Nonna Sceppa a Paestum è una istituzione per numerose generazioni del posto e di visitatori che dagli anni ’70 in poi hanno scoperto Paestum e il Cilento.
Era uno dei posti preferiti di Luigi Veronelli che gli assegnò il sole, è sicuramente uno dei miei posti del cuore perchè quando si viene qui non si può mai sbagliare.
Nonna Sceppa è l’emblema della stagione gastronomica fortunata di Paestum. Certo, le cose non accadono mai per caso: in primo luogo la posizione in cui si incrociano la cultura del mare poco antropizzato e ancora ricco del Cilento, la tradizione rurale della Piana del Sele dove convivono zootecnica e agricoltura d’avanguardia e infine la biodiversità del Cilento di cui la città dei Templi è la porta principale per chi viene da Nord.
A questi fattori naturali si aggiungono la capacità imprenditoriale di alcune famiglie che hanno realizzato cose bellissime e che investono in una offerta variegata: due ristoranti stellati, almeno altri due fine dining, trattorie, agriturismo di qualità, bracerie e caseifici esperti in accoglienza. Un rapporto tra qualità e prezzi veramente da capogiro. In pià un fattore unico: lo spazio: qui si vive senza l’ansia del parcheggio ovunque tu vada e c’è assoluta sicurezza sociale.
Nonna Sceppa è da sempre tutto questo: la capacità di fare anche trecento coperti al giorno senza sbavature nel servizio. Avere una linea di mare e una di terra piena di piatti di valore assoluto, come la nostra trippa e la puttanesca che ci siamo sparati ieri sera, una carta dei vini interessante seguita con passione da Luigino Mastrocinque, re della sala, che ha ereditato da Raffaele Chiumiento l’amore per il vino, proposto sempre a prezzi ragionevoli.
Un posto dove si sta bene davvero, certo non è per enofighetti e snob, ma meglio, tanto di qui è passato davvero tutto il mondo gastronomico che conta e nessuno ne è uscito deluso.
In più è in corso il passaggio generazionale che sicuramente ci assicura tante belle mangiate in questo locale stupendo, un monumento della cultura gastronomica italiana da cui non si può prescindere.
Ecco dunque i motivi di un aggiornamento che facciamo dopo sette anni dall’ultimo report. Per tenere viva l’attenzione su questo locale in vista dei due mesi in cui si sta meglio, settembre e ottobre, prima della chiusura invernale a novembre.
Il conto va ha un range di 50 ai 70 euro a seconda se vi tenete sulla terra o se deviate sul mare, e qui ne vale sempre la pena.
Non dimenticate di prenotare perchè è sempre pieno!
Il menu di Nonna Sceppa
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Report del 9 Maggio 2013
In questi giorni non c’è giornalista o direttore di guida che non sia passato da qui godendo dei piatti e dell’accoglienza dei fratelli Chiumiento. Il loro segreto? Materia, professionalità e semplicità.
di Enrico Malgi
La cittadina di Paestum, frazione di Capaccio, è conosciuta nel mondo soprattutto per i suoi antichi e famosi templi di età greca e poi anche per l’ottima ricettività alberghiera, per il mare pulito, per la lunga spiaggia sabbiosa contornata da una folta pineta e dalla bontà di una cucina territoriale e marinara di alta qualità. E qui nessuno si sbaglia, perché veramente si mangia benissimo sia negli eleganti ristoranti degli alberghi, ove si presta la massima attenzione alla professionalità, e sia e soprattutto nei piccoli e caratteristici ristoranti disseminati su tutto il territorio cittadino. Tutto questo è frutto di un cambiamento radicale che ha permesso in pochi anni di passare da un territorio prettamente agricolo ad uno a vocazione turistico-gastronomico d’avanguardia.
Alcuni di questi esercizi hanno poi un background alle spalle che risale a molti anni orsono, quando in età pioneristica a Paestum c’erano pochi locali che tentavano di sopravvivere, tenendo presente le risicate risorse esistenti sul territorio e le mode effimere di allora. Un ristorante che è sopravvissuto e ha sempre dettato legge in tutti questi anni è stato certamente il Gelso d’Oro da Nonna Sceppa. Ancora adesso, quando si parla di alta ristorazione territoriale non si può prescindere da questo locale, sorto alla fine degli anni ’60 per merito di Antonio Chiumiento, figlio della mitica Donna Sceppa (di cui il nome) e di sua moglie. Oltretutto il concetto di qualità qui si manifesta nella disponibilità di prodotti sani e genuini provenienti direttamente dalla proprietà agricola di famiglia, curata personalmente da Antonio, e da pochi fornitori di fiducia che consentono l’acquisto immediato di materie prime sempre fresche. Proprio per questo motivo qui non esiste un menù degustazione, ma una lista di piatti che cambiano stagionalmente e secondo la disponibilità del mercato. Il locale poi dispone anche di un’avviata pizzeria.
