di Enrico Malgi
“Un cetarese non perde mai la propria identità, strettamente legata alla pesca, all’andar per mare sfidando la sorte e bramando ardentemente di ritornare a terra per riabbracciare la propria donna ed i propri figli.
Chi va per mare è fortemente propenso ad instaurare un rapporto di forte solidarietà e complicità con i propri compagni di ventura, perché spesso la sopravvivenza è messa in discussione dall’irascibilità impetuosa ed improvvisa delle onde”. Ecco cosa si legge su internet a proposito di Cetara e dei suoi abitanti, gente temprata ad ogni sorta di avversità, che da tempo immemorabile sa mantenere uno stretto ed indissolubile legame col mare, dal quale attinge, seppur tra mille pericoli, il necessario alimento per la sussistenza delle proprie famiglie. Per questo motivo sono numerose le persone del luogo che si dedicano con vera passione alla pesca, soprattutto quella che riguarda le alici ed il tonno, oppure sono impegnate in un’attività collaterale come la ristorazione e l’imprenditoria associata.
Tra le famiglie cetaresi più famose ed impegnate in questo settore spicca quella dei Torrente, che fanno capo a Pasquale e figlio Gaetano presso il Ristorante “Al Convento” e del fratello Luigi con la moglie Carmela Apicella ed il figlio Gaetano, i quali gestiscono l’attiguo ristorante Pan e Coccos’. Locali dediti quasi esclusivamente alla preparazione di piatti a base di pesce.
Per scoprire la validità di questi piatti, che per mia colpa non avevo ancora assaggiato, in una giornata ventosa e molto nuvolosa sono stato a pranzo da Luigi in pieno centro di Cetara.
Si inizia con una carrellata di alici preparate in tutte le salse: marinate, salate, con polpettina, con provola, alla scapece e con porcino. Tutte sfiziose, stuzzicanti, delicate, saporite ed accattivanti.
Perfetto poi lo spiedino con patate e polpo, così tenero, intrigante, squisito e stuzzicante.
Ecco qui il piatto forte, classico ed emblematico di tutta la cucina cetarese, inventato da Pasquale Torrente, che mi ha davvero entusiasmato: Genovese di tonno rosso. Una vera bontà. Una preparazione davvero straordinaria ed imperdibile, voluttuosa e seducente.
Per secondo un’ottima ricciola al sale con contorno di melanzane. Eccellente la cottura e grande sapore di mare.
Ha accompagnato tutto il pranzo con una splendida bottiglia di vino bianco Vigna di Gabri Sicilia Doc 2021 di Donnafugata.
In conclusione al Ristorante Pan e Cocos’ si pratica una cucina di mediterranea purezza, attraverso ottimi piatti che al palato risultano estremamente sfiziosi, deliziosi, saporiti e gradevoli e frutto di una materia prima di eccellente qualità. Luigi riesce ad offrire ai suoi affezionati clienti una cucina leggera, semplice, essenziale e che rispecchia fedelmente la territorialità, con protagonista assoluto il pregevole pescato giornaliero.
Ristorante Pan e Coccos’
Corso Federici, 3 – Cetara (Sa)
Tel. 328 6051017
Orario di apertura dalle 12,00 alle 15,30 e poi dalle 19,00 alle 23,30
Giorno di chiusura il mercoledì
Coperti: 35 all’interno e 15 all’esterno
Non si effettua servizio di asporto
Menù alla carta.
Scheda del 27 giugno 2011
di Marina Alaimo
Un cetarese non perde mai la propria identità, strettamente legata alla pesca, all’andar per mare sfidando la sorte e bramando ardentemente di ritornare a terra per riabbracciare la propria donna ed i propri figli. Chi va per mare è fortemente propenso ad instaurare un rapporto di forte solidarietà e complicità con i propri compagni di ventura perché spesso la sopravvivenza è messa in discussione dall’irascibilità impetuosa ed improvvisa delle onde. Anche le violente e continue incursioni saracene lungo queste coste nell’arco dei secoli hanno incrementato il senso di unità, ma soprattutto di appartenenza e forte identità. La grande torre del XVI sec. posta sulla marina di Cetara che disegna inequivocabilmente il paesaggio di questo splendido borgo di pescatori, stretto tra il monte Falerio ed il mare, è testimone centenaria dell’alto pericolo di invasioni. Questo non vuol dire che i cetaresi poi abbiano rapporti ottimali tra di loro, anzi, passionali come sono spesso si fanno la guerra per poco.
Ma guai se un pinco pallino qualunque provasse ad aggredire un cetarese in terra propria, in men che non si dica si ritroverebbe l’intero paese contro.
I Torrente impersonano una tipica famiglia del luogo, il tempo ed il successo nel lavoro non hanno scalfito la semplicità e la squisita spontaneità di questa gente.
Il forte legame con la famiglia e con il proprio paese sono state le carte vincenti, prima con il ristorante pizzeria Al Convento, dove è sempre protagonista la tradizione locale, fatta del pescato del giorno, ma soprattutto di alici e tonno nella cui pesca i cetaresi sono specializzati da sempre.
Poi è arrivate la cuopperia, piccolo punto vendita che ripropone in maniera vivace il coppo da passeggio contenente piccoli pesci fritti, ma anche i tipici panzarotti, arancini e zeppoline varie.
Continuando sulla linea del culto del cibo da strada, molto sentito nelle provincie di Napoli e Salerno, dove temperature miti ed estrema bellezza dei luoghi ne hanno favorito lo sviluppo, Pasquale Torrente ci propone ora Pane e Coccos’ (pane con qualcosa) dove in prima linea ci sarà il fratello Luigi.
Piccolo e delizioso angolo del gusto low cost per chi vuole una sosta veloce e poco impegnativa. La sede è un vecchio bar di famiglia, punto di riferimento per le persone anziane del posto che giornalmente si ritrovavano qui per chiacchierare del più e del meno. Oggi in sostituzione della tazzina di caffè troveranno Pane e Coccos’ dal sapore di altri tempi: pane con polpette al sugo, pane con la milza (dalla tradizione dei pastori dei Monti Lattari), con burro ed alici, con melanzane ripiene, con peperoncini verdi al pomodoro.
Ma anche un’attenta selezione di formaggi e salumi forniti da La tradizione di Vico Equense, da utilizzare come companatico al momento, ma anche da acquistare e portar via, insieme alla linea di prodotti della “dispensa del Convento”: alici sott’olio e sotto sale, tonno sott’olio, sgombro e la famosa colatura di alici.
Insomma il panino scelto non sarà certo dimenticato facilmente essendo preparato con prodotti di eccellenza e con gran cura ed accompagnato da una selezione piccola ed attenta di birre e vini, serviti al bicchiere o nel caratteristico piretto, ovvero la vecchia bottiglia da osteria da 1,5lt dal disegn deliziosamente intramontabile.
L’ampia offerta di cibi da strada è correlata quindi dall’ingegno imprenditoriale di Pasquale che per accontentare i gusti di tutti e non lasciare scappare nessuno ha pensato ad un’alternativa ai panini della tradizione: la carne alla brace.
Pane e Coccosa è in corso Federici n°3 Cetara (SA). Tel. 089 261485
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