di Andrea Docimo
La Paninoteca Mazzella è uno di quei luoghi in cui il panino diventa oggetto di culto; quasi una reliquia, da gustare pian piano, così da dilatarne temporalmente il gusto, ivi sincero e senza filtri.
Un chioschetto magico: il signor Ciro sta dietro la piastra, ed io non lo disturbo mentre come un mangiafuoco navigato si fa onore tra quelle braci e quegli strumenti del mestiere che lo rendono un supereroe vero e proprio. Costanza ed abilità disarmanti: il fumo proveniente dalla piastra non lo scalfisce; al massimo socchiude un po’ gli occhi, ma non demorde ed anzi dispensa a destra e manca parole gentili con una voce che ne disvela l’indole buona e comprensiva.
Anche con la signora alla cassa si scambia qualche risata sincera, mentre prende in giro una avventrice: “Signora, qui la password del WiFi costa 10€. Abbiamo deciso di farlo perché non vedo per quale motivo occorra regalarlo”. Mi guarda, io la guardo, la signora la guarda: “Ovviamente sto scherzando, vi pare?!”, e via di una risata composta e genuina.
Come funziona con i panini, vi chiederete.
Be’, si va alla cassa, si dà un rapida scorsa al menu per cercare ispirazione e dunque si paga. Due gli scontrini: uno rimane a te, uno va al signor Mazzella.
Resta da aspettare che si liberi un tavolo (sono pochi, ricavati in due salette minuscole ma caratteristiche anch’esse), magari chiacchierando, fumando una sigaretta o mangiucchiando una porzione di patate fritte.
Liberatosi il tavolo, ci si può finalmente sedere.
Il panino arriva dopo un po’, magari preceduto da una birra, che qui (purtroppo) è solo industriale.
I panini sono genuini, golosi e saziano l’animo: pane sardo (non carasau) passato sulla piastra, croccante all’esterno (quasi come una bruschetta) e con un ineluttabile, ma modesto, quid di amarezza dato dal passaggio sulla piastra, carne buona e contorni che mandano in tilt.
Chiariamo una cosa: non è il posto per un panino d’avanguardia, e se chiedi un qualcosa del genere ti sorridono pure.
Però qui, in questa stradina in discesa di Monte di Procida, ci si scorda dei problemi, degli affanni quotidiani e, anzi, in quel silenzio sacro interrotto solo occasionalmente dal vociare degli altri clienti e dal passaggio dei veicoli in strada, si ha modo di far fluire lo stream of consciousness, magari ripercorrendo una storia d’amore sepolta nei propri ricordi o immaginando un cammino che attende soltanto di esser percorso.
È un luogo dove la parmigiana è topos, il friariello necessità, e dove bisogna assolutamente provare un panino con la “cistecca” ed uno con salsiccia e porchetta.
Ad esempio così.
Salsiccia, porchetta, scamorza e friarielli.
Oppure “cistecca”, parmigiana e patate fritte. Niente latticino extra, perché ci sono già “cistecca” e parmigiana che ne contengono.
Goduria per il cuore, per la tasca (panino e birra da 0.40 è venuto a fare circa 10€) e per l’intero ensemble di papille gustative.
Ecco, posti del genere devono rimanere sempre così: voglio tornarci ogni volta e trovare sempre il signor Mazzella che sembra si stia affumicando, la birra industriale, la simpatia della signora alla cassa e la sincerità fatta panino.
D’altronde, a nessuno piace trovare la casa cambiata al proprio ritorno.
E sì, avete capito bene: da Mazzella ci si sente come a casa.
Paninoteca Chioschetto Ciro Mazzella dal 1974
Indirizzo: Via Panoramica, 27, 80070 Monte di Procida NA
Tel: 081 868 2814
Giorni d’apertura: Aperto tutti i giorni a cena, tranne il lunedì
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