Parigi, piccola guida della Butte-aux-Cailles (13° arrondissement)

Pubblicato in: Città e paesi da mangiare e bere, Parigi

di Fabio Cimmino

Classifica aggiornata dei migliori ristoranti della Butte-aux-Cailles (13° arrondissement) piccolo “villagge” – nel cuore di Parigi – a due passi da Place d’Italie e fuori dalle normali rotte turistiche


1. L’Auberge de la Butte (a sorpresa conquista la prima posizione imponendosi non solo per la cucina saporita, raffinata ed equilibrata, e per il servizio, veloce e cordiale ma, soprattutto, per l’ambiente rilassato e rilassante che non viene meno anche quando pieno in ogni ordine di posto).

2. L’Avant-Gout (una conferma / se non prenotate non avete molte speranze di trovare un tavolo libero / gli spazi sono sfruttati al massimo e la sistemazione talvolta può risultare poco intima ed un po’ sacrificata / la cucina di Christophe Beaufront non si discute).

3. Le Deci (“deci” sta per decilitro, unità di misura con la quale vengono serviti i vini al bicchiere in Svizzera come in questo locale dove si può attingere ad una carta dei vini piccola ma curatissima / atmosfera familiare / arredi moderni ispirati all’arte contemporanea / cucina all’altezza)

4. Chez Natalie (si mangia bene & si beve meglio / locale “tres sympatique”)

5. Le Temps des Cerises (si tratta di una cooperativa di lavoratori / rapporto prezzo-qualità difficile da battere / c’è quasi sempre una folla esagerata)

6. Tandem (gestito da due fratelli / molto piccolo ma accogliente / selezione di vini interessante)

7. Les Pissenlits par la Racine du 13ème (cucina tradizionale rivisitata/ ambiente caldo ed ospitale / prezzi accessibili e porzioni abbondanti)

8. Chez Paul (se proprio non volete rinunciare ad un locale dallo stile più classico / cucina tradizionale / elegante ma anche un po’ ingessato / attenzione: prezzi in linea con le ambizioni del locale )

9. Le 43 (new entry / moderno e ben curato / non solo cucina etnica di ispirazione thai)

10. Le Pre Vert (cucina “berbera” / “tre bon cous cous” & tajine )

Fuori classifica (senza demerito): Le Cafè du Commerce (classico bistrot parigino)/ Le Papagallo (cucina etnica di varia ispirazione)/ L’Etape (cucina italiana di stampo tradizionale – se proprio non potete farne a meno) / Les Cailloux (ancora cucina italiana questa volta in chiave più moderna in un ambiente più spazioso, curato ed elegante del precedente) / Chez Gladines (insalatone giganti e cucina basca a prezzi iperconcorrenziali)/ Le Bouche a Oreilles (classica brasserie parigina) / La Paracou (l’unico posto dove potrete mangiare alla carta con meno di 20 euro) / Cafè Fusion (cucina francese contaminata da divagazioni esotiche).

Per dormire in zona consiglio un 2 stelle molto carino e dal prezzo più che conveniente: l’Hotel Verlaine, gestito dai Colaneri, laboriosa famiglia di origini abruzzesi.
C’è una ragazza francese talmente innamorata di questo quartiere da farci sopra addirittura un blog completamente dedicato: http://parisbutteauxcailles.blogspot.com/


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