Uva: piedirosso
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Essere richiede coraggio e capacità di mettersi in discussione continuamente. Una fatica non da poco perché devi costantemente cercare il giusto equilibrio tra il tuo io dirompente e quanto ti accade intorno.
Intorno accade che una giostra folle di persone ed avvenimenti vogliano inturbinarti in quei giri tortuosi, complicati, tutti uguali. Ma tu su quella giostra proprio non ci vuoi salire e allora con pazienza e fermezza prosegui il cammino inseguendo il tuo essere con rispetto e consapevolezza. Del resto anche stare sulla giostra è cosa non poco faticosa.
Devi aggrapparti ben stretto alle maniglie di sostegno altrimenti rischi di cadere giù e romperti la testa che nel frattempo gira, gira, creando grande confusione nei pensieri. Ed essere è la scelta coraggiosa e coerente che Raffaele continua ad inseguire con fiducia.
Eppure la sua è la vigna della contraddizione, dove la propria anima sensibile e vignaiola deve per forza di cose convivere con il degrado ambientale e ottuso della periferia che ha ingoiato le ardenti colline. Siamo sul cratere di Agnano, sì perché questo quartiere a nord di Napoli gira intorno ad uno dei numerosi crateri che compongono il territorio dei Campi Flegrei. Anzi, le costruzioni industriali che deturpano il paesaggio si spingono fin dentro il cratere.
Eppure nella vecchia vigna di Raffaele e di suo padre Gennaro si riesce a preservare con faticosa cura quella bellezza che un tempo disegnava questi luoghi con armonia. Le terrazze sono molto strette e riescono a contenere uno – due filari di piedirosso o di falanghina dei Campi Flegrei, con il privilegio di essere radicati nel suolo con piede franco.
In tutto sono appena quattro ettari tinti però di caratteri esclusivi e fortemente identitari. Il suolo è vulcanico e particolarmente friabile, del resto siamo proprio sul bordo del cratere Agnano ed alle spalle c’è quello degli Astroni. La realtà dei due è completamente diversa: nel primo sono il cemento ed il degrado ambientale ad infastidire lo sguardo mentre nel secondo una natura rigogliosa si manifesta meravigliosamente. Infatti nella bocca degli Astroni sopravvive un bosco incantato e oasi del WWF. I vini della famiglia Moccia sono massima espressione di questo areale vulcanico ed in continuo divenire.
Il Piedirosso dei Campi Flegrei 2012, provato la settimana scorsa sulla splendida pizza di Ciro Salvo, ha fitto nelle sue trame quel coraggio e quella gioia di essere che rendono ancora possibile il piccolo miracolo della vigna Agnanum. E’ profondo ed espressione di viva energia trasudata ad ogni goccia. L’integrità dei profumi consente alle note floreali di geranio, tipiche di questo vitigno, di modulare lungamente i vari umori del vino che si tinge delicatamente di spezie sottilissime e accenti balsamici.
Il sorso è lungamente appagante nella sua scorrevolezza che scivola agilmente tra i toni della freschezza e della salinità molto decisa. Si fa bere e ribere con desiderio creando un filo di intesa profondo con chi ha scelto di essere, ma senza ragionarci troppo.
Marina Alaimo
Sede in Via Vicinale abbandonata agli Astroni , 3, Napoli .Sito www.agnanum.it . email : info@agnanum.it Tel e Fax 081 2303507. Ettari : 3 e mezzo . Enologo : Maurizio De Simone. Bottiglie prodotte : 13.000. vitigni: Falanghina, Piedirosso.
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