Ha inaugurato ieri il format firmato Aria Restaurant “Passaggi D’Aria”, una serie di appuntamenti gastronomici che vedono coinvolti alcuni degli chef più interessanti del panorama italiano e internazionale. Ad aprire le danze Pier Giorgio Parini, mentre i due prossimi appuntamenti vedranno cimentarsi ai fornelli Fabio Barbaglini, il 9 marzo, e Alessandro Bellingeri, il 23 marzo.
Lo chef Paolo Barrale, padrone di casa di Aria Restaurant, ha invitato una serie di colleghi e amici a Napoli, cedendo loro, per una sera, la cucina del ristorante. Le cene di Passaggi d’Aria sono nate per dare l’opportunità al pubblico partenopeo di assaggiare alcuni dei piatti signature degli chef ospitati, senza doversi spostare da casa.
Gli chef che arrivano ad Aria portano il proprio bagaglio gastronomico e la propria personale cucina da luoghi distanti dalla città di Napoli. Per una sera, dunque, saranno loro i protagonisti nel ristorante di Paolo Barrale, con i loro piatti storici e i loro racconti gastronomici.
Pier Giorgio Parini ha inaugurato ieri il primo appuntamento, in pochi giorni subito sold out. Lo chef romagnolo ha portato da Aria alcuni dei suoi cavalli di battaglia, dal Riso in bianco all’Omelette di canocchie, fino al Brasato di kiwi. In tutto 5 piatti. “Ritengo Paolo un professionista vero”, ha commentato Parini, “ma soprattutto una grandissima persona a livello umano, per cui provo grande stima”.
Il 9 marzo si replica con, Fabio Barbaglini, che ha selezionato alcuni dei suoi piatti iconici, rappresentativi del suo percorso gastronomico, che punta su leggerezza ed equilibrio dei sapori. Le sue sono creazioni improntate sulla salubrità applicata all’alta cucina. Dalle Code di scampi e noci di capesante in succo di sedano infuso all’assenzio con purea di cipollotti e zenzero, piatto firma del 2004, fino alle ultime ricette, in una degustazione che spiega un po’ la storia dello chef.
Il 23 marzo, invece, lo chef Alessandro Bellingeri, patron dell’Osteria Acquarol di Appiano (Bz), porterà alcuni dei piatti che hanno segnato il suo percorso, negli ultimi vent’anni, che rappresentano “un po’ la mia visione della cucina, basata sulla pulizia dei gusti, sul rispetto della materia prima, sulle cotture leggere e salutari”. “Con Paolo c’è una amicizia lunga, è c’è sempre stato un rapporto di rispetto reciproco sia da un punto di vista umano che professionale”.
Passaggi d’Aria non si ferma però dopo i suoi primi tre appuntamenti, ma proseguirà nei prossimi mesi con collaborazioni e cene che coinvolgeranno alcuni degli esponenti più vivaci della gastronomia nazionale e non, che porteranno a Napoli la propria filosofia di cucina e la cultura del loro territorio.
Paolo Barrale
Paolo Barrale, classe 1973, origini siciliane, nato e cresciuto nel pastificio di famiglia a Cefalù, città dove si è diplomato all’Istituto Alberghiero.
Dal diploma in poi, esperienze importanti in cucine prestigiose, come quella de La Pergola al Rome Cavalieri, dove ricopre l’incarico di Chef de Partie entremetier e Patissier sotto la guida di Heinz Beck.
Nel 2005 approda a Sorbo Serpico a capo della brigata di cucina del Marennà, ristorante di Feudi di San Gregorio, in cui rimane fino al 2018. Nel mentre, nel 2014, viene eletto Ambasciatore dello Stoccafisso, grazie alle sue ricette a base di Stoccafisso di Norvegia.
Barrale è un cuoco completo, che parte dalle materie prime e che non disdegna la tradizione, forgiato dalle ferree regole della cucina francese e dalla cucina classica, non ha però timore di reinterpretare ed evolvere la propria, in una costante ricerca e in una crescita tecnica senza sosta. La grande passione dello chef è guidata da elementi imprescindibili che caratterizzano la sua filosofia di cucina che non è mai statica, ma che si sviluppa e arricchisce col passare degli anni. I punti cardine della stessa sono l’equilibrio, l’eleganza e l’apparente semplicità, uniti al sacro rispetto verso la materia prima e il territorio di provenienza, il tutto senza dimenticare la parte ludica del suo lavoro, il gioco, il divertimento, che si ritrova nei piatti così come nell’esperienza dei suoi commensali.
Il Gruppo J
Il Gruppo JCo nasce nel 2007 con il primo locale a Portici, in provincia di Napoli, il Gravina 13, un punto di riferimento del clubbing. JCo è nato dall’idea di quattro soci, Francesco Morante, Francesco De Vita, Mario ed Eduardo Fernandes. Quattro giovani imprenditori provenienti da esperienze e settori differenti che hanno unito energia ed expertise per realizzare e portare al successo diversi concept di ristorazione. È del 2014, la decisione di espandere l’attività, sempre a Portici, con l’apertura del primo J contemporary, un’offerta di ristorazione asiatica di alto livello, seguita dal secondo ristorante J nella city di Napoli, a ridosso del centro storico, nel 2016 e dal J a Sorrento l’anno successivo, con lo spazio sul rooftop del settimo piano dell’Hilton Sorrento Palace. Nel 2018, invece, la nascita di Sushi and Co., dettata dall’esigenza di offrire nella città partenopea, accanto al J, un format più easy e dinamico di cucina giapponese rivisitata, con aggiunta di servizio take away. Ancora nella città di Portici, l’inaugurazione del secondo punto Sushi and Co. a Marzo 2021. In via Depretis a Napoli, infine, risiede il quartier generale del Gruppo, che oltre agli uffici amministrativi comprende anche il laboratorio gastronomico Leftside e il magazzino centralizzato Hub, dedicato al deposito delle risorse, per garantire una gestione dei beni monitorata e puntuale.
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