Via Iannelli, 8
Tel. 089.958774
www.lecinqueporte.it
Aperto la sera, domenica e festivi a pranzo
Chiuso domenica sera e lunedì
Come era nelle migliori previsioni, Raffaele Pappalardo, chiusa l’esperienza del Conte Andrea, ha rinnovato la cucina delle Cinque Porte di Penta di Fisciano, caratterizzandola con gli ingredienti a lui più cari-le alici di Cetara in primis- dando un tocco di colore che annuncia la primavera, nonostante le bizze del meteo.
Così, per la cena di una comitiva di giovani avvocati, dopo un benvenuto di crema di zucca gialla su ricotta salata sciolta, lo chef cetarese fa gustare un tris da capogiro.
Bocconcini di bufala croccanti con crema di piselli e veli di soppressata di bufalo; carpaccio di bufalo con insalatina primaverile e sciolta di ricotta salata aromatizzata all’erba cipollina; tortino di scarola in crosta di pancetta su zuppetta di fagioli.
Ha fatto amicizia con qualche pastore della zona, il giovane Pappalardo e così nei suoi splendidi risotti trovano posto gli asparagi di montagna, abbinati alle telline di mare: un primo piatto gustoso e profumato che stupisce anche il palato.
Non sono da meno, però, i coloratissimi paccheri fritti con ripieno di alici su pomodorini freschi: un piatto assolutamente mai visto alle “Cinque Porte”, che incuriosisce già dalla carta e piace molto.
Un secondo “marino” con l’interpretazione di Raffaele del più tradizionale totano con le patate, servito con un pizzico di colore in più per celebrare la primavera. Menzione “speciale” per il carciofo fritto con bocconcini di caciocavallo irpino, su vellutata.
Volendo passare al dolce, Raffaele regala un profumato bouquet di odori: delizioso il “suo” pasticciotto amalfitano scomposto e divertente il morbido alla liquirizia su granella di nocciola di Giffoni. Una serata dal gusto frizzante
Giovanna Fasanino
La precedente recensione del ristorante Cinque Porte
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