Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5. Naso 26/30. Palato 26/30. Non Omolgazione 31/35
Torniamo a bere Pietracalda al termine dell’inverno in una bella serata di Paestum delle Strade della Mozzarella. La musica è sempre la stessa: perché far uscire un pulcino quando dopo un po’ diventerà un gallo?
L’aver scapolato l’inverno ha fatto molto bene a questa selezione di uve provenienti dai vigneti dei Feudi. Il 2012 si conferma ottima annata, l’acidità è ancora ben scissa, non ci sono note piacione e il bianco inizia a dispiegarsi in modo molto elegante mettendo in primo piano la mineralità e le note balsamiche e di macchia mediterranea.
Un gran bel vino insomma, che vive ancora la sua adolescenza e che va atteso a lungo perché darà sicuramente grandissime soddisfazioni nei prossimi anni.
Scheda del 24 agosto 2013 (voto 87/100). Come potete vedere dalla foto questa scheda nasce da una attenta degustazione svolta in una saletta appositamente attrezzata.
Il fatto è che ci voleva proprio un bianco irpino sulla genovese di Paolo Barrale cucinata alla grande per centinaia di persone durante la sagra numero 43 del vitello podolico a Santo Stefano del Sole, a due passi dalla Feudi. Già, perché su certi piatti, soprattutto i più antichi nei quali l’acidità non è mai protagonista, il vino compensa eccome.
Cosi ci siamo dedicati al bianco, e che bianco. Al quale altri due mesi di bottiglia non hanno fatto che bene. Ennesima conferma che anche la Feudi dovrebbe passare un anno sabbatico per presentarsi con i bianchi top nelle migliori condizioni alle degustazioni coperte.
Del resto lo si fa già con i rossi, perché non anche con i bianchi che sono la punta di diamante dell’enologia meridionale?
La beva, sia pure nel bicchiere di carta, ha subito la capacità di sconvolgere il palato imponendo una freschezza totale, assoluta, lunga e salata capace di ripulire la bocca da ogni grassezza e dolcezza imposte dal piatto in cui la carne macera nelle cipolle a cui si aggiunge la pasta.
Un piatto di grande struttura, intendiamoci, che il Pietracalda non ha affatto temuto di affrontare perché è a sua volta un vino molto ben strutturato, una selezione di uve dai vigneti di Santo Stefano e Sorbo Serpico lasciate per cinque mesi in vasca sulle fecce fini e rimontate con regolarità.
I vini e i piatti sono come le persone, si accoppiano in genere alla stessa altezza.
Un Fiano privo totalmente di rimandi o strizzate d’occhio dolci, che completa la fermentazione alcolica in modo totale e ce colpisce proprio per questa sua verticalità. Le note agrumate, limone e pompelmo sono sicuramente dominanti al naso con frutta bianca appena accennata in seconda battuta.
Vino sicuramente destinato a crescere negli anni e da conservare.
Sede a Sorbo Serpico, Località Cerza Grossa Tel. 0825 986683. www.feudi.it Ettari: 250 di proprietà. Bottiglie prodotte: 3.500.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, fiano, greco, primitivo,merlot.
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