Accolto da Raffaele, figlio di Antonio, in compagnia dell’amico Mario Consoli pochi giorni fa sono stato ospite di questo ristorante. Poiché avevo preannunciato per tempo la mia presenza, pensavo che mi avessero preparato un menù ad hoc da sottoporre alla mia valutazione, invece, con mia sorpresa, mi è stato detto che era meglio che scegliessi personalmente i piatti come un qualsiasi e gradito cliente. Cosa questa che mi ha fatto enorme piacere e che ho accettato di buon grado naturalmente.
L’aperitivo è stato consumato nella spaziosa ed ombreggiata terrazza, dove in estate si gode il fresco serale e la carezzevole brezza che sale dal mare vicino: Stuzzichini vari, accompagnati da un nuovo spumante cilentano di qualità: Joi Brut Rosè Millesimato 2010 Metodo Classico di San Salvatore. Dopo ci siamo accomodati nell’ampio, elegante e luminoso salone del ristorante, in cui si muove con professionale competenza Luigi Mastrocinque, premuroso, gentile e puntuale nel suo servizio.
Per antipasto abbiamo scelto prima il coreografico ed appariscente Finto crudo di gobbetti (gamberi) e carciofi. Freschezza che sale su fino alle orecchie. La dolcezza dei crostacei è ottimamente stemperata dall’amarognolo dei carciofi pestani d’incomparabile voluttà. Piatto sicuramente ben centrato.
Per il piacere delle papille, ecco un altro appetizer: Cuoppo fritto di calamaretti e carciofi. Piacevolmente croccante sotto i denti e per niente unto.
Ecco poi due primi piatti: Ravioli con ricotta di bufala, pomodorini e basilico e Spaghettoni dei gragnanesi al baccalà e profumo di limone. Sublimi preparazioni che hanno appagato magnificamente il nostro palato. I ravioli sono molto delicati e gustosi. Mentre gli spaghettoni al baccalà mi hanno sorpreso per la loro prelibatezza ed equilibrio.
Il pesce poi non è per niente sapido e si armonizza perfettamente con la pasta. Grande piatto sicuramente. Passiamo ai secondi. Qui abbiamo scelto una portata semplice e gustosa come le Polpette di carciofi (non dimentichiamoci che siamo in un territorio privilegiato e altamente vocato, dove il carciofo rappresenta il simbolo stesso di Paestum insieme con la mozzarella di bufala naturalmente) e poi il Merluzzo gratinato al limone, con insalatina e crema di patate. Voluttuosa ed equilibrata elaborazione, pur nella sua apparente semplicità. Pesce freschissimo, con croccante impanatura, saporito, delicato ed invitante, tanto che ho subito cominciato a mangiarlo, dimenticandomi per un momento di scattare la foto.
Per dolce una Zuppetta napoletana gustosa e cremosa. Per accompagnare tutto il pranzo ho scelto una paradisiaca bottiglia di Fiano di Avellino Exultet 2009 di Quintodecimo. E sul dessert abbiamo bevuto uno Cherry Brandy Villa Zarri.
In conclusione è stata davvero un’ottima esperienza gastronomica, da consigliare a tutti i buongustai. Da Nonna Sceppa si pratica una cucina semplice, genuina ed eccellente, soprattutto di mare, che soddisfa pienamente tutte le esigenze. A parte la bontà delle preparazioni, poi, l’ambiente è molto rilassante ed amichevole. Il cliente si sente al centro dell’attenzione, perché è coccolato e trattato proprio come un amico, non necessariamente da ospite. Prezzi convenienti e senza eccessivi ricarichi. Anzi, mi ha stupito il costo molto contenuto delle bottiglie di vino, di cui si ha a disposizione una vasta scelta anche a livello nazionale ed internazionale. Dal primo maggio, poi, Raffaele ha abolito il 10% del servizio, rendendo così ancora più vantaggioso il pasto.
Ristorante – Pizzeria Al Gelso d’Oro da Nonna Sceppa
Via Laura, 45 – Paestum di Capaccio (SA)
Tel. 0828 851064 – Fax 0828 851938
info@nonnasceppa.com – www.nonnasceppa.com
Da ottobre a giugno chiuso il Giovedì
Coperti: 150
Costo medio di un pasto 40,00-45,00 euro escluse le bevande.
Ecco dunque cosa mangiare da Nonna Sceppa a Paestum
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