Intervista a Stefano Massa
“Dal 2006 sanzioni penali per chi userà impropriamente il marchio dei limoni di Sorrento”
di Luca de Berardinis
Il limoncello è oramai da anni un liquore internazionale che non conosce stagioni che possano intaccare la sua notorietà costruita con gli odori e i sapori degli agrumi campani. Ma l’estate è di sicuro il periodo che esalta il protagonista degli alcolici fruttati grazie alla freschezza dei suoi limoni. Villa Massa è dal 1890 una delle principali aziende di limoncello e quella che più di tutte ha contribuito a diffondere il nome della gialla bevanda nel mondo grazie alla caparbietà del suo titolare Stefano Massa.
Dottor Massa, quale crede che sia il vero punto di forza del limoncello?
I punti di forza del limoncello sono sostanzialmente due: il primo di essere, per l’appunto, un prodotto tradizionale che rappresenta tutta una cultura che viviamo e curiamo quotidianamente; il secondo di essere percepito, nonostante sia un super-alcolico, quale un prodotto naturale, come in effetti è, e dunque più salutare, anche se noi da sempre incoraggiamo un consumo consapevole degli alcolici.
Detentori di una tradizione in continua evoluzione che si traduce nel lancio di un nuovo prodotto, il Dstill.
Dstill è un prodotto assolutamente nuovo su scala planetaria. Si tratta infatti di un doppio distillato a base di scorze di limone dalle quali mai nessuno aveva pensato di poterne ricavare un liquore. Abbiamo curato molto anche la sua veste grafica. Il design della bottiglia, infatti, è stato definito da numerose riviste specializzate “una scultura”. E’ un prodotto costoso data la lavorazione molto complessa; noi speriamo di poterci imporre ad un pubblico raffinato e disposto a spendere collocato fra i 30 e i 50 anni.
Innovazione che discende dalla tradizione protetta dal marchio IGP.
In quanto rappresentante, per la produzione industriale, del consorzio “Limone di Sorrento IGP”, posso dire che riceviamo una tutela molto forte che si estende non solo al prodotto naturale, ma anche a tutti i prodotti lavorati che da questo discendono. Per ricevere il marchio IGP devono avverarsi tre condizioni: a) utilizzare limoni cresciuti nelle aree indicate e protette; b) lavorarli nello stesso luogo; c) sottoporsi ai controlli del consorzio. Finora il regime transitorio introdotto si è limitato ad avvertire i produttori non in regola, ma dal primo gennaio 2006 la tutela diverrà effettiva e ci saranno controlli e sanzioni penali per chi si fregia del marchio dei limoni di Sorrento senza averne rispettato le caratteristiche.
A questo punto, però, sorge spontaneo chiedersi fra Amalfi, Sorrento e Capri dove si produce il “vero” limoncello?
Il vero limoncello è quello fatto da veri limoni, e purtroppo in Italia a fronte di una produzione di 12 milioni di bottiglie, il 70% di queste contengono solo aromi naturali. Sorrento, Capri ed Amalfi si difendono da chi non fa assolutamente del vero limoncello. Poi una certa rivalità esiste ed è giusto che ci sia, fa parte del folklore e della tradizione come il limoncello stesso.
Quindi il vero limoncello sarà il protagonista di quest’estate.
Certamente, di recente abbiamo anche realizzato per l’Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento dei cocktail e dei dolci a base di limoncello, che sono stati i protagonisti di un servizio della Rai. Oggi siamo inseriti in una panorama enogastronomico di prim’ordine che potrebbe affermarsi in contesti ben più ampi, dato che si tratta di una realtà naturale e produttiva unitaria. Villa Massa, infatti, è un tutt’uno con il territorio in cui opera, con la terra dove crescono gli agrumi e con chi li coltiva. L’immagine di Villa Massa si inserisce in quella di Sorrento e viceversa.
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