di Marco Galetti
Un piccolo tsunami investe la costa adriatica, uno tsunaMino di nome Cosimo Basile colpisce la ristorazione riccionese sommergendo i vacanzieri in infradito e i menu turistici loro destinati, a forza di esplorare sono stato premiato, per chi si occupa di critica gastronomica le vere gioie sono rare, per trovarne uno così non dico che ho dovuto affrontare il cammino di Santiago ma quasi, poi nel deserto della ristorazione della perla verde dell’Adriatico, una perla, una Giada, un’oasi felice, il Passport.
Le cene si aprono con un benvenuto sempre diverso e si chiudono con un fresco assaggio di sorbetto offerti dallo chef, spicchi di piada calda fanno gradita compagnia ad ogni portata, piatti riconoscibili, gustosi, leggeri, puliti, piatti che tornano in cucina pulitissimi per la gioia reciproca del cliente e dello chef, energia che va e viene, buonissime vibrazioni, continua per immagini…
Tsunamino, carbonara di pesce con totanetti fritti
Crudo di ricciola
Bollito&fruttato, calamaretti, canocchie, mazzancolle, scampi, melone, uva e fichi, interessante&rinfrescante il tuffo di pochi secondi del pesce in acqua bollente e l’accompagnamento “musicale”, almeno per le mie orecchie, di uva, melone e fichi, basico ma mai banale
Freschissime canocchie a vapore
Cannolicchi gratinati, splendidi
Tarantina di cozza pescate, lo chef ha passport pugliese…
Cammino di Santiago, sfileranno nude (e crude) giovani ostriche, tartufi, fasolari, capesante, pelose e ancora ricciola, tonno, barracuda, scamponi, mazzancolle, ricci e molto altro
Risotto alla pescatora, godo come un riccio, anzi, con un riccio, perché qui si gode con un riccio, con uno scampo, con un calamaro e anche con questo risotto che ha lasciato il segno
Gnocchetti ai frutti di mare con cappe, canestrini, fasolari, cannelli, cozze e vongole
Tagliolini alla marinara, uno spettacolo
Tagliolini con cannolicchi e arselle, o telline che dir si voglia, che voglia di un altro piatto…lo chef si diverte e fa divertire privilegiando l’essenziale, cuocendo poco e bene, lasciando parlare il pesce, sempre freschissimo, lo stupore come il sorriso deve arrivare in modo naturale, come quando ho chiesto un fuori carta, un tagliolino ai calamaretti e arriva a tavola qualcosa di semplicemente straordinario
Tagliolini con calamaretti freschi, peperoncino e pomodori secchi
Pastroc, lo scoglio dello chef salentino, regala, come si dovrebbe, soddisfazione, questa versione può tranquillamente essere considerata un piatto unico, se non unico sicuramente raro il rapporto qualità prezzo, soprattutto paragonato alle improponibili versioni acchiappa turista viste, riviste e scansate lungo la costa adriatica, anche gli altri prezzi sono commisurati, per difetto, al livello dell’ambiente, del servizio e del pescato, antipasti, primi e secondi compresi in una forchetta (felice, è il caso di dirlo) tra tredici e venti euro, qualcosa in più per la grigliata e naturalmente per il Cammino di Santiago
Tagliata di seppia con finocchio, agrumi, capperi e olive taggiasche e poi straordinarie sogliole basiche al testo, polpo con chips di patate, tartare di mazzancolle con fichi, calamaretti novelli fritti, ma lo scatto della mia mascella, se sollecitata, non ha rivali, lo scatto fotografico si sta ancora chiedendo cosa sia successo…
Ricciola cruda e cotta con sesamo e salsa di mango al curry
Duetto di calamaro fresco, fritto e al testo
Chiara col pescato, offerta irrinunciabile, per raggiunti limiti d’età, causa forza maggiore, scelgo le carni bianche&pregiate di un sarago maggiore.
Menzione d’onore e d’amore, platonico, per la responsabile di sala, attenta, precisa e sorridente, mai in affanno, la pelle ambrata ci racconta di origini Keniote, è luminosa, una luce di speranza nella nebbia che avvolge il servizio di sala, che può vanificare o esaltare, come in questo caso, il lavoro di cucina.
Pescato nostrano del giorno alla griglia…
… e quello del giorno dopo
Filetto di spigola pescata con patatine
Santiagotti, gnocchetti di cioccolato con crema chantilly al mascarpone e rum
Cosimo Basile, chef e titolare fisso, inamovibile per quanto mi riguarda, grazie a lui e a tutto il suo affiatato staff
In cantina e in carta cinque proposte a calice (testata con soddisfazione la disponibilità ad altri stappi), nove bollicine abbordabili, soprattutto Franciacorta e Trento Doc e un’altra decina dalla Francia meno corta e meno abbordabile, completano l’offerta una ventina tra bianchi&rossi.
Il menù cambia giornalmente.
“Come fai a dirlo?”
Perché ci sono venuto tutti i giorni.
Gli scontrini cantano…anch’io uscendo ho intonato qualcosa, gioiosi effetti collaterali del dosaggio zero e della cucina di Mino, indiscutibilmente leggera, di digeribilità assoluta, elogio della semplicità spruzzato di estro, lo chef ha mano felice e sa far suonare al meglio, divertendo&divertendosi, la batteria di padelle.
Passport Bistrot
Viale dei Mille 16
47838 Riccione RN
Cell 329 8510151
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