Torniamo a Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia dopo aver aspettato che Luigi Salomone si assestasse qualche tempo.
Far le anticipazioni di un locale può soddisfare qualche curiosità, andare alle inaugurazioni (che io evito accuratamente) serve per un pezzo mondano anche se le immagini degli assalti al cibo e di gente che si ingozza gratis non sono il massimo della vita. Ma se invece si va al ristorante per cercare di vivere la stessa esperienza di un cliente normale è necessario un po’ di tempo.
Infatti visitammo lo spazio creato dalla famiglia Izzo nel cuore della città stabiese a settembre poco dopo l’apertura e quattro mesi di rodaggio (questo report è di inizio gennaio) hanno fatto bene al servizio in sala, decisamente migliorato, e complessivamente alla proposta dei piatti con alcuni ingressi indovinati.
La passeggiata stabiese con brodo di purpo, polpette di tonno trasformate in polpette di mortadella e altri cazzeggi (leggasi divertimenti) vari è sicuramente un inizio indovinato, scanzonato e rilassati.
Abbiamo invece sempre dubbi, ma sarà l’età, quando troviamo un uovo tra gli antipasti. Si impegna subito il fegato in modo eccessivo ed è impegnativo per il palato. Bene un uovo nel menu, ma potrebbe andare come secondo.
Ci è invece piaciuta questa costuzione vegetale sul porro, arricchito, forse troppo, di altri alimenti che ne fanno un buon piatto.
E veniamo al capitolo paste, per noi decisivo quando siamo in Campania. Sicuro e preciso lo spaghetto (meno male che non era spaghettone) con il polpetto. Un piatto di tradizione arricchito dalla qualità degl ingredienti e dalla buona tecnica.
Carino il cazzeggio (leggasi divertimento) di salsiccia e friarielli anche se bisogna ragionare bene sulla temperatura. Magari osando anche di più sul freddo in vista dell’estate.
Sbagliata invece la rivisitazione della genovese perché troppo sommersa dal latticino che in genere a me non piace. Una rivisitazione di un piatto classico è sempre pericolosa, e se correzione vedo alla genovese deve andare in direzione dell’aciità e non della morbidezza formaggiosa.
Di grande scuola il polletto e i dolci.
___________
CONCLUSIONI
____________
Piazzetta Milu oggi è un locale affidabile e sicuramente in crescita, in grado di soddisfare sia la clientela tradizionale (non dimentichiamo anche le splendide carni) che i gourmet e la famiglia Izzo ha dimostrato di crederci fino in fondo. Siamo dunque sicuri che i riconoscimenti non mancheranno.
Il merito di Luigi Salomone è stato quello di ancorare il locale al territorio, la padronanza della materia prima e delle tecniche non manca, serve però continuare a girare per aggiornarsi, conoscere, rubare e crescere. Se Salomone farà questo e non si siederà allora potrebbero arrivare anche soddisfazioni molto importanti per lui e la famiglia.
Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia
Corso A. De Gasperi 23
Tel. 081 871 5779
www.piazzettamilu.it
Dai un'occhiata anche a:
- Pozzuoli, Mar Limone – “Limonare sempre”
- Sensi Experience a Teano: valido indirizzo per gustare una cucina autentica
- Forio d’Ischia, ristorante Il Saturnino da Filippo: un indirizzo sicuro di mare
- La Fontanina al Mare Ristorante a Torregaveta Campi Flegrei
- Vale la pena cenare in un ristorante stellato? L’Esperienza unica all’Antica Osteria Nonna Rosa di Peppe Guida
- Veritas Restaurant a Napoli, lo stellato a misura d’uomo con Marco Caputi
- Dove mangiare ad Agropoli sul mare: Il Cormorano
- Marenuesciu, un’Osteria Tipica Marinara a Squinzano nell’alto Salento