di Enrico Malgi
La seconda bottiglia di vino bianco che ho stappato durante il pranzo consumato presso il Ristorante Il Ghiottone di Maria Rina a Policastro in occasione di un’intima festa familiare è stata il Pietraincatenata Fiano Cilento Dop 2013 di Luigi Maffini.
A distanza di otto anni il vino si mantiene ancora integro e giovane, tanto da poter ipotizzare lo zenit molto lontano per questa etichetta storica del Cilento.
Nel bicchiere, infatti, risalta un pimpante colore giallo dorato e luccicante di gioia. Al naso vengono subito svelati esuberanti e promiscui profumi di tanta buona roba, a cominciare da sentori fruttati di pera, mela, clementina, fichi dottati, papaya e mango, a cui fa seguito un composito corollario ricco di nuances floreali e di flora prettamente mediterranei. Sottofondo fumè. In accompagnamento ecco qui ad oltranza anche percezioni speziate, terziarie ed idrocarburiche che vanno così a completare e rifinite tutto l’eccellente quadro olfattivo. In bocca penetra un sorso fresco come pura sorgente e morbido come seta e poi anche sapido, avvolgente, serrato, compatto e fruttato. Appeal godurioso, reattivo e dinamico, che anticipa un finale oltremodo appagante e persistente. Sicuramente resisterà al tempo per almeno altri cinque-sei anni. Sulla cucina di mare e/o su alcuni piatti i terra.
Scheda del 22.08.2015
Se sapeste com’è difficile parlare di un grande vino! Dovrebbe essere il contrario ed invece non ci crederete, ma purtroppo è un’impresa improba dissertare su alcune etichette da urlo. Nell’occasione mi riferisco allo straordinario Pietraincatenata Fiano Cilento Dop di Luigi Maffini, di cui ho tracciato varie volte il profilo e spesso ho avuto il privilegio di accompagnarlo alle soglie del meritato successo con le mie degustazioni ed i miei appunti. Un vino che è entrato ormai a pieno titolo nell’olimpo dell’eccellenza vitivinicola nazionale. A conferma di questo, basti ricordare che alla recente edizione di Radici del Sud il Pietraincatenata 2013 è stato premiato col primo posto assoluto da parte della giuria internazionale, sfiorando la grande performance dell’anno scorso in cui il millesimo 2011 fu dichiarato vincitore da tutte e due le giurie. Maturazione per oltre un anno e mezzo in acciaio, barriques e vetro. Tredici i gradi di alcolicità. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro.
Da premettere che l’annata 2013 è ancora molto giovane ed in piena fase evolutiva. Darà il meglio di sé tra qualche anno, ma già adesso esprime un carattere vincente e sicuramente molto longevo. Il cromatismo è colorato di un bel giallo paglierino, con riflessi giovanili verdognoli ai bordi.
Naso ricco di un bouquet territoriale, che evidenzia prorompenti profumi di fichi, agrumi, melone, pera, pesca, ginestra, biancospino, menta, salvia e rosmarino. In appresso si respirano anche essenze speziate, tostate, vanigliate, torbate, idrocarburiche, affumicate e salmastre. La bocca accoglie un sorso morbido e fresco e segnato da una trama densa e fibrosa.
Intelaiatura gustativa di ampio respiro che comunica un appeal succoso, grasso, opulento, sapido, elegante, armonico e reattivo. Retrogusto lungo e persistente che trasmette definiti input goderecci. Prezzo molto conveniente. Da bere da solo, oppure da accompagnare i piatti della tradizionale cucina marinara del Cilento.
Sede a Giungano (Sa) – Via Serri, 34D
Tel. 0828 1997568 – Fax 0828 1997569
info@luigimaffini.it – www.luigimaffini.it
Enologo: Luigi Maffini
Ettari vitati: 18 – Bottiglie prodotte: 120.000
Vitigni: Aglianico e Fiano
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