LA SIBILLA
Uva: piedirosso
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Non amo molto il Piedirosso, ha in genere sempre una sapore acerbo, verde, come se i produttori avessero avuto fretta di raccoglierlo. Eppure ci sono delle occasioni in cui è davvero insostituibile, come quando c’è bisogno di abbinare qualcosa ai piatti tipici napoletani, per esempio il tortano straordinario di una panetteria a Chiaja che ieri abbiamo mangiato in redazione per festeggiare San Carlo, ne avevamo due, su cui è finito il Piedirosso di Luigi Di Meo, bravo agricoltore dei Campi Flegrei, da sempre autore di Falanghine molto gradevoli a cui noi siamo affezionati. Non è un Piedirosso qualunque, cari lettori, ma un made in Roberto Cipresso, l’enologo dei Due Mondi dalla sensibilità toscana e con la testa degli States per capirci, per cui ero davvero curioso di scoprire il risultato anche alla luce dell’annata da dimenticare. Devo dire che sono rimasto colpito dal colore rosso rubino quasi brillante più che cupo, c’era insomma segni di concentrazione, ma non esasperati, al naso ha una intensa e persistenza rosa di profumi fruttati ma non maturi, si sente anche un leggero sentore di zolfo sovrastato da qualche nota vegetale. In bocca è un rosso vivace, moto giovanile, fresco, ben strutturato, lungo e molto pulito, questa la caratteristica che mi ha colpito di più, insomma un bicchiere spensierato e non sofferto, che abbiamo allegramente bevuto in bicchieri di carta su tortani e taralli di Mergellina e che, la cosa più importante, è davvero piaciuto a tutti. Occasioni come queste sono infatti un segnale della piacevolezza del bicchiere, un test da tenere presente per le occasioni successive. Il vino mi pare compiuto, nel senso che non bisogna aspettare ancora troppo per berlo perchè è già pronto, non farà altra strada evolutiva e conviene profittare allora della sua acidità ben modulata con struttura, alcol e tannini che sono in buon equilibrio. Ecco allora, cos’è per me il Piedirosso, una Smart che mi risolve i problemi del traffico cittadino, il vino del consumo quotidiano in compagnia e in allegria, da spendere magari su una buona zuppa di pesce preparata dal Tarantino a Pozzuoli o sulla Margherita di Cafasso a Fuorigrotta. Bravo Luigi, bravo Roberto.
Sede a Bacoli. Via Torre di Cappella, 13. Tel e fax 081.8688778. www.sibillavini.it. Enologo: Roberto Cipresso. Ettari: 6 di cui 1 di proprietà. Bottiglie prodotte: 60.000. Vitigni: piedirosso, falanghina.
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