Azienda Agricola Petilia
loc Campofiorito, c/da Pincera snc
83011 Altavilla Irpina AV
Tel 0825 991696/998235 fax 0825 998915
www.aziendaagricolapetilia.it
teresa.petilia@gmail.com
Agronomi: non ha agronomo
Enologo: non ha enologo, vinifica Roberto Bruno
Allevamento e densità di impianto: Guyot, circa 3.800 ceppi per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: Medio impasto, argilloso calcareo per tutte le vigne, ad Airpaise e Montefredane meno argilloso
Produzione kg/pianta: kg 1,5 ad Altavilla e Chianche, kg 2,00 a Montefredane e Santa Paolina e kg 2,5 ad Arpaise
Esposizione vigne: quasi tutte a sud-est, Arpaise a sud-ovest
Epoca di impianto delle vigne: Summonte 1996, Montefredane 2002 e Altavilla 2004
Altezza media: quasi tutte tra i 450/500 mt. Slm, eccetto per la vigna Quattro Venti che è tra i 550/600 mt. slm
Lavorazione del terreno: trinciatura e fresatura
Conduzione: in regime biologico non certificato
Lieviti: autoctoni sia per i bianchi che per i rossi
Mercati di riferimento: Italia 60% /Estero 40% Regioni: Campania, Lazio, Puglia, Veneto, Lombardia e Toscana /Nazioni: Usa-Giappone-Germania-Belgio-Francia-Svizzera
Bottiglie totali prodotte: 120.000
Percentuale di uve acquistate: 20% (fiano e Aglianico)
Uve coltivate: greco, fiano e falanghina
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LA STORIA
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Vito e Carmelina Bruno, genitori di Roberto, Teresa e Carmine, per vivere lavoravano la terra e Vito in aggiunta aveva un’azienda boschiva (da qui la passione per il legno dei f.lli Bruno). Il primo a innescare la molla della passione per la terra è Roberto. Già da piccolo aveva la sua “staccatella” (insieme di solchi dove si semina di tutto). Molto studioso, e con la passione di sperimentare sempre, si iscrive a Fisica nucleare che frequenta con profitto. Ma l’amore per la natura e per l’agricoltura è più forte di tutto. E così decide di impiantare il suo primo vigneto a Greco di Tufo contro la ferrea volontà del padre che lo spinge a continuare gli studi. Alla prima raccolta con i soldi ottenuti, compra e impianta il secondo vigneto, così per il terzo ecc fino ad arrivare a circa 17 ha. Ma il legame tra i fratelli è molto forte e quindi nell’avventura si auto-coinvolge Teresa, la piccola discola di famiglia che ha sempre scorrazzato con i trattori ed è sempre stata presente fin dall’impianto del primo vigneto. Anche per lei, la passione è tale che non ancora maggiorenne si iscrive al corso per Sommelier e appena diplomata inizia subito a fare servizio e ad accumulare esperienza e conoscenze….
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LE VIGNE
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Proprietà:
Chianchetelle Vigna Quattro Venti 4 ha a Greco loc/tà Feudi
Chianche 2 ha a Greco
Arpaise loc/tà Terranova 4 ha a Falanghina
Altavilla loc/tà Campofiorito in reimpianto 3 ha nei pressi della Cantina a Greco
Altavilla loc/tà Campofiorito 2 ha nuovo impianto di 2 anni a Greco
Altavilla loc/tà Carbocisi 1 ha nuovo impianto 2 anni a Greco
Altavilla Bosco del Monaco 1 ha a Greco
Conduzione:
Montefredane 1 ha a Fiano
Acquisto uve coltivate secondo nostro protocollo:
Montefalcione 2 ha a Fiano
Parolise 1 ha a Fiano
Paternopoli 2 ha ad Aglianico
Torre le Nocelle 1 ha ad Aglianico
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I VINI
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Nel 1999 la prima vinificazione di Greco di Tufo di Petilia. Roberto in vigna e cantina, Teresa burocrazia e commercializzazione, Carmine invece, sporadicamente dà una mano nella vendemmia. La filosofia di produzione dei fratelli Bruno è tutta improntata al massimo rispetto della natura e delle piante. Le attrezzature che utilizzano sono scelte affinchè ci siano pressature di uve intere e siano ultra soffici, le fermentazioni avvengono a temperatura controllata, si usano lieviti indigeni per non intaccare la tipicità dei vitigni autoctoni, bassissimo uso di solforosa.
