di Marco Galetti
Pennellate d’oro giallo, difendiamo la nostra tradizione e inondiamo la Galleria di risotto alla milanese… risotto alla milanese, storia&tradizione, il piatto che invita al godimento, altro che cinquanta sfumature di grigio topa, bastano venti pennellate di zafferano per risollevare anche l’umore, la spezia afrodisiaca si esprime al meglio nell’accoppiata paradisiaca col risotto, lasciamo ad altri la via delle spezie ma non perdiamo la strada dello zafferano.
Questo post era ancora in cantiere, in attesa di altre pennellate, ma qualcosa ha spinto con forza la mia mano milanese sulla tastiera, certo di trovare come sempre spazio sullo schermo di Luciano Pignataro, che, condividendo o meno, non ha mai toccato una virgola di quel che scrivo, lascio fluire il mio sfogo che è atto d’amore.
Invece di sentir parlare della rinascita della Galleria, quella con la G maiuscola e di chi investendo si prende un bel rischio sento parlare di pizza.
Inutile, con chi non vuol sentire, tentare difese storico culturali di un luogo nel quale, estremizzando, dovremmo pagare solo per metterci piede, (non necessariamente sulle palle del toro) doniamo lustro al cuore di Milano, la Milano a rischio estinzione, calpestata da tutti e ringraziamo chi scommette su Milano.
Quanto alla pizza incriminata, una considerazione e poi facciamo bene quel che sappiamo fare, risotto e cotoletta, vincere la sfida culinaria Milano vs. Napoli è difficile, impossibile pensare di farlo con una pizza.
Chi a Sud avrebbe dovuto tutelarne il nome, così come quello del fiore dai petali profumati conosciuto in tutto il mondo, non l’ha fatto con la dovuta forza e gli strumenti necessari, forse lo chef in doppia C, essendo un influencer, dotato di carisma ed autorevolezza e quindi in grado di influenzare pensieri e comportamenti, avrebbe potuto, ma non dovuto, in omaggio ad una preparazione che lo merita, pensare di chiamarla con un altro nome, visto che comunque, pizza non è.
Detto questo, buttiamo il cuore oltre l’ostacolo e andiamo oltre, verso la rinascita, al tramonto della civiltà la Galleria si veste di giallo oro mentre la Madonnina sembra lanciare luccichii d’approvazione, turisti e milanesi si fermano, sembra tornare tutto come allora, la Milano che non ho visto ma che mi è stata descritta raddrizza la schiena e si mette sull’attenti, l’onda di un risotto che non morirà mai passa lentamente e lascia un segno anche nel cuore, pennellate d’oro giallo mi ricordano che è da qui che vengo…
Trattoria Visconti, Ambivere, risotto allo zafferano
Antica Osteria Magenes, Barate di Gaggiano, giallo Milano
Dac a Tra, Castello Brianza, una stella Michelin, ossobuco con risotto
Buona Condotta, Ornago, risotto alla milanese con funghi secchi
Pierino Penati, Viganò, una stella Michelin, ossobuco con risotto
Basilio, Vimercate, risotto allo zafferano con funghi secchi
Buona Condotta, Ornago, ossobuco con risotto
Casa privata brianzola, ris giald
Buona Condotta, Ornago, risotto alla milanese
Map, Arcore, risotto alla milanese
Buona Condotta, Ornago, risotto allo zafferano con fois gras al profumo di rosmarino
La Rava e la Fava, Biassono, risotto con pistilli di zafferano e funghi porcini secchi
Sadler Chic and quick, Milano, Oss Bus
Trattoria Bjrot, Verano Brianza, risotto alla milanese servito con libidinoso midollo a parte
La Rava e la Fava, Biassono, risotto con ossobuco
Trattoria Risorgimento, Pioltello, risotto alla milanese
Pierino Penati, Viganò, una stella Michelin, risotto alla milanese
La Piazzetta, Montevecchia, risotto alla milanese
Trattoria Risorgimento, Pioltello, ossobuco con risotto
Buona Condotta, Ornago, chef e patron Matteo Scibilia, Carnaroli Riserva San Massimo per un indimenticabile risotto alla Milanese con foglia d’oro
O mia bela Madunina
che te brilet de luntan,
tuta dora e piscinina
ti te dominet Milan.
Si, vegnii senza paura,
num ve slungaremm la man (e un piatto di risotto)
Tut el mund a l’è paes, a semm d’accord,
ma Milan l’è un gran Milan!
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