di Enrico Malgi
Che cos'è che accomuna Pietro Macellaro, giovane pasticciere agricolo piagginese, a Raffaella Resca, nativa di Cento nel Ferrarese, per parecchi anni Consigliere Esecutivo del Com.It.Es. di Madrid? A prima vista direi quasi niente. Lui è diventato nel corso degli anni un affermato, famoso ed innovativo pasticciere, mentre lei ha avuto il coraggio di lasciare un incarico così prestigioso per una scelta di vita molto diversa dal rutilante e cosmopolita mondo in cui era immersa e da qualche anno si è stabilita in un piccolo ed emarginato paese dell'Alto Cilento come Piaggine, per seguire Pietro nella sua attività, divenendo di fatto la sua fedele compagna e la sua più preziosa collaboratrice. I due si sono conosciuti nella città andalusa di Malaga sulla Costa del Sol, durante una manifestazione enogastronomica organizzata da Raffaella. Ed è proprio là che è scattata la scintilla tra i due e da quel momento non si sono più persi di vista, perché hanno deciso di unire le loro anime, le loro vite, le loro storie, i loro sogni ed i progetti per un futuro radioso da trascorrere insieme.
Alla mia precisa domanda del perché di questa scelta, Raffaella mi risponde raccontandomi, come la trama di un film, le coinvolgenti sensazioni che ha provato appena arrivata la prima volta nel Cilento qualche anno fa: “Mi sono spinta con emozione e curiosità lungo itinerari insoliti, luoghi fantastici sospesi nel tempo, scoprendo con mia grande sorpresa nel Cilento un mondo inaspettato di pregiata, rara e anacronistica autenticità italiana. Comincia così, in questa valle benedetta da Dio ed amata dagli uomini, il mio vagare attraverso un susseguirsi di suggestioni, di profumi arcaici, di semplici gesti, di squarci di cultura atavica delicatamente protetta e di insaziabile curiosità, assaporando preziosi momenti dai quali è emersa la costante di un profondo amore di questa gente stupenda per le proprie tradizioni e per la propria terra.
Un pugno di creature ricche di sentimenti, semplici nel tratto e profondamente colte nell'animo”. Una vera elegia per il Cilento ed i cilentani che acquista molto più valore, perché viene da una donna nordica, navigata e “di mondo”. I due, oltre a fondare lo stretto sodalizio commerciale, vivono in una tenuta agricola a Valle dell'Angelo, proprio ai margini di Piaggine, al cui centro troneggia la loro splendida villa di campagna.
A dire il vero ero venuto qui per intervistare esclusivamente Pietro, il pasticciere-agricoltore, e gustare i suoi squisiti dolci, ma solo adesso mi accorgo di aver deviato dai miei iniziali propositi. Ma vi assicuro che valeva veramente la pena parlare di una donna così appassionata, dolce, genuina ed innamorata del suo Pietro e del territorio cilentano. E comunque sono ancora in tempo per dedicarmi completamente a Pietro ed alla sua produzione dolciaria.
Il nostro anfitrione è un giovane di bell'aspetto, affascinante, affabulatore, di buone maniere, amante del suo lavoro e del territorio in cui opera. Si è diplomato alla “Boscolo Etoile Academy” di Sottomarina di Chioggia (Ve) nel 2006 e poi è tornato a casa per prendere possesso della pasticceria di nonno Pietro, da cui ha ereditato la passione per i dolci e le antiche ricette, situata nel pieno centro di Piaggine e da lì è poi partito lancia in resta per la sua grande avventura. Adesso il punto vendita non esiste più, ma Pietro continua a creare i suoi capolavori in un laboratorio vicino. La sua artigianale pasticceria si definisce agricola (e lui ci tiene a ribadire che è l'unica in Italia), perché la stragrande maggioranza delle materie prime proviene dalla sua azienda agricola biologica e che lui coltiva personalmente: evo, mandorle, albicocche, fichi, mele, percoche, melograni, ciliegie, castagne, frutta secca, erbe aromatiche ed altro ancora. Per il resto si serve di prodotti locali, come burro, ricotta e panna fresca provenienti da un caseificio di Paestum, farina del Cilento e nocciole di Giffoni. Solo qualche ingrediente, tipo i pistacchi di Bronte, arriva da fuori. Tutti prodotti genuini e rigorosamente esenti da grassi idrogenati vegetali, conservanti e coloranti.
Le preparazioni di Pietro sono insolite, originali e sorprendenti, ma che riflettono sempre l'ambito territoriale, sono delle vere opere d'arte e sono connotate da un tripudio di profumi, colori, sapori ineguagliabili e golosità, come il panettone col quale è diventato famoso in tutta Italia, che viene reinterpretato con maestria ed abilità. Questo dolce tipico natalizio più diffuso e conosciuto in Italia stupisce per gli ingredienti, il gusto equilibrato, la morbidezza ed il volume perfetto ed è poi profumato, soffice e gustoso. Lo si può trovare in variegate tipologie: classico; crema di cioccolato alle nocciole; fico bianco e cioccolato; melanzane, pistacchi e cioccolato; cioccolato e peperoncino di Controne; arancia, cioccolato e lavanda; Kiwi; evo; quattro stagioni; limone e rosmarino; aglianico e cioccolato; castagne al ginseng e cioccolato. Un'altra specialità è il Panbrigante, un goloso pane dolce schiacciato con frutta secca, canditi e cioccolato, dedicato al famoso bandito-avvocato ed anti-borbonico piagginese Giuseppe Tardio. Le altre varietà dei pregiati e squisiti dolci di Pietro riguardano le torte, piccole e grandi e le deliziose monoporzioni dal sapore inconfondibile e che allietano i momenti di dolcezza con raffinatezza e bontà. E poi le praline di cioccolato, lavorate sapientemente in abbinamento a spezie prelibate, che fanno scoprire un sapore tutto particolare, fatto di cose buone e semplici. Per finire poi con i classici e fragranti biscotti, che a Pietro gli fanno venire in mente il caro nonno. Ed in ultimo le pregiate ed insuperabili conserve in sottovetro, come marmellate, confetture, creme spalmabili e gelatine. Tutti questi prodotti sono in massima parte esportati in tutta Italia ed all'estero, dove c'è grande richiesta, anche attraverso i nuovi canali di comunicazione. Sono dolci stupendi che ricevono il loro giusto successo e, come afferma Pietro, sicuramente sarebbero piaciuti anche a Marcel Proust quando nella sua più famosa opera “Alla ricerca del tempo perduto” dice che: “…appena le briciole del pasticcino toccarono il mio palato trasalii… un delizioso piacere m'aveva invaso… e subito m'aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…”. Ecco questo è proprio quello che si prova quando si assaggiano i dolci di Pietro Macellaro! Provate anche voi!
Pasticceria Azienda Agricola Cilentana Pietro Macellaro
Via Madonna delle Grazie, 28 – Piaggine (Sa)
Cell. 328 6188973
info@pietromacellaro.it – www.pietromacellaro.it
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