regione spesso troppo sottovalutata, il cui potenziale è alle stelle e finalmente ci viene offerta anche in una stagione insolita.
La Calabria è molto di più di quello che appare. Magari si può scoprire con il Pietramare Natural Food proprio a Natale.
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