Ci sono vini che vanno comprati per spenderli sul cibo, altri per conservarli e spenderli nei momenti più belli e confortanti. Questo esito finale del consumo deve tenere conto del progetto del produttore, ma il discrimine è nel gusto.
Io amo molto quando il bianco viene sapientemente allungato con il legno e i sentori di frutta si fondono con le spezie, il fumé, il leggero tostato per poi ritrovare in bocca la sapidità, la freschezza e soprattutto la chiusura energica e precisa di tono amaro. In questo caso la bottiglia si stappa avendo il pomeriggio davanti, meglio se dopo un pranzo abbondante, per farsi compagnia sino all’arrivo del buio e l’abilità consiste nel cercare il momento di maggiore distacco, non assenza, dal reale proprio quando il giorno ha speso le sue ultime energie.
Il Pietraincatenata di Maffini, ottenuto da Fiano coltivato a Giungano non lontano da Paestum è iscritto di ufficio a questa categoria di vini, un bicchiere per ritrovarsi, magari da spendere in compagnia nella meravigliosa natura del Cilento che sta riconquistando spazi su spazi grazie allo progressivo spopolamento demografico dei paesi dell’interno.
In questa magia, il Fiano di Luigi, risultato di un progetto coerente e tenace, è quello che ci vuole. A ben vedere, fissato il numero delle bottiglie e quello delle etichette, questo artefice della rinascita del Cilento e della Campania non si è mai discostato dal solco iniziale. Ha solo approfondito, studiato soluzioni diverse, migliorato in primo luogo la qualità della propria agricoltura, in conversione biologica.
Una cifra precisa di tutte le aziende seguite da Luigi Moio Proprio questo stare fermo mentre tutti intorno si agitano pone Luigi in pole, come succede sempre alle chiocciole Slow che segnalano proprio la capacità non di misurare lo spazio ma il tempo impiegato per raggiunger eil proprio obiettivo. Più che fratello maggiore, cugino del Kratos.
Stessa uva, ma risultati diversi, opposti, capaci di incontrare esigenze del palato e della mente diverse ma non per questo incompatibili fra loro.
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