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Greco di Tufo Docg 2014
Uva: greco
Bottiglie: 60.000
Prezzo in enoteca: 10/12 euro
Vinificazione: acciaio
Un bel colore giallo dorato con nuances verdoline. Al naso l’agrumato prevale su tutto, con una leggera chiusura solfurea. In bocca è verticale, ma pieno. La retro nasale ci amplifica i sentori precedentemente avvertiti, freschezza infinita, bella lunghezza.
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Greco di Tufo Docg 2014 Quattro Venti
Uva: greco
Bottiglie: 10.000
Prezzo in enoteca: 18/20 euro
Vinificazione: acciaio
E’ un crù prodotto con uve provenienti dalla specifica “Vigna Quattro venti”, detta così proprio per la perfetta ventilazione del sito. Qui il colore è maggiormente carico. Le note olfattive propendono più verso il solfureo, ma è comunque sempre presente l’agrumato che si fa sentire in seconda battuta. Al gusto è particolarmente concentrato, la freschezza è da paura, ci risulta anche leggermente tannico e molto lungo.
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Campania Falanghina Igt 2014
Uva: Falanghina
Bottiglie: 12.000
Prezzo in enoteca: 18/20 euro
Vinificazione: acciaio
Giallo paglierino carico, riflessi verdognoli. All’ olfatto percepiamo un’esplosione di profumi floreali, biancospino, ginestra e poi la frutta, gialla. Un vino fresco e beverino di media lunghezza.
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Fiano di Avellino Docg 2014
Uva: Fiano
Bottiglie: 25.000
Prezzo in enoteca: 10/12 euro
Vinificazione: acciaio
Il colore, essendo un uvaggio tra Montefredane, Montefalcione e Parolise, non è particolarmente carico. Le note olfattive sono intense e complesse, avvertiamo anzitutto i fiori, glicine, gelsomino e ginestra. Al secondo attacco si libera la frutta, mela golden, agrumi e nocciola. La struttura è notevole, l’acidità la sostiene alla perfezione. Bella chiusura di mandorla tostata, infinita lunghezza.
*L’azienda produce anche aglianico e Taurasi, da uve acquistate ma prodotte in vigne dove si segue un protocollo di coltivazione imposto. La produzione di questi vini è marginale rispetto ai bianchi prodotti con uve proprie.
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CONCLUSIONI
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Petilia, che in lingua greca significa “ piccola nuova patria”, è un’azienda relativamente giovane se comparata alla maggior parte delle cantine irpine che nascono verso la fine del decennio scorso. Ma comunque è un’azienda in pieno fermento. Infatti è in corso un PSR per la razionalizzazione di alcune vigne e per la ristrutturazione dei locali d’imbottigliamento e di degustazione. Il core-buniness della cantina, le cui vigne di proprietà gravitano nell’area della denominazione, è il Greco di Tufo. Le energie che i fratelli Bruno quotidianamente profondono nel loro lavoro sono sconfinate. L’amore per la terra, la loro terra, è incommensurabile e questo li porta a fare notevoli sacrifici in termini di impegno costante e continuo, ma tutto questo non pesa loro…li trovate sempre sorridenti, spesso a giocare con la loro cagnona
Adelaide di razza Bovaro del Bernese, che amano come un figlio. Insomma delle bellissime persone, magari un po’ sognatrici, ma molto rispettosi della natura, delle persone e degli animali. Ad avercene tante…di persone così!!!
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