Primo Fattoria Olimpia
di Diodato Buonora*
Il “Tocai friulano” è stato il tema dell’ultima degustazione alla “cieca” dell’Amira Paestum. Un vino, ottenuto dall’omonimo vitigno, di sicura origine friulana. Nonostante ciò, dal 31 marzo 2007, i friulani devono abbandonare il nome Tocai e sostituirlo con un sinonimo. Questo, in seguito ad accordi tra la Comunità europea e l’Ungheria per tutelare l’indicazione geografica ungherese “Tokay”. In realtà, il Tocai friulano non ha nulla a che vedere con il Tokay ungherese, il cui nome indica una precisa zona geografica e non un vitigno. Anche le proprietà organolettiche dei due prodotti sono differenti: il nostro è secco mentre quello ungherese, ottenuto da un uvaggio di 4 vitigni, è generalmente un vino dolce da dessert. Il più probabile dei nomi che dovrebbe sostituire quello attuale di Tocai potrebbe essere “Friulano”, denominazione già in uso da alcuni viticoltori.
18 i vini “Tocai” che sono passati sotto l’esame attento di 14 degustatori AMIRA. (Aiello, Buonora, Calabrese, Cavallaro, Daniele, Lembo B., Napoleone, Onorato, Rotondi, Russo, Saturno D., Taurone, Torrusio, e Vicinanza).
I campioni degustati il 10 e 11 novembre nei saloni dell’Hotel Esplanade di Paestum, hanno dato il seguente risultato. Naturalmente, è possibile per numerosi motivi, che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
1° vino classificato: Tocai friulano 2004, Grave Doc, Fattoria Olimpia / G.V.F. Spilimbergo (PN). Non so da dove iniziare… Francamente, non ci saremmo mai aspettato che la bottiglia di Tocai friulano, acquistata in un supermercato di Cervignano del Friuli e pagata solo 2,99 euro (la meno cara di tutte) si classificasse al 1° posto. Una bottiglia quasi anonima, bianca trasparente, sull’etichetta non c’è l’indirizzo della cantina, in grande si nota la scritta Fattoria Olimpia, mentre, sul retro troviamo la dicitura imbottigliato da G.V.F. Spilimbergo. Ebbene, senza nulla togliere agli altri, questo vino meriterebbe sicuramente un oscar per il rapporto qualità prezzo. In degustazione è risultato eccellente all’esame visivo (come quasi tutti i vini degustati), ottimo all’esame olfattivo in tutti i parametri (intensità, persistenza e finezza), dove si percepivano piacevoli sentori di pesca bianca e un misto di frutta esotica. Al gusto ancora tutto ottimo con una finezza “eccellente”. Un Tocai che se non dovevamo effettuare questa degustazione non l’avremmo mai acquistato. Adesso desideriamo assaggiarne un’altra bottiglia ma il “nostro” supermercato sta a quasi 1000 km. Quanto sono belle le degustazioni alla cieca!!!
Prezzo indicativo in enoteca: € 2,99. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 85/100, ottimo.
2° vino classificato: Tocai friulano 2004, Grave Doc, Valter Ciani, San Giovanni al Natisone (UD). Ancora un vino economico (solo euro 3,90) e piacevole. Questa volta siamo stati più fortunati sull’azienda, abbiamo scoperto che è stata fondata nel 1972 da Valter Ciani, il proprietario, che si vanta di produrre vini semplici, genuini e sinceri, e noi non possiamo che confermare. Così in degustazione: eccellente alla vista, ottimo/buono al naso (con sentori aromatici e mielati) e ottimo/buono al gusto. Un vino e un’azienda da riprovare per avere conferma della bontà.
Prezzo indicativo in enoteca: € 3,90. Gradazione alcolica 13 %. Punteggio finale 80/100, ottimo.
3° vino classificato ex aequo: Tocai friulano Selènze 2004, Colli Orientali del Friuli Doc, La Tunella. Ipplis (UD). Un’azienda giovane, fondata nel 1986, condotta da Marco e Massimo Zorzettig con l’aiuto della madre Gabriella. Il “tocai” degustato non è affatto dispiaciuto. Eccellente al visivo. Ottimo/buono all’olfatto (sentori di frutta esotica, mela renetta e nespola). Buono/ottimo al gusto. Sbirciando sulla “rete” abbiamo scoperto che i vini con la dicitura Selènze sono quelli di categoria superiore, difatti questo termine vuol dire “eccellenza” in friulano.
Prezzo indicativo in enoteca: € 12,00. Gradazione alcolica 13,5 %. Punteggio finale 74/100, buono.
3° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Ronco del Sole / G.V.F. Spilimbergo (PN). Sarà un caso: stesso supermercato a Cervignano del Friuli, stessa azienda imbottigliatrice (G.V.F.), ancora un vino gradevole, ancora un prezzo onestissimo (euro 4,19). Non abbiamo notizie: ne sulla cantina, ne sull’azienda che imbottiglia. Il vino: eccellente alla vista. “Buono/ottimo” al naso (sentori di mela e miele) e “buono/ottimo” al gustativo.
Prezzo indicativo in enoteca: € 4,19. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 74/100, buono.
5° vino classificato: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Conti Formentini (G.I.V.) San Floriano del Collio (GO). Un Tocai di un’antichissima cantina, fondata nel 1520, che ha i vigneti ai confini con la Slovenia, proprio di fronte a un castello del XVI° secolo, abitato ancora dai Conti Formentini. Il vino degustato, distribuito dal Gruppo Italiano Vini, ha ottenuto questo risultato: “eccellente” al visivo; “buono” al naso e “buono/ottimo” al gusto. Un prodotto non troppo impegnativo ma piacevole.
Prezzo indicativo in enoteca: € 10,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 70/100, buono.
6° vino classificato ex aequo: Pecòl Tocai friulano 2004, Collio Doc, Cantina San Lorenzo, San Lorenzo Isontino (GO). Ancora una cantina sconosciuta. Ancora un vino che è piaciuto di più di quelli blasonati. Veramente strana e sorprendente questa degustazione. Il vino degustato anch’esso frutto di un supermercato, questa volta di Bagnarla Arsa (UD), praticamente non aveva difetti: solita eccellenza alla vista, “buono” all’olfatto (sentori di mandorla tostata) e “buono” al gusto con un’ottima persistenza.
Prezzo indicativo in enoteca: € 4,29. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 68/100, buono.
6° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Cantina Produttori Cormons, Cormons (GO). Il Tocai di questa importante azienda è risultato molto simile al precedente, un vino corretto.
Prezzo indicativo in enoteca: € 8,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 68/100, buono.
6° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Borgo Conventi, Farra d’Isonzo (GO). Questa cantina è stata fondata nel 1975 ed è in continua crescita, sia qualitativamente che quantitativamente, soprattutto da quando nel 2001 è stata acquistata dalla Ruffino, la celebre azienda vinicola toscana. Il vino molto equilibrato si è basato su parametri “buoni” sia all’olfatto che al gusto dove solo la persistenza prevaleva un po’ di più. Prezzo indicativo in enoteca: € 13,00. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 68/100, buono.
6° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Zoccolo / G.V.F., Spilimbergo, (PN). Ancora un vino sconosciuto ed economico imbottigliato da questa G.V.F. che ha del miracoloso: i prodotti che imbottiglia sono buoni e piacevoli. Questa Tocai è molto simile nei parametri ai tre che lo hanno preceduto. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,59. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 68/100, buono.
10° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Castello di Spessa, Capriva del Friuli (GO). Un vino che pensavamo arrivasse sul podio. Invece niente. Molto deludente. Buono e basta. A parte l’esame visivo (eccellente) il resto solo buono. Visto il prezzo…, per noi, è stata una delusione.
Prezzo indicativo in enoteca: € 14,00. Gradazione alcolica 15%. Punteggio finale 66/100, buono.
10° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Aquileia Doc, Tenuta Ca’ Vescovo / T.C.B. S.s. Cervignano del Friuli (GO). Ancora un vino da supermercato, anche se prodotto da Zonin, che è risultato corretto.
Prezzo indicativo in enoteca: € 3,35. Gradazione alcolica 12%. Punteggio finale 66/100, buono.
Dal 12° al 18° solo i punteggi che in un certo qual modo parlano da soli:
12° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Collio Doc, Schiopetto, Capriva del Friuli (GO).
Prezzo indicativo in enoteca: € 16,00. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 64/100, buono.
12° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Colli Orientali del Friuli Doc, Livio Felluga, Cormons (GO).
Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 64/100, buono.
14° vino classificato: Tocai friulano 2004, Colli Orientali del Friuli Doc, La Viarte, Prepotto (UD).
Prezzo indicativo in enoteca: € 15,00. Gradazione alcolica 14,%. Punteggio finale 53/100, sufficiente.
15° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Colli Orientali del Friuli Doc, Zorzettig Cividale del Friuli (UD).
Prezzo indicativo in enoteca: € 4,80. Gradazione alcolica 13%. Punteggio finale 49/100, sufficiente.
15° vino classificato ex aequo: Tocai friulano 2004, Isonzo del Friuli Doc, Tenuta Angoris, Cormons (GO).
Prezzo indicativo in enoteca: € 5,20. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 49/100, sufficiente.
17° vino classificato: Tocai friulano 2004, Friuli Grave Doc, Azienda del Poggio, Villalta (GO). Prezzo indicativo in enoteca: € 3,59. Gradazione alcolica 12,5%. Punteggio finale 45/100, sufficiente.
Non classificato: Il Nappo 2004, Colli Orientali del Friuli Doc Tocai friulano, Colli S. Anna, Spessa di Cividale (UD). Nei bicchieri netti sentori di tappo. Siccome, neanche il cameriere di turno conosce il vino che sta servendo, non è possibile sostituire la bottiglia. Prezzo indicativo in enoteca: € 4,25. Gradazione alcolica 13%.
Cosa dire di questa degustazione: il vino si può acquistare anche al supermercato e con un po’ di fortuna si possono fare delle belle scoperte.…
*Fiduciario Amira Paestum, Responsabile degustazione
Per informazioni: amirapaestum@tiscali.it www.amirapaestum.it http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
Dai un'occhiata anche a:
- Meloni usa il bazooka contro il cecatiello paupisano che, nel suo piccolo, s’incazza
- Lettera ad un pizzaiolo senza qualità
- In Italia mancano 250mila figure professionali, ma la colpa è dei titolari
- Tema: perchè Langosteria ha schiacciato la Michelin?
- La prima polemica inutile dell’anno: Langone versus Romito
- O la critica gastronomica è positiva o viene rifiutata. Perché cuochi e pizzaioli non accettano le critiche?
- Michelin Italia: nell’era Bartolini-Cannavacciulo non c’è posto per Ducasse
- Cilento: le dieci cose belle dell’estate di Marco Contursi