di Cristina Mosca
Accade spesso che uno chef battezzi un ristorante; accade meno spesso che uno chef sia battezzato da un ristorante stellato. È il caso di Davide Pezzuto, classe 1980, che fino a pochi mesi fa era il secondo di Heinz Beck e che il 3 aprile ha debuttato alla conduzione del Café Les Paillotes a Pescara, prima e finora unica stella della costa abruzzese, prendendo il testimone di Antonio Strammiello, che dopo 7 anni di lavoro ed una stella Michelin è tornato a “La Pergola” a Roma per affiancare il tristellato in qualcuno dei suoi numerosi progetti. Insieme a Strammiello se n’è andato anche il direttore Andrea Zana, oggi food&beverage manager al San Pietro di Positano, e al suo posto c’è Andrea La Caita, ex titolare della Sibilla di Tivoli.
Nella cena-test inaugurale riservata a pochi clienti, amici e giornalisti pescaresi, questo ragazzone di nascita pugliese ma di vita di mondo (ha vissuto e lavorato in giro per l’Italia, poi anche in Spagna e infine a La Pergola per circa 4 anni) ha giocato di freschezze dimostrando che Mediterraneo vuol dire prima di tutto semplicità. Ce l’aveva già raccontato in un incontro vis-à-vis: mai andare oltre i tre-quattro ingredienti per volta, sì al rispetto della materia prima. «Chi comincia con un prodotto ottimo ha gran parte del lavoro fatto: tocca valorizzarlo con cotture a bassa temperatura e scegliendo abbinamenti che non coprano il gusto dell’elemento protagonista». E se gli parlate di competizione, lui non ha affatto intenzione di fare a gomitate: si è sempre messo in discussione e questo gli ha dimostrato che il lavoro fatto bene ripaga con o senza la risonanza mediatica. Come dargli torto?
La cena di apertura della nuova stagione del Les Paillotes è stata introdotta da una gustosa tartare di scampi e caviale e da un tonno marinato alla soya e maionese al wasabi molto freschi e apprezzati dalla sottoscritta e dagli invitati.
È una tendenza che piace e che diverte, quella degli ultimi tempi, di riproporre all’attenzione del consumatore tagli o materie prime un po’ bistrattati, presentandoli in maniera inaspettata e lavorando di creatività, come le nuove tecniche permettono di fare.
Il maccheroncino di grano arso, gamberi rossi, carciofi e mollicata, piatto che Davide Pezzuto ha presentato a “La Prova del Cuoco” all’inizio di marzo, aveva tutto l’amaro e il piccante della terra di Puglia, perciò ha forse sacrificato un pochino i delicati ravioli di broccoli, vongole e polvere di olive nere che lo hanno seguito.
Una scherzosa “triglia in…burrata” e un merluzzo scottato in guazzetto di lumachine hanno accompagnato con garbo verso la conclusione della cena.
Il sablè al cioccolato, cremoso al caffè e gelato alla liquirizia ha chiuso con freschezza un battesimo più che riuscito nel gusto.
Davide Pezzuto ha messo da parte emozioni e tensioni più che giustificate per una presentazione fatta di belle promesse, annunciando un piccolo cambio di rotta nel ristorante gourmet che prevederà anche menu “smart lunch” a 25 euro durante la settimana e alcune formule per abbattere qualche barriera con i giovani. C’è solo da provare!
Piazza Le Laudi, 2
Tel.085.61809
www.lidodelle sirene.it
Sempre aperto
Chiuso domenica e lunedì, mai in estate.
Ferie, variabili in inverno